Dopo aver passato la maggior parte della giornata a sfogare il nostro dolore in rabbia e delusione verso noi stessi nel lasciare andare le donne che amiamo attraverso l'alcol (cosa non può fare un bicchiere, o meglio una bottiglia, di buon Bourbon, se non tirarti su di morale?), abbiamo deciso di tornare prima a casa. Fill mi ha raccontato tutta la vicenda con Lily. Sapevo che prima o poi qualcosa tra quei due sarebbe successa, erano troppo intimi alla festa, per non parlare del fatto che spesso ho avvistato lei nei paraggi della casa-famiglia. Non riesco ad accettare questo. Ho sempre pensato che Fill fosse pazzamente innamorato di Gioia. Io mi auguro che questi suoi sentimenti per Lily siano semplicemente una "infatuazione", nulla più. Anche se devo ammetterlo non l'ho mai visto così distrutto per una donna, ne tanto meno per Gioia quando ha deciso di andare via di casa.
Non so come si evolva la sua di situazione, anche perché è alquanto complicata, visto che c'è di mezzo un matrimonio e un bambino. Ma di una cosa sono sicuro, o almeno credo. La mia decisione di lasciar andare Cami è più che giusta. Come può una relazione tra noi due, nata già con mille problematiche, funzionare, o meglio solo iniziare, a chilometri di distanza. Starò via sei mesi. Sarò a Londra. Non voglio assolutamente rivivere quello che ho vissuto con Vicky.
Se siamo destinati, saremo destinati anche quando farò ritorno in patria.
Con questo non sto dicendo che non soffrirò o non mi mancherà d morire, ma sono sicuro che questa sia l'unica soluzione possibile. Devo lasciarla andare, per me. Per lei.
Tra cinque giorni sarò su quell'aereo. La mia vita cambierà totalmente. Ancora non ho cercato casa, non ho nemmeno dato la conferma alla segreteria della mia adesione per questa nuova avventura. Ma è quello che voglio. Mi servirà. E' il mio futuro.Dopo aver accompagnato i bambini alla villa e Filippo a casa, sono nel mio appartamento con avanti il pc. La pagina dell'email aperta. Mai come ora sembra così difficile scrivere una semplice email di conferma. Perché? Cosa mi blocca? È quello che voglio. Non basta? Sono solo sei mesi. Solo sei mesi. Sei mesi. Mezzo anno. Da gennaio a giugno e poi sarò di nuovo qui.
Finalmente trovo il coraggio di scrivere l'email e premere "invio".
Chiudo il computer e faccio un grosso sospiro, come se mi fossi tolto un gran peso. Afferro il telefono e, ancor vestito, mi getto sul letto. Comincio a sfogliare le foto sul mio iPhone. La maggior parte ritraggono Cami e me in questi dieci giorni. Giorni che pensavo fossero interminabili e invece sembrano essere volati. Sono stati giorni davvero indimenticabili. Soprattutto l'ultimo.
Sono tentato di sentirla, di sapere come sta. Vorrei mandarle un messaggio, ma non sarebbe una mossa saggia da fare.
E se fosse con Simone? Voglio sentirla. Non ho fatto alte che pensare a lei tutto il giorno. Non ho fatto che pensare a lei da quando l'ho incontrata la prima volta.
Il mio pollice preme il tasto verde della chiamata prima che possa decidere razionalmente cosa fare.
«Cosa vuoi?»
«Ehm... Ciao», farfuglio.
«Non so se te ne sei accorto, ma non sono Cami», mormora una voce femminile molto familiare.
«Lily?»
«E chi altro se no?»
«Come sta?», chiedo piano.
«Come vuoi che stia? L'hai ferita, di nuovo.»
«Lo so...ma...»
«Risparmiami la paternale. Per quanto tu non mi stia poi tanto simpatico, per quanto non apprezzi i tuoi metodi al quanto discutibili, devo ammettere che hai fatto la cosa giusta...»
Cosa? «Aspetta... cosa?» chiedo incredulo.
«Hai sentito bene. Hai fatto la cosa giusta. E presto lo capirà anche lei.»
«Dove è ora?»
«Ha avuto una giornata alquanto movimentata e piena di spiacevoli notizie. Dormirà qui. A casa mia.»
«Cosa le è successo?»
«Non sono affari che ti riguardano, e nemmeno affari miei. Se vorrà te ne parlerà quando avrete chiarito e ti perdonerà, di nuovo.»
«Lei è con te ora?»
«Si. Dorme.»
«Credi mi possa mai perdonare?»
«È molto orgogliosa. Non voglio illuderti.»
«Capisco.»
«Comunque, se solo tu sapessi che tra cinque giorni si terrà il primo anniversario dalla scomparsa del padre, se solo qualcuno, e non sono io, ti dicesse ora e luogo... Allora forse avresti un briciolo di speranza in più verso il perdono.»
Dopo poco mi arriva un messaggio dal numero di Lily con data, luogo e orario della messa.
«Ora, non so se tu abbia visto che ore sono, ma il mio viso per essere sempre splendente deve riposare. Quindi ti prego di lasciarmi andare a dormire», mormora con un ghigno.
«Lily?»
«Si?»
«Grazie.»
«Notte, Leo.»
«Notte.»
«Ah, Leo? Mi raccomando, che questa conversazione rimanga tra noi due. Nessuno deve sapere che è avvenuta, soprattutto Cami. Ovviamente.»
«Certo.»
Lily chiude la chiamata.
Resto ancora lì sul letto a fissare le nostre foto. Dopodiché, cerco di dare un senso alla mia insonnia, e comincio a selezionare le cose da portarmi a Londra.
Dopo poco mi arriva un altro messaggio.VICKY: Complimenti per aver ottenuto uno dei due posti per la ricerca che si terrà a Londra con il prof. Giusti.
E lei come diavolo lo sa?
IO: tu come fai a saperlo?
VICHY: io so sempre tutto, caro :)
IO: allora?
VICKY: beh, essendo che devo scriverci la tesi con questo prof. Io sono l'altra fortunata che parteciperà a questa "avventura". Fortunatamente gioco in casa e non ho bisogno di cercare appartamenti e cose varie.
IO: ah. Non me lo aspettavo.
VICKY: comunque se ti serve un posto dove stare, ho una camera degli ospiti disponibile. In realtà casa mia è divisa in due piani. È come se fossero due case. E il piano superiore è occupato solo da me, quindi se vuoi basta chiedere ;)
IO: te ne sarei davvero grato se potessi ospitarmi i primi giorni, il tempo di trovare casa.
So che non è una delle scelte migliori che io possa fare, ma effettivamente un posto sicuro dove potermi appoggiare, mentre cercherò una sistemazione più appropriata, mi serve. Mi serve eccome.
VICKY: puoi stare tutto il tempo che ti serve. Ti ripeto, è come se abitassi da sola ;)
IO: Grazie! :)
Nonostante il male che ci eravamo fatti, siamo ancora in grado di aiutarci l'un l'altro quando serve. Sapere di non essere completamente solo in questa avventura mi rincuora un po'.
Londra sto arrivando!
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Il Filo Rosso Che Ci Unisce
ChickLitNon so cosa ci impedì di stare insieme. Forse il nostro amore non era così forte come credevamo che fosse, ma ci amavamo davvero: che fosse amore o una semplice amicizia, questo non lo sapremo mai. Una cosa è certa, non potevamo fare a meno l'uno de...