4 luglio. Ore 21:00 p.m. Scottsdale - Arizona.
Ehy Ro,
Non puoi capire. Ho la testa immersa in mille pensieri.
Oggi sono successe tante cose. Dopo averti scritto la nona lettera, mi sono data un'ultima sistemata, poi ho preso la borsa e sono andata alla fermata dell'autobus, dove avevo appuntamento con Kate. Dopo circa cinque minuti è arrivata anche quest'ultima e abbiamo aspettato insieme il bus. Durante il viaggio le ho raccontato tutto su di Lewis e quello che era successo ieri e sembrava entusiasta mentre parlavo, come se stessi raccontando un passionale romanzo o una bellissima storia d'amore. Una volta arrivate a casa dei nonni di Kyle, abbiamo salutato i ragazzi e siamo entrate in casa. Iniziammo a parlare del più e del meno, quando Faukes disse che sarebbe andato a preparare qualche snack e Kate lo seguì con la scusa di aiutarlo. Allora siamo rimasti solo io e Kyle e così, finalmente, il ragazzo si decise a dirmi la cosa di cui parlava Faukes :
K : Hem, dunque, Ro... Ti dovrei chiedere una cosa.
R : Dimmi tutto.
K : Sei libera domani? Perché mi piacerebbe invitarti ad uscire con me...
Rimasi a bocca aperta. Nessun ragazzo mi aveva mai invitato ad uscire fino a quel momento. Così accettai subito, e poi Kyle è un ragazzo talmente dolce. Subito dopo arrivarono Faukes e Kate e mangiammo gli snacks. Finiti gli snacks abbiamo giocato a carte e abbiamo vinto io e Kate. Che squadra invincibile che siamo! Poi abbiamo giocato a palla e verso le due abbiamo pranzato. Dopo aver mangiato, abbiamo visto un film e dopo neanche metà ci siamo subito tutti e quattro addormentati, uno sopra l'altro. Kyle sdraiato con la mia testa sul suo petto, io con il corpo accovacciata per dare spazio a Faukes che era seduto e aveva la testa di Kate sulla sua spalla e teneva la nuca appoggiata sopra quella della ragazza. Insomma eravamo tutti intrecciati, però si stava comodi e poi una siesta dopo pranzo non fa mai male. A svegliarmi fu lo squillo di un messaggio, proveniente dal mio telefono. Lo sfilai dalla tasca e vidi che era un numero sconosciuto. Visualizzai quindi il messaggio "Ciao Ro, sono Lewis. Dove sei? Mi sento solo qui. " Come cavolo faceva Lewis ad avere il mio numero di telefono? E poi con quale corraggio osò chiedermi dove sono e dirmi che si sente solo dopo la discussione di questa mattina? Riposi quindi acidamente "Sono da amici e non penso di doverti dare spiegazioni. Ma come fai ad avere il mio numero??" . Allego la chat :
L : "Non penso di doverti dare spiegazioni" :))
R : Invece devi. È il mio numero quello che hai quindi voglio saperlo.
L : Okay ma non ti scaldare! Me l'ha dato Stephanie, visto che Joe non voleva darmelo...
Non ci potevo credere. Aveva chiesto ad una bambina di otto anni di dargli il mio numero! Perché mamma le ha già fatto imparare tutti i numeri di telefono della famiglia?
Avevo voglia di andare a casa e strozzare quel cretino, ma soprattutto volevo prendergli il telefono e cancellare il mio numero dalla sua rubrica. Io voglio dimenticarlo e lui mi scrive al telefono? Anche no. In quel momento per fortuna a distrarmi dal cellulare fu il grande sbadiglio di Kyle, seguito da una grande stiracchiata. Poi mi guardò, sorrise e si alzò lentamente lasciandomi scivolare delicatamente sul cuscino.
Nemmeno il tempo di sedermi per bene che anche Faukes e Kate si svegliarono.
K : Ci siamo persi metà film! Uff, volevo sapere come finiva!
F : Lo finiremo insieme un'altra volta. Ora mi sa che dobbiate andare...
A quel punto osservai la faccia preoccupata di Faukes con aria interrogativa, poi guardai l'orologio e spalancai la bocca. Era tardissimo. Urlai un "Kate dobbiamo sbrigarci o perderemo l'ultimo autobus" e presi velocemente le mie cose. Prima di andare abbracciammo i ragazzi per poi correre alla fermata. Una volta arrivate non volevamo crederci, era appena partito il bus. Iniziammo a correre e probabilmente l'autista ci vide attraverso lo specchietto, perchè accostò da una parte e ci fece salire, ancora con il fiatone e il sudore sul viso. Restammo in piedi per metà viaggio perché il veicolo era pieno come un uovo. Una volta svuotato un po', occupammo di corsa gli ultimi due posti rimasti giù in fondo. Kate ascoltò musica attraverso le cuffiette e io guardai fuori dal finestrino. Little K (come mi piace chiamarla) mi aveva offerto una cuffietta ma preferiii lasciarla ascoltare con entrambe le cuffie perché tanto sapevo che non mi sarebbero piaciute quelle canzoni. L'unica musica che volevo ascoltare in quel momento era la voce di Lewis. Quella era la mia musica preferita. Però purtroppo Lewis non è un cantante famoso del quale posso ascoltare tutte le canzoni che voglio senza vergognarmene, Lewis è mio cugino ed è anche uno stronzo. Ecco, sì. Ora l'ho detto.
Oddio è tardi, devo andare a letto che domani mi dovrò svegliare presto, poi ti spiego.
PS : Lewis a cena non mi hai degnata di uno sguardo, ma è lunatico di brutto quel ragazzo eh. Prima mi tartassa di messaggi facendo il povero ragazzo solo soletto che ha voglia di scherzare e poi nemmeno mi saluta con un cenno? Non lo capisco proprio.
Fine decima lettera di Roxanne.
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When the sun sets
Romance"Dalla mia bocca non uscirono parole, non emisi alcun suono. Quelle parole mi investirono come un treno, lente ma intense. Ci impiegai un po' a comprenderle ed a realizzarle. Chiusi gli occhi, sospirai, aprii gli occhi, lo guardai, mio cugino." Q...