9 Mi sento strana

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Dan" no, è da tanto che non sono "preso" da lei."

Sono sollevata. Mi sto sciogliendo, sto mostrando le mie stesse emozioni a me stessa.

Dan" è che, guardarla mi fa male, è cambiata in così poco tempo, non la riconosco più."
Non mi va di sentir parlare di Nicole. Ma mi dispiace comunque per lui.

"Abbiamo tutti un lato oscuro, brutto"

Lui si gira sorridendo.

Dan" ma tu no Aubrey"

Non contrabbato, mi limito a sorridere. Ho quasi paura di quello che il mio cuore mi sta dicendo. Sospiro.

"Mi sto trovando bene con voi, vorrei restare in questa città sinceramente"

Lui mi guarda e sorride.

Dan" anch'io vorrei che restassi"

Mi prende la mano. Sento le sue dita affusolate che mi toccano le nocche leggermente.
Potrei lasciare la presa o potrei rimanere fredda e dura.. ma no, non ci riesco.
Le emozioni si mescolano nel mio cuore.
Passa la mano tra i miei capelli e si avvicina piano, poggio le mie dita sul suo collo avvicinandomi anch'io. Eravamo vicinissimi, le nostre fronti erano attaccate e le bocce si chiamavano.

Ma ad un certo punto...

Kyle" Will vai più lontano! Prendi una boccata d'aria"

Will va vicino ad un bidone della spazzatura e ci vomita dentro.
Guardo Dan e tiene bassa la testa.
Sento ricadere le sue dita sul mio braccio per poi non sentirle più.
Mi avvicino a Will, kyle mi lancia una bottiglietta d'acqua e la do al mal capitato.

"Papà si è divertito troppo?" chiedo a Kyle, lui annuisce.

Vedo Maddie vicino a Kyle, mi indica dan che aveva uno sguardo impassibile e la fulmino con lo sguardo. Per poi fulminare Kyle.

Lui mi vede e mima un "che ho fatto" con la bocca. Alzo gli occhi al cielo sperando che Maddie abbia capito.

Dan" woody sta bene?"

Kyle" woody è vivo e vegeto. E si diverte con una ragazza" kyle con quella frase infila solo il dito nella piaga.

Infatti Dan fa un finto sorriso e poi sbuffa.
Quando mi avvicino a lui e gli tocco la schiena ,peró, sorride.

E sono felice anch'io.

Dan's pov

Avevo visti quegli occhi verdi da così vicino e avevo quasi assaporato quelle bellissime labbra.
Mi sento come quando ho conosciuto Nicole, ma paragonare Aubrey a Nicole è un'insulto alla principessa.
Guardo Kyle male, mentre io e Aubrey andiamo verso il locale, e lui non capisce bene perché.
Io e lei ci sediamo su un divano, è cosi tranquilla e rilassata stasera che non penso neanche a quanto è bella.
Iniziamo a parlare e ogni tanto lei balla da seduta a ritmo di musica e rido.
Aubrey" Non mi va più di stare qui" ammette.
Io concordo così decidiamo di salutare definitivamente i ragazzi.
Li salutiamo e poi usciamo fuori.
"Ti accompagno a piedi" esclamo.
Lei mi guarda male.
Aubrey" è abbastanza lontana casa mia da qua"
Alzo le spalle per farle capire che non mi interessa.
Lei accetta e ci avviamo.
Anche se stavo tornando a casa presto da una festa, non mi importava. Preferivo mettere a posto i miei pensieri e stare con lei piuttosto che ubriacarmi da schifo.
Io e Aubrey non parliamo, c'è un pó di imbarazzo tra noi, si sente. Le faccio comunque una domanda.

"Come mai stasera sei così... Tranquilla?" lei mi fulmina con lo sguardo, poi ride.

Aubrey" come sarei di solito scusa?" chiede ridendo.

Mi passo le dita tra i capelli per la tensione.

"Mhh...bho... Te....Testarda?" dico con poca sicurezza.

"Si molto testarda" confermo poi.

Lei fa spallucce.

Aubrey" Voglio mettermi alla prova, non voglio nascondere le mie emozioni per non rimanerci male. Anche se a fine anno, o tra due anni o non so quando mi trasferiró, posso dire di aver conosciuto delle persone fantastiche e di non essermi fatta problemi riguardo le mie stesse emozioni"

Sorrido perché ha scelto la cosa giusta da fare.
Guardo avanti a me e sento delle dita sfiorare le mie, poi una mano tiene stretta la mia e ricambio.
Guardiamo avanti a noi come se non fosse successo niente.

15 minuti dopo...

"È questa casa tua?" chiedo cercando di ricordarmela.

Lei annuisce e ci fermiamo davanti la porta.

Aubrey's pov

"Grazie per avermi riaccompagnato" dico sinceramente.

Guardo i suoi occhi illuminati dal lampione, mi domando se siano celesti, azzurri, blu... E non so darmi una risposta.

Abbassa un secondo la testa, poi mi fissa anche lui.

Io lo guardo, lui mi guarda.

Si avvicina e mi passa una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sfiora il piccolo orecchino luminoso.

Non riesco a fare almeno di guardarlo, sento l'attrazione di quando eravamo sulle scale: è incontrollabile.
Con i tacchi sono alta più o meno come lui, e riesco ad ammirarlo bene.
Fa scendere la mano sul mio fianco, mi stringe forte.
Ci avviciniamo.
Sentiamo le macchine arrivare, e i rumori della strada, ma non ci distraiamo, adesso ci siamo solo noi due.
Mi avvicino mettendogli una mano sulla guancia e c'è un accenno di barba, più chiaro dei capelli neri.
Sento il suo respiro davanti a me e la mano che mi stringe il fianco.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare.
Mi bacia lentamente, poi va un pó più veloce e mi attira ancora di più a se. Per poi finire a baciarmi dolcemente.

Ci stacchiamo, lui tiene ancora gli occhi chiusi, tolgo la mano dalla sua guancia facendola scivolare piano e lui mi lascia il fianco.
Quando apre gli occhi mi sorride ed io non mi accorgo neanche se lo faccio, ma ne sono sicura.
Dan" buonanotte principessa"
Sorrido perché per la prima volta quel nomignolo mi sembra dolce.
Non riesco neanche a parlare, gli sorrido, lui si allontana e chiudo la porta.
Mi sentro davvero strana.







Distance. (Dan Smith)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora