Sesta lettera.

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3 Luglio. Ore 4 p.m. Scottsdale - Arizona.
Ehyy,
Oggi mi sento allegra,  sarà che ho passato una mattinata molto serena e inoltre ho avuto l'occasione di stare un po' di tempo con Lewis. Ora ti racconto.
Mi sono svegliata verso le otto e la mia camera era molto luminosa. Era una bella mattinata di sole e mi sono svegliata con la sensazione di essere piena di energie e con la voglia di fare tante cose. Quale adolescente si sveglia la mattina in questo modo?  Solo Ro la ragazza strana. Continuando a raccontare, ho infilato le ciabatte ai piedi e ho camminato fino alla cucina dove c'era già mamma a preparare la colazione. Anche Stephanie era sveglia e stava guardando i cartoni animati in TV. Joe invece stava ancora dormendo. Io e lui ci passiamo appena un anno e siamo molto legati,  devo dire che il nostro è un buon rapporto e spero che lo sarà anche fra lui e Lewis. Anche quest'ultimo stava ancora in camera e così mamma mi ordinò di bussargli e portargli la colazione. Allora io presi il vassoio che era appoggiato sul tavolo della cucina e andai a bussare alla porta della camera di Lewis. Mamma per colazione gli aveva preparato dei biscotti con una tazza di latte e una mela. Una buona colazione direi,  anche se ancora non capisco perché trattarlo come un principino, ma tralasciamo. Bussai e dissi "Lewis sono Ro, mamma ti ha preparato la colazione e mi ha detto di portartela in camera". Dopo pochi istanti si aprì la porta e il ragazzo dagli occhi nocciola mi ringraziò e mi fece entrare. Ci sedemmo sul divanetto affacciato alla finestra e mentre lui mangiava io lo guardavo e intanto mi strofinavo le gambe con le mani, non sapendo bene cosa fare e sentendomi un po' a disagio. A quel punto lui iniziò a parlare e la conversazione fu questa :
L : Grazie per tutto quello che fate per me,  veramente non c'è bisogno di tutto questo, sono un vostro parente.
R : E proprio perché sei nostro parente noi ti vogliamo aiutare il più possibile.
A quel punto lui sorrise e guardò la finestra. Notai una fossetta spuntargli sulla guancia sinistra.
R : Hai parlato con i nonni?  Sai come sta Sophie?
L : Sì ci ho parlato e mi hanno detto che sta bene, anche se ancora parla poco ed è triste. Lei è piccola quindi non può capire bene la situazione.
R : Già... Poverina. E tua mamma? Hai parlato anche con lei?
L : Sì ho parlato anche con lei... È distrutta. In questo momento vorrebbe solo stare con i suoi figli. Blue è la sua unica salvezza, se sorride ogni tanto lo fa solo per lei.
R : Povera zia... Che situazione orribile. L : Mio padre è uno stronzo.
R : No, non dire così. Di certo si è comportato molto male ad abbandonarvi così all'improvviso però e pur sempre tuo padre.
A quel punto vidi la rabbia nei suoi occhi.
L : No, lui non è mio padre. Dopo quello che è successo non lo è più e penso che non lo perdonerò mai per tutto quello che ci sta facendo passare.
Ascoltai le sue parole e mi venne da piangere. Mi dispiaceva moltissimo per tutto quello che stava accadendo e, non sapendo bene come rispondere, agii di impulso. Lo abbracciai. Non so perchè lo feci, ma è mio cugino quindi non c'è nulla di male. Se fosse stato un altro ragazzo non l'avrei mai fatto,  mi sarei troppo vergognata, ma con Lewis voglio aprirmi. A quel punto lui scoppiò a piangere e allora io strinsi di più la presa. Mi veniva da piangere anche a me ma preferii essere forte per lui.
L : Grazie cugina... Mi stai aiutando molto.
R : In realtà non sto facendo nulla perchè, se devo essere sincera, non so bene come aiutarti quindi l'unica cosa che posso fare è questa...
L : Ed è davvero molto. A volte bastano piccoli gesti per salvarti la vita.
Disse questa frase e mi fece l'occhiolino. Mi si illuminarono gli occhi. Non avrei mai pensato di aiutare così tanto semplicemente abbracciandolo. Forse ha ragione lui,  a volte bastano piccole cose per aiutare una persona e io penso che in questo momento l'unica cosa di cui ha bisogno Lewis è amore e affetto.
Dopo questo momento un po' commovente,  abbiamo deciso di parlare un po' per conoscerci meglio e io non aspettavo altro. Ho scoperto molte cose su di lui che non sapevo :
- a scuola è un "playboy" nel senso che sono tutte innamorate di lui (e di questa cosa non mi meraviglio perché è veramente un bel ragazzo).
Lui però non si è mai fidanzato perché non ha mai trovato interessante nessuna ma sta attualmente uscendo con una sua compagna di laboratorio di musica che si chiama Amy.
- adora scrivere canzoni che lo rappresentano nel momento in cui scrive e ama, oltre a suonare la chitarra, cantare.
Dice che secondo lui la musica è un modo bellissimo di sfogarsi e, se è così, vorrei provare perché leggere mi rilassa molto ma non mi sfoga. Potrei iniziare a scrivere ma non mi reputo una ragazza dotata di una fantasia tale da scrivere racconti. Mi piace molto leggere e ho letto molti libri ma io penso che non basti solo quello per poter scrivere un racconto.
- sta cercando la "vera felicità".
Queste sono le curiosità su di lui che ho scoperto oggi e mi sento soddisfatta del mio lavoro perché penso di essermi aperta di più e che sto facendo progressi.
Dopo la nostra chiacchierata, feci colazione e passai la giornata ad ascoltare musica di tendenza su Spotify, cercandone qualcuna che mi piacesse particolarmente, ma niente.  Dopo pranzo ho guardato un po' di TV con Joe e ho aiutato mamma a stendere i panni.
Ora devo andare,  ti scriverò un'altra lettera più tardi.
Fine sesta lettera di Roxanne.

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