3 Siamo tutti diversi

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Torno a casa di sera, verso ora di cena.

"Ciao Ab!" mio padre mi saluta dalla cucina.

"M-merda." dico a bassavoce.

Penso che se mangio con lui vedrà le ferite.

"Ciao papá!" dico dalle scale.

"Ti sto preparando la cena, tra qualche minuto esco, ho una cena di lavoro"
Ringrazio il signore e faccio un sospiro di sollievo.

"Grazie papi, vado sopra a farmi un bagno caldo, notte!"

Vado in bagno, ovviamente quella era solo una scusa, mi chiudo invece a chiave e scrollo le notifiche sul mio telefono.
Vedo un numero sconosciuto che mi ha mandato un messaggio:
Ciao aubrey, sono kyle.
Mi sono fatto dare il tuo numero da Maddie. Vedo che sei una persona motivata e che non molla facilmente, se ci aiutassi ad " aprire la mente" a dan sarebbe grandioso.

Rispondo subito immedesimandomi nel ruolo di una detective.

A Kyle:
Esamineremo il caso e troveremo il modo di incastrare Nicole. 😉

Nuovo messaggio da sconosciuto.

"Ciao Aubrey sono Dan. Vorrei sapere come va con tuo padre. (Non chiedermi come ho fatto ad avere il tuo numero😅)

Penso subito che è ovvio che è stato o Maddie o Kyle a darglielo.

A dan:

Stavolta l'ho passata liscia.
Non sentirti in colpa per la stronzaggine della tua ragazza.

Lui visualizza il messaggio ma non risponde, mi rendo conto che le offese alla sua ragazza non lo toccano molto nel profondo.

Sento mio padre salutarmi dal piano di sotto ed io ricambio.

Esco dal bagno con cautela e mi guardo allo specchio.
Nessun correttore o fondotinta riuscirà mai a coprire il nero intenso intorno al mio occhio sinistro.
Sento un lieve suono, proviene da camera mia. Apro la porta con attenzione. Qualcuno sta lanciando dei sassolini alla mia finestra. Apro quest'ultima sperando che un sassolino non mi formi un cerchio nero all'altro occhio.
Guardo in basso, ciuffo nero Dan esulta vedendomi.
Ha uno zaino in mano.

"Smith che ci fai qui??!" dico a bassa voce arrabbiata e stupita.

Dan" ho portato delle cose principessa. Mio padre è un medico e potrei aiutarti a far diventare il nero più lieve.." mi guarda speranzoso.

Poi cedo: scendo e gli apro la porta.

"Davvero ti senti così in colpa?" chiedo ridendo.

Lui non mi risponde e prende un dischetto di cotton fioc, lo impregna di un liquido e me lo da.
Lo metto sull'occhio chiuso, brucia da morire e gemo per questo.

Dan" lo so brucia tantissimo, ma te lo devi disinfettare"

Dopo un pó me lo toglie, mi da un altro dischetto impregnato di un'altra liquido, questo non brucia ma pizzica leggermente sull'occhio.

Poi mi mette una crema sul livido, me lo tocco e non mi fa più male, ma a me non importa se mi provoca dolore o no.
Lo ringrazio comunque e lui sorride.

Dan"Mettici anche del ghiaccio"
Penso che quello l'avrei fatto comunque.

Prendo del ghiaccio ed una sigaretta e vado fuori.

Dan's Pov

Aubrey si siede sulle scale fuori da casa sua e la guardo da lontano.

Aubrey" puoi venire qui se vuoi" accetto l'invito e mi siedo accanto a lei.

Fa un tiro con la sigaretta.
La trovo tremendamente sexy.

Aubrey" vuoi?" mi porge la sigaretta e faccio un tiro solo per distendere i nervi.

"Non credevo fumassi"

Si gira.
Aubrey" solo quando sono nervosa. Non mi piace molto da distende i muscoli e i nervi e mi sento più tranquilla."

"Magari ti aggrappi al fumo per non aggrapparti alle persone"

Lei mi guarda un pó seccata, poi ci pensa e sorride.

Aubrey" Adesso fai anche lo psicologo Smith? Prova ad aprire la tua mente piuttosto che la mia"

Non capisco cosa intenda con quella frase poi come se mi avesse letto nel pensiero mi spiega tutto.

Aubrey" Da quello che ho capito Nicole ha rovinato tutto"

La guardo arrabbiato. Non mi piaceva di come parlava della mia ragazza, ma non riuscivo comunque ad infuriarmi con Aubrey.

"Dunque principessa mi stai dicendo che dovrei lasciarla vero? La gelosia fa brutti scherzi ma "

Lei mi parla sopra.

Aubrey" ah ah ah smith. Come no. Pensa più che altro che hai perso Maddie e che stai perdendo i tuoi migliori amici" mi guarda con una faccia sapiente.

Getta la sigaretta sulla strada davanti a se. Cambio discorso sentendomi a disagio.

" tuo padre sa che fumi?"

Aubrey" no. È iperprotettivo, inizierebbe a controllarmi. "

Mimo un ok sulle labbra mentre la guardo con il ghiaccio sul livido e la sigaretta tra le labbra.

"Tu provi emozioni principessa?" chiedo seriamente ma ridacchiando un pó.

Lei ride.
Aubrey" si, soprattutto quando mi chiami in quel modo! Provo tante brutte emozioni."

La stuzzico ancora un pó.

"Sembi impassibile principessa" lei alza gli occhi al cielo sentendo l'ultima parola.

" Nessuno ti tocca, Nessuno sa chi sei ma tu sai chi sono loro."

Aubrey" ho conosciuto tanta gente, sono tutti uguali"

Rido sarcasticamente e lei mi fucila con lo sguardo.

"Siamo tutti diversi Aubrey"

Dico guardandola negli occhi, lei sorride sentendo finalmente quel nome uscire dalla mia bocca.

Si avvicina sempre di più...






Distance. (Dan Smith)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora