Capitolo 13

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Don't be afraid, Sylwia.

Questo era il mio nome quando vivevo qui. Ho rimosso tutto e me ne rendo conto solo ora, ma adesso ricordo. Ricordo tutte le litigate con Ej, quelle con Lj per le caramelle e quelle con Clock per i vestiti. Il Giocattolaio è stato l'unico a riconoscermi. Lenah aveva ragione, prima non erano così. Eravamo tutti accomunati dal nostro passato disastroso, ma col tempo è cambiata ogni cosa. Gli altri sono diventati più aggressivi e non hanno percepito più la nostra come una famiglia.

Quando sono arrivata qui vivevo solo con Ben, Jason, Lj e Ej. Masky, Hoodie e l'Operatore erano sempre in missione. Mi divertivo da matti e amavo stare alla Slender Mansion, ma poi qualcosa mi ha fatto cambiare idea. Sarà stato l'arrivo di Toby, che dal palazzo di Offender è venuto qua e ce l'ha avuta sempre con me, oppure sarà stata la monotonia che avvolgeva ogni serata. Forse mi sono resa conto che loro erano un po' come mio fratello.

Ma no, non erano come lui, cosa dico?

Gerard era un mostro senza cuore. Per tutti le Creepypasta sono solo dei killer spietati che uccidono senza farsi scrupoli, ma noi lo facciamo solo perché vogliamo che gli altri soffrano come abbiamo fatto noi. L'unica differenza è che loro hanno qualcuno che li consola, che gli dice che andrà tutto bene e che passerà. Noi no. Non l'avevamo prima di essere riuniti dall'Operatore. 

 ******

Mi sento strana, vuota. Non so più chi sono. Ho rimosso così tanti periodi che non ricordo quasi nulla. Adesso che mi rendo conto di ciò, è come se non avessi vissuto.

Quando ho impugnato la pistola, prima in cantina, ho sentito una scarica di adrenalina percorrere tutto il mio corpo. Ho chiuso gli occhi e ho fatto un bel respiro. Avevo dimenticato cosa volesse dire essere una Creepypasta. Dentro di me sono riaffiorate tutte le sensazioni che non potevo provare vivendo da "persona normale". Brividi. Mille brividi mi sono corsi lungo la schiena quando, mentre premevo il grilletto, ho ripetuto nella mia mente: Don't be afraid, Sylwia.

La mia testa ha fatto uno scatto e i miei occhi si sono riaperti all'improvviso. Un ghigno si è fatto strada e si è fatto vivo sulle mie labbra.  Mi era mancato sentirmi così.

 ******

La porta dell'ufficio di Slender si apre e io cado in avanti come un sacco di patate. Lui mi "guarda" e mi rialza con un tentacolo, poi mi sbatte fuori e richiude. 

Decido di andare a vedere come sta Jason, ma quando arrivo nella sua camera non lo trovo lì. Cerco nel bagno e lo trovo a vomitare. Appena gli tocco una spalla perdo l'equilibrio in seguito ad un mancamento e necessito di appoggiarmi al muro.

*Flashback*

Guardo quel coniglietto a lungo. Ripenso al sorriso del Giocattolaio.

-Sai... Ho appena compiuto diciotto anni. Il mio sogno è sempre stato quello di aprire una bottega in cui avrei prodotto i miei bellissimi giocattoli. Ancora non riesco a credere di esserci riuscito davvero...- mi aveva detto la prima volta che ci eravamo visti.

 ******

-Sei davvero una valida assistente, Sylwia- mi dice abbracciandomi di colpo. Io arrossisco e avvolgo le braccia intorno al suo corpo. Ci stringiamo e poi si stacca, ricomponendosi. Sono passati sette anni da quando sono qui e la mia voglia di stare con lui è cresciuta a dismisura, non so più come trattenermi. Penso che prima o poi glielo dirò, non riesco a tenermi tutto dentro...

 ******

Sento un urlo e mi reco immediatamente in magazzino. Non vedo nulla a causa del buio, ma appena i miei occhi si abituano all'oscurità, scorgo la figura di Jason a terra. Si regge il polso e geme per il dolore.

Lo aiuto ad andare nel retrobottega e faccio per fasciargli la presunta ferita. Ciò che vedo mi fa indietreggiare di scatto. Un cerchio con una X sopra è marchiato a fuoco sulla sua pelle.

 ******

Sto andando a prendere i materiali appena scaricati. Il Giocattolaio si affaccia e mi chiede se ho bisogno di aiuto, lasciandomi un bacio. Prende tre quarti degli scatoloni che ho con una mano e con l'altra accarezza il mio pancione. Lilith, è questo il nome che abbiamo scelto. Siamo così felici...

 ******

-Sylwia!- Una voce tuona nella mia testa. Mi sono nascosta nel bosco dopo che Jason mi ha picchiata ripetutamente. Mancavano due mesi al parto, ma lui ha cominciato a sovraccaricarmi di lavoro e, quando ho rifiutato per il troppo sforzo, non ci ha visto più. Temo di essermi persa... Ancora una volta quella voce mi chiama e stavolta mi volto. Un uomo alto, senza faccia e con uno smoking nero mi sta attirando a sé.

Passa uno dei suoi tentacoli sulla mia pancia e abbassa il capo.

-Farà male, non ce l'ha fatta... Non aver paura, Sylwia-

Sento un dolore allucinante, poi vedo solo il buio.

 ******

Mi sveglio nella mia casa e ho lo stesso simbolo che ho visto sul polso del Giocattolaio. Ho deciso di licenziarmi e di lasciarlo, ma quando vado alla bottega, mi sale un groppo in gola... Mi tornano in mente le parole dell'uomo: Non aver paura, Sylwia.


Non ci sto capendo più nulla. Mi allontano dal rosso e mi dirigo barcollando nella mia camera, ho bisogno di riposare...


ANGOLO ALPACA:

Ce l'ho fatta ad aggiornare! Sono stata una settimana a Roma e non ho avuto tempo purtroppo... Però eccomi qui! Ho scritto un capitolo più lungo per cercare di farmi perdonare. Se state sclerando con me perché i MCR ci hanno fregato facendoci credere che sarebbero tornati insieme, lasciate un commento. Se invece state sclerando per la storia di Jason e Sylwia... Beh, lasciate una stellina!

Ah, ho cambiato il titolo del libro, sì.

Smile for the camera!

-Høødie.


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AGGIORNAMENTO (?)

Visto che qualcuno ha dei dubbi (ne stavo avendo molti anch'io, credetemi) ho deciso di scrivere un attimo un piccolo chiarimento qui sotto.

Inizialmente Sylwia viveva con Gerard. Fino ai suoi dieci anni lui aveva abusato di lei e quando la piccola ha chiesto aiuto, l'hanno portata via dal fratello e l'hanno affidata a Connie, la madre di Toby. È rimasta con lei per sette anni, in cui ha conosciuto Jason e ci si è messa insieme. Verso i sedici anni e qualcosa lui l'ha messa incinta, ma poi è successo quel che è successo. Lei ha perso la ragione e ha ucciso la sua nuova famiglia. Durante la strage ha visto per la prima volta Toby, che giustamente ha iniziato ad odiarla. In seguito è stata adottata da un'altra famiglia ancora, con cui poi ha litigato. Attualmente ha diciannove anni, quasi venti, e dovrebbe frequentare l'ultimo anno del liceo.

Spero di aver chiarito la questione :)


Memories || Jason The Toy maker [IN SOSPESO] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora