16 Beccati

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Aubrey's pov

Dan mi accarezzava le gambe con le sue dita mentre io tenevo la testa sul suo petto e il braccio lungo l'addome.
Lo odiavo. Lo odiavo così tanto da amarlo.

"Ab sono tornato.." si sente una voce roca dal piano di sotto.

"Cavolo." dico subito.

"Si papá" cerco di dire con nonchalance.

Mi affretto a far alzare dan dal letto.

"Scusa"

Sta per scendere dalla finestra quando mi prende il volto e mi bacia mordendomi il labbro inferiore.

"Non fa niente principessa"

Scende dall'albero camminando a passo lento verso casa sua e mi guarda dal basso. Vorrei essere più alta di lui solo per ammirare il modo in cui guarda in alto.
Mi giro e mi vedo allo specchio.
Stando in pigiama con i pantaloncini e maglia a maniche corte mi si vedono tutti i segni di bruciatura e tagli.
Mi affretto a cambiarmi e metto un rossetto sulle labbra per coprire la ferita. Non è il massimo ma un uomo non lo noterà così facilmente.
Il giorno dopo non vado a scuola, non me la sento proprio.
Mi arriva una chiamata da Maddie, mi fa le condoglianze e mi dice che dan le ha spiegato tutto. Poi viene a casa mia con una vaschetta di gelato.
A lei non dico niente dei tagli, solo di quello al labbro. È già tanto se dan sa degli altri.
Come se non bastasse domani ci sarà la verifica di scienze, in cui, non sono molto brava.
Mi affretto così a studiare quando sento qualcuno chiamarmi al telefono.
È dan.
Mi affaccio alla finestra.
"Oggi niente sassolini" dico parlandogli al telefono.
Mi sorride guardandomi e senza che gli dica niente viene in camera mia.
Chiudo la porta a chiave perché mio padre è di sotto e non voglio che accada qualcosa.
Appena arriva mi bacia e rido.
Dan"cosa c'è?"
"Vacci piano Smith" scuote la testa ridendo.
Dan" non ci riesco" e sorrido anch'io.
"Parla piano se non vuoi smettere di vedermi" si siede sul letto tenendomi una mano e sospira.
Dan"fino a quanto andrà avanti questa storia?!" ha lo sguardo freddo, glaciale.
"Non so, fino a quando capirà che sto crescendo e che anche se soffriró devo provare ad esprimere i miei sentimenti, verso un ragazzo in particolare."
Mi siedo accanto a lui.
Dan" quel ragazzo in particolare vuole che tu non sia sottomessa da tuo padre, non in questo modo"
Sospiro perché in fondo ha ragione.
"Ha appena perso l'amore della sua vita... Diamo tempo al tempo" annuisce.
Gli poggio una mano sulla guancia e lo bacio.
Il problema sono solo io.

Passano i giorni, io e Smith ci vediamo ogni sera alle sette.
Non parliamo molto dell'argomento "papá". Sa che glielo dirò prima o poi e non mi vuole stressare ora che sto ancora male per mia madre. Dan dice che sono ogni giorno più forte e magari questo è grazie a mia mamma. Sento di aver ripreso molto da lei. Un tempo amavo vivere, poi qualcosa è cambiato , ho perso qualcuno e sono cambiata anch'io.

Faccio un ultimo tiro di sigaretta per poi passarla a dan e lui fa la stessa cosa poi la butta via.

Dan" non amo vederti consumare da un pó di tabacco ma se ti fa stare meglio allora non oso obiettare"

Sorrido perché si preoccupa tanto per me.
Ci sdraiamo sul letto.
Non mi piace essere "protetta" da qualcuno ma se lo fai lui allora... Mi sta bene. Mi circonda con le braccia mentre sistemo il viso nell'incavo del suo collo.

Dan" Sei diversa Aubrey e mi piaci così come sei"
Dan" io... Ti.." mi fiondo sulle sue labbra prima che possa finire la frase. Mi stringe la vita.

"Ab io stasera esc..." ci stacchiamo immediatamente.

"Papá sto crescendo. Non puoi più tenermi lontana dai ragazzi che mi piacciono!"urlo.

Dan si mette davanti a me per difendermi ma io vado davanti a mio padre per affrontarlo.

"Stavolta non mi impedirai di vederlo!" urlo.

Padre" c'è puzza di fumo... L'hai fatta fumare tu ragazzo eh? La drogherai anche?" mi infurio ma dan mi spinge indietro tenendomi a bada.

Dan" non le farei mai una cosa del genere. Sua figlia è diversa signore, ed anche se prima o poi ve ne andrete da questa città noi continueremo a sentirci perché..."

Mio padre si avvicina ancora di più.

Dan" io la amo." dan mi stringe la mano e lo guardo incredula.
Poi mi sorride.

Padre"esci fuori ragazzo e non parlare più a mia figlia"

Dan sussulta.

Dan" no."

Mio padre lo prende e nonostante sia un po più basso di dan lo riesce a spingere con forza.

Spingo dan verso di me.

Padre" Ab smettila! Lo sai anche tu cosa succederà!"

Mi metto davanti dan.

"Se tu vuoi separarci bhe... Fallo pure! Scapperó e non mi vedrai mai più! Perché ho quasi 17 anni e sono libera di fare ciò che voglio"

Padre" l'amore fa male piccola mia.."

Gli ringhio.

"Se dan fosse come la mamma per te??!"

Abbassa lo sguardo e pensa.

Dan" se ama sua figlia dovrebbe lasciarla andare."

Detto questo dan mi bacia la guancia con cautela ed esce da casa , non dalla finestra stavolta.

Mi chiudo in camera mia sbattendo la porta in faccia a mio padre.

"Se tu sai cosa significa perdere la persona che si ama allora lasciami stare con lui" non dice niente.
Poi chiede scusa senza negare od accettare le mie parole.


Distance. (Dan Smith)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora