Alissa se ne stava lì in piedi davanti alla serratura della porta della biblioteca pensando ad una incantesimo che potesse far aprire quella porta: - dunque, "bombarda" no, farei scoppiare la porta e non è il caso, "reducio" direi proprio di no, come la faccio tornare grande la porta una volta rimpicciolita? dovrei trovare un incantesimo che mi permetta di aprire la porta senza distruggerla. Aspetta, idiota, ce ne era uno ... com'era?- pensò e si mosse un po' per ricordarsi la parola prendendo la bacchetta e puntandola verso la serratura una volta che un briciolo di ricordo le affiorò nella mente:-ale..no,no ...alo...- sussultò appena la parola le si formò da sola:"alohomora." esclamò convinta e la porta si aprì, si sentì davvero orgogliosa di se. Per la prima volta un'incantesimo che nessuno le aveva insegnato funzionava. Era davvero contenta.
Entrò in biblioteca e chiuse di nuovo la porta alle sue spalle e silenziosamente iniziò a cercare tra i tanti libri, ripetendosi in continuazione le parole sconosciute:" Dissennatore. Azkaban. Voldemort." non voleva che volassero via, le tenne strette a se, ma mentre sfogliava un libro ebbe la sensazione che qualcuno la stesse osservando e nel girarsi vide un gatto proprio alla fine dello scaffale. L'oscurità ormai si era imbattuta troppo per distinguere perfino i titoli dei libri, figuriamo vedere il colore del gatto. Alissa estrasse la bacchetta e sussurrò:"lumos" agitò, ma probabilmente non era molto convinta. La luce che usciva dalla punta della bacchetta si spense subito:"lumos" disse più convinta e la luce rimase accesa. Si girò e il gatto non c'era più. Si sentì afferrare le spalle, delle grandi e affusolate dita sporche le stringevano le spalle :"Siamo nei guai, signorina. Non si va a zonzo per i corridoi la sera, dopo il coprifuoco. Questo ti costerà cara, soprattutto perché al castello c'è ancora il professor Silente." Alissa si girò di scatto, ma quel uomo dai pochi capelli, ma lunghi, con probabilmente un paio di denti e con abiti stracciati non sembrò volerla mollare e le teneva un mano salda sul dietro collo:"mi lasci, mi fa male." tentò di dire Alissa, ma le uscì un sussurro colpevole. L'uomo la scortò davvero da Silente facendo un giro diverso rispetto a quello fatto con Minerva il primo giorno, ma comunque in qualche modo, quel trasandato bussò ad una porta ed entrando il professor Silente era in piedi vicino ad un quadro a parlare con un fantasma all'interno:"Preside, guardi chi ho trovato a zonzo per i corridoi stasera? L'ho trovata in biblioteca e non so come abbia fatto ad entrare visto che la porta era chiusa a chiave. Probabilmente è anche una ladretta, avrà preso le chiave per entrare!" la guardò dopo aver sputato tutto di seguito, orgoglioso delle sue parole:"non è vero, professore. Non ho rubato niente" rispose Alissa guardando il professor Silente:" e per favore, mi lasci. Mi sta facendo male!" disse Alissa tirando uno sguardaccio a quell'uomo:"La lasci, signor Gazza. Ora me ne occupo io. La ringrazio della sua preoccupazione." Silente si avvicinò e accompagnò Gazza educatamente alla porta. Una volta uscito, Alissa partì in quarta a spiegare, non voleva finire nei guai:"Professore, io ..." Silenti alzò un dito in segno di azzittirla e si girò a guardare un uccello che se ne stava dietro la sua scrivania dentro una gabbia aperta:- è una fenice!- pensò Alissa e la guardò. Sembrava avere qualcosa di strano e dopo qualche secondo vide quella bellezza diventare polvere, nell'arco di un secondo era diventata il nulla più totale. Alissa si sentiva in colpa, anche se una colpa reale non l'aveva, però non aveva potuto fare nulla per salvarla:" Professore, io..." ritentò, ma lui rifece lo stesso segno per azzittirla e si avvicinò alla gabbia facendo segno di seguirlo. Alissa fece come il preside voleva, e guardò la gabbietta. Sobbalzò quando vide la polvere che in realtà era cenere, muoversi e si sentì davvero sollevata e un po' spaventata quando vide un uccellino dello stesso colore rossiccio spuntare dalle ceneri:"non è curioso? Un secondo sei niente e il secondo dopo sei l'animale più bello di tutti." Silenti le schiacciò l'occhiolino e riprese a guardarla, solo alla fine dell'affermazione si girò e guardò il professore, allontanandosi:"rigurardo la sua fuga notturna che mi dice?" Alissa prese tutto il coraggio e disse la verità, sentendosi un'immensa idiota infantile per il perché di quella infrazione:" sono due mesi che la mia vita è stata letteralmente stravolta, professore. Quando sono arrivati tutti, mi sono senta un pesce fuor d'acqua. Tutti sapevano tutto e io nemmeno che esistesse un mago malvagio chiamato Vold..." Alissa si interruppe di colpo :" lei-sa-chi..." Silente non le sembrò sorpreso quando stava per dire il nome di Voldermort. Il suo viso era neutro, ma traspariva interesse per quel discorso, ascoltando attento:"poi il suo discorso parlando dei Dissennatori di Azkaban, capii che ciò che vidi questo pomeriggio là fuori erano proprio ciò di cui lei parlava. Volevo sapere di più, tutto qui. Non so in che classe finirò, ma non voglio essere diversa, perché sono cresciuta tra i babbani...." continuò Alissa. Silente si sedette alla sua scrivania e iniziò a parlare tranquillo :" la diversità è una pregio, signorina Clark. Il sapersi distinguere, in questo mondo è importante, se si vuole fare qualcosa di significativo... Ad ogni modo capisco il suo pensiero e sono davvero felice di dirle che non avrà alcuna punizione, poiché il suo gesto era pura curiosità e la curiosità non va punita. " il professore fece una pausa e si alzò di nuovo dalla sedia poggiando il peso sulle braccia, ritte sulla scrivania :"Per quanto riguarda la classe che dovrà frequentare quest'anno, abbiamo deciso di affidarla al terzo anno.
Infine, vorrei concludere chiedendole come è entrata in biblioteca, non penso che la versione di Gazza sia corretta, ma è comunuque una buona supposizione."
Alissa era davvero contenta di tutte le parole che il professore le aveva riferito, capiva perfettamente e quella fu la prima volta che qualcuno capisse davvero un suo gesto. Le piaceva sempre di più quella scuola :" alohomora" sorrise Alissa :"Madama Pince, mi ha detto che imparavi alcuni incantesimi a memoria, ma il fatto che tu non abbia avuto problemi nel compiere quell'incantesimo, dimostra quanto diversa tu sia, nonostante tu non voglia esserlo, signorina Clark. E ora scelga le materie facoltative, domani troverà il materiale che le occorre per le lezioni sul proprio baule." un foglio comparì sulla cattedra e c'erano segnate tutte le materie, divise per facoltative e obbligatorie :"-Antiche Rune
-Aritmanzia
-Babbanologia
-Cura delle Creature Magiche
-Divinazione "-Sicuramente Cura delle Creature Magiche- pensò. Alissa è sempre stata affascinata dagli animali, che siano del mondo babbano o no, la sua passione non cambia. Avrebbe voluto diventare una veterinaria fino a poco tempo fa. Ora, però, non lo sapeva più bene:"Cura Delle Creature Magiche e Divinazione" disse Alissa senza pensarci molto. Andò per esclusione:- antiche rune è sicuramente qualcosa di noioso e antico, aritmanzia, a mala pena sapeva il risultato di due più due, figuriamoci studiare i numeri sotto un altro aspetto e babbanologia sembrava interessante, ma pensò che aveva gia studiato abbastanza i babbani. Divinazione comunque la interessava e pensava fosse davvero curiosa come materia :" Buona scelta. Ora va diretta al tuo dormitorio... senza deviazioni. Tieni a freno la tua curiosità per sta notte." e le schiacciò l'occhiolinio. Alissa sorrise e si girò diretta alla porta, ma si fermò poco prima...aveva una domanda che l'assillava da quando il cappello parlante aveva pronunciato "serveperde" al posto di "Grifondoro" :" professore posso farle una domanda?" lui sembrava aspettarsela, perché non s'era mosso da come l'aveva lasciata, lui annuì :"me ne hai gia fatta una..." Alissa non capì, poi ripensò che chiedendogli di potergli fare una domanda, gli aveva involontariamente fatto una domanda e sorrise. Silente annuì ancora, in senso di parlare :"il cappello parlante ci mette nella casa che vogliamo, giusto? intendo, indipendentemente da come siamo..." Silente fece un passo in avanti superando la cattedra :"il cappello parlate vede come sei davvero, e in base alle tue caratteristiche, sa in quale casa ti troverai meglio. Non troverai mai un Grifondoro prendere un voto più alto di Corvonero. Non che i Grifondoro sono siano intelligenti, ma perché ciò che caratterizza i Corvonero è proprio il loro amore per lo studio, come per i Grifondoro, il coraggio o per il Serpeverde...." Alissa lo interruppe sussurrando :" la cattiveria.." non l'aveva detto poiché Silente sentisse, ma nonostante l'età deve avere un orecchio acuto, perché la sentì:" stavo dicendo astuzia, ma visto che siamo entrati in argomento, voglio che tu sappia, visti gli avvenimenti negli ultimi anni..." si avvicinò a passo svelto vicino alla giovane maga:" che nessuno di noi è cattivo...Ognuno di noi ha una parte buona e una parte cattiva. L'importante..." le appoggiò le lunghe e strette dita sulle spalle:" è decidere da che parte stare." Alissa accennò un sorriso, non del tutto certa che fosse la verità, ma pensò fosse giusto credergli, per ora:" va bene, grazie professore. Buonanotte" le mani gli caddero lungo i fianchi e Alissa fece esattamente come detto. Corse nella sua stanza, dove ormai tutti dormivano e si sdraiò nel suo letto, sprofondando in un profondo sonno.
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dark soul [draco malfoy]
FanfictionAlissa Clark, giovane curiosa e combattente, riceve la sua lettera di hogwarts un po in ritardo. La aspetteranno tante difficoltà, ma anche momenti divertenti insieme ai suoi amici, in particolare trovare un nuovo sentimento: l'amore...