Mentre andavo nella mia camera ho visto Sylwia recarsi barcollante nella sua. Era molto pallida... Piano i ricordi riaffiorano e dev'essere uno shock per lei, così decido di lasciarla un momento in pace a riposare.
In corridoio qualcuno mi prende per un braccio e mi trascina in una stanza che conosco molto bene: quella di Ben.
Quando mi giro, non scorgo l'elfo, ma Toby. Ha uno sguardo accigliato e le dita sono nuovamente morsicate.
-Pensavo avessi smesso- gli faccio notare, accennando con uno sguardo alle mani.
-Ho ricominciato quando te ne sei andata. Dove sei stata?- mi chiede.
-Dopo che Ben... Hai capito... Sono rimasta morta per qualche tempo, mentre l'Operatore cercava un modo per riportarmi in vita-
Rimaniamo per un po' in silenzio, fino a quando lui non va via. È così facile fingere con lui... Dopo la morte della sorella, crede praticamente a tutto quello che gli si dice. Povero ingenuo.
La Slender Mansion è cambiata molto da quando me ne sono andata: nuove persone, nuovo arredamento, nuove stanze. Nessuno parla più. Solo da quando è arrivata Sylwia si è smosso un certo non so che. Gli unici rimasti in confidenza sono Masky e Hoodie, che a quanto pare sono diventati più intimi del solito.
Improvvisamente sento una lama fredda contro la gola.
-Shh, non muoverti- È Ben.
-Cosa vuoi?- Azzardo a chiedere. La voce trema e il respiro è diventato più affannato.
-Credevo di essere stato chiaro quando ti ho ucciso... Doveva essere per sempre...- Dice con una punta di pazzia nella voce. Comincio ad avere paura. Senza farmi scoprire prendo il coltellino che ho sempre in tasca.
-Sai Ben, non hai mai capito realmente come stanno le cose...-
-Mh?-
Colgo la sua esitazione e mi giro velocemente, ferendomi lievemente alla gola e pugnalando l'elfo al cuore. Lo sento gemere di dolore mentre la lama penetra più a fondo nella carne e i tessuti si lacerano. Prima che l'essere esali il suo ultimo respiro, finisco la frase prima iniziata:
-Non sono mai stata dalla vostra parte-
******
Nascondo il corpo esanime di questa inutile persona e vado a lavarmi e a fare la lavatrice. Sotto la doccia, il sangue scivola via insieme a tutti i miei pensieri.
Il mio obiettivo è quello di arrivare ad uccidere Sylwia, quell'insulsa ragazzina. Chi si crede di essere? Arriva così, di punto in bianco e-
La porta si apre di scatto e riconosco la voce di Toby urlare.
-Lenah. Dov'è Ben?-
-Ha detto che voleva andarsene...- Rispondo sotto il getto dell'acqua. -Te ne andresti? Devo uscire, altrimenti mi si raggrinzisce tutta la pelle...- Farfuglio.
-Menti...-
Sento la porta del bagno chiudersi e mi affretto ad uscire. Prendo il mio coltello e senza farmi sentire, cerco di colpirlo. Il mio tentativo è vano, poiché Toby riesce a girarsi e a bloccare il mio colpo.
-Ci hai provato, ma non ce la farai così facilmente...-
Lo vedo sbarrare gli occhi e cadere a terra, morto. Il sangue esce dalla sua schiena copioso e la mia mano si libera dalla presa del ragazzo, finalmente. Ghigno e alzo lo sguardo, per guardare il mio complice negli occhi.
Mi avvicino e lascio un bacio sulle sue labbra, mentre prendo dei vestiti puliti.
Quegli occhi color ghiaccio mi hanno sempre intrigata. Io odio i miei, figuriamoci se potevo amare quelli di Ben, che sono uguali.
Una volta che mi sono rivestita, bacio ancora quelle labbra carnose. Nessuna delle due si azzarda a parlare, ma poi rompo il silenzio:
-Grazie dell'aiuto, Jill...-
ANGOLO ALPACA!
Scusate se il capitolo di oggi è un po' più corto del solito, ma avevo poco tempo e volevo farlo uscire subito. Spero che vi sia piaciuto. In tal caso lasciate un commentino e una stellina, se vi va.
Smile for the camera!
-Høødie.
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Memories || Jason The Toy maker [IN SOSPESO]
Hayran Kurgu*Sto revisionando la storia per poterla continuare. Restate aggiornati, potrei finire a breve e tornare ad aggiornarla!* Il passato è passato, dicono, ma è davvero così? Puoi svegliarti e non ricordare, andare avanti e non pensarci, ma se un giorno...