train

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i giorni passavano abbastanza veloci, anche se lei passava la maggior parte del tempo chiusa in camera. Sapeva molto di  più ora: aveva letto tutti i libri di scuola. C'erano tanto cose interessanti e provó anche qualche incantesimo, ma non successe nulla. Inoltre decise il nome del suo gufo : Sidh, che in realtà è il nome del luogo dove vivono fate e gli esseri viventi del Piccolo Popolo.

Talia le aveva raccontato di Hogwarts e le spiego cosa avrebbe fatto una volta finiti gli esami e quando tutti sarebbero arrivati:"per prima cosa ti smisteranno: c'è un cappello parlante che ti smista nel dormitorio..." ad Alissa uscì una piccola risata:"sul serio?" la madre non sembrava irritata:"certo, i dormitori sono: grifondoro, tassorosso, corvonero e....serpeverde." Alissa si sistemò meglio sul letto sdraiandosi a pancia in giù:" tu in quale eri?" La mamma si giró vero di lei e sorrise:" grifondoro e spero davvero che tu finisca li. E' la casa migliore in assoluto!" Alissa annuì :" ma in base a cosa mi mettono in una..." fece una pausa tentennante:"casa piuttosto che in altra. A caso?" Talia scosse la testa:"in base a come sei: un Grifondoro dicono ci siano tutti i coraggiosi e nobili d'animo.Amano far rispettare la giustizia e lanciarsi in sfide, proprio per questo, spesso finiscono nei guai, infatti... sono finita parecchie volte nei guai..." ridacchió:" però sono conosciuti anche per essere leali, cortesi e rispettosi nel confronto degli altri. Buono, no?" Alissa annuì, ammirando quella casa:" in tassorosso o tassofrasso, non so come la chiamano ora,gli studenti lavorano sodo, hanno pazienza e sono molto amici. Sono molto corretti." Alissa ridacchió un po:" tipo dei secchioni?" Talia trattenne un sorrisino:"mh...direi di no, in corvonero ci sono i ... "Secchioni"" ridacchiarono entrambe:"pensano più alla scuola che a loro stessi. Mi è capitato spesso di parlarci, ma.. si, sono parecchio strani, però si può comunque fare amicizia, no?" Alissa sbarró gli occhi ironica:"non ho intenzione di fare amicizia con i secchioni... Proprio io, poi." e scoppiarono entrambe a ridere:"sono molto creativi, potrebbero starti simpatici!" Alissa alzó gli occhi al cielo:"certo, certo...e i..." fece una pausa pensando al nome:" La casa dei serpeverde..riguardo a loro?" Talia si alzó con lo sguardo basso e si appoggiò al muro con la schiena:"spero che tu non finisca li, non che abbia pregiudizi,però...non sempre tutto è un caso. Da quella casa sono usciti sempre i maghi più oscuri. Sono molto furbi e determinati...intelligenti, certo. Però non vorrei che vivessi nove mesi insieme a persone predestinate all'oscurità. Perfino il creatore di quella casa, non era poi tanto buono... Comunque non ti preoccupare, il Cappello Parlante ti smisterà dove il tuo io più profondo desidera e dove pensi di sentirti più a tuo agio" Alissa era talmente incuriosita da quella casa che sperava di diventare parte di essa, però allo stesso tempo preferiva Grifondoro per rendere fiera sua madre.

La sera prima della partenza Alissa non chiuse occhio e la mattina si alzò presto di sua volontà per controllare che tutto fosse pronto e che le ultime cose fossero messe in valigia. Sua padre le diede una bacio sulla fronte prima di andare a lavoro e la strinse forte augurandole un grande in bocca a lupo.

Più o meno un ora prima della partenza, Alissa e Talia si diressero a King's Cross, la stazione di Londra che distava venti minuti. Durante il viaggio sua madre non fece altro che raccomandazioni. Alissa finì per non ascoltarla più:"Ah, a proposito..." prese un borsellino blu dal cassettino della macchina senza distogliere gli occhi dalla strada e lo porse alla figlia:"sono i soldi, devi avere qualcosa a dietro. Poi se te ne serviranno altri, mandami un gufo.." Alissa aprì il borsellino e osservó le monete -ma che razza di soldi?- pensó e la madre sembró leggerle nel pensiero:" ah già che sbadata: ricordati diciassette falci d'argento fanno un galeone, ventinove zellini fanno un falci. Facile, no?"
Alissa annuì, anche se già se lo era dimenticato.
Arrivate alla stazione presero il baule, il gufo e le altre piccole cose mettendole sul carrello. Alissa strappó il biglietto dalle mani di sua mamma per vedere a che binario dovessero dirigersi,ma le venne un tuffo al cuore:" dove cavolo si trova il binario 9 3/4?" sua mamma sbuffó:"taci e porta il tuo carrello." Alissa fece come le disse e Talia riprese il biglietto infilandoglielo nella tasca del pantalone, poi si mise a camminare più avanti rispetto alla figlia per farle strada e si fermò proprio davanti alla colonna che divideva il binario 9 da quello 10:"e da qui? Devi fare qualche specie di magia?" la guardò Alissa impaziente:"no, solo..." lei ridacchiò:" corri dritta verso quella colonna e ti ritroverai davanti al binario." La giovane credeva che stesse scherzando così scoppió a ridere, allora la mamma si avvicinó e saltò contro la colonna. Alissa si bloccó di colpo e vide la madre sparita. Così si guardò intorno e aspettò qualche secondo-come diamine era possibile? Mi schianterò e farò una figuraccia epica e tutto andrà a terra...-pensó. Alla fine si convinse e iniziò a correre, aspettandosi lo schianto chiuse gli occhi preparandosi al dolore. Questo non accadde e quando riaprì gli occhi si ritrovò davanti un binario e già era pronto un treno di un colore rosso lucente. Era proprio il binario 9 3/4 ... Alissa promise di non pensarci troppo a come era possibile o sarebbe impazzita. Fingendo che tutto sia normale, raggiunse la madre guardandosi intorno:"ce l'hai fatta?" Talia scoppió a ridere e Alissa la guardò male:"non sei per niente simpatica!" il binario era vuoto e sembrava proprio che il treno fosse lì solo per lei:"dai, ti aiuto a mettere su il baule, poi dobbiamo salutarci o non posso più tornare indietro."
Alissa non le rispose, si limitò ad aiutare la madre a mettere il baule e il gufo in un angolo dello scompartimento, poi riscese e abbracció stretta la madre ed ovviamente quest'ultima ricambió:"mi mancherai tanto, fiorellino." Alissa ridacchió per quell'infantile nomignolo e sussurró in risposta:"anche tu, mamma." Talia le prese il viso tra le mani:" ricordati che i fiori descrivono una persona, mh?" Alissa increspió le sopracciglia:"perché me lo ricordi ogni volta?" sua madre alzò le spalle:"non lo so, a me è tornato utile più volte ricordarlo. Fammi sapere tutto appena arrivi, mh? Dai a Sidh la lettera e lui la porterà a noi, capito?" Alissa sorrise e si staccò dalla madre:"tranquilla. Ci vediamo tra qualche mese." la mamma annuì:"ciao tesoro." Talia le fece l'occhiolino e Alissa spari dentro il treno ricomparendo poco dopo da un finestrino, ma sua mamma già non c'era più. Sparita. Per un attimo, Alissa pensò che l'avesse seguita sul treno, poi si rasserenó sentendo il treno che cominciava a muoversi lentamente raggiungendo presto una grande velocità. Sul treno c'erano queste specie di stanzette dove i sedili erano uno difronte all'altro e una porta scorrevole permetteva l'ingresso. Alissa era sola, pensava in tutto il treno, ma non aveva voglia di controllare, così rimase per tutto il viaggio a guardare fuori dal finestrino e pensare a tutto quello che era successo da lì al mese precedente.
La lettera, Hogwarts, le case, i dormitori, Diagon Alley, Sidh, i libri, Olivander....la bacchetta.
Le vennero in mente molto conversazioni e ripensó a tutto.
Era felice, curiosa di andare in quella scuola e non vedeva davvero l'ora di visitarla e di scoprire quante più cose sulla magia!
Per il resto del viaggio, si era portata un libro e ripensò come l'aveva avuto.

FLASHBACK: -Mamma! Esco.- Alissa da davanti alla porta sentì un frastuono di pentole e poco dopo spuntò la madre dalla cucina. -dove vai?- chiese preoccupata -vado al parco, Britney mi ha chiesto un consiglio su degli esercizi, l'aiuto.- aveva usato il tono più convincente che poteva avere, ma probabilmente non bastò a far stare tranquilla la mamma -tu, che aiuti una compagna per scuola? - increspiò dubbiosa le sopraciglia -parliamo di Britney, mamma. Non sa fare nemmeno 2+2.  Dai, non ti preoccupare sarò indietro tra un ora. Promesso.- Detto questo, scappò fuori, prese lo skate tanto amato e si lanciò veloce verso il Paiolo Magico. Era ovvio che non avrebbe aiutato nessuna amica per scuola. Aveva trovato il borsello blu della mamma e aveva preso una manciata di soldi, non sapendo come si valutassero e quanto costasse quello che voleva comprare. Arrivò davanti alla libreria con lo skate in mano e una volta entrata, salutò cortese come se fosse tutto normale e andò diretta a prendere quel libro nero con le sfumature verdi ed oro che tanto l'avevano attirata qualche giorno prima. Alla cassa, venne guardata un po' sospettosa dalla donna che si occupava della libreria: -oh tesoro, ma non sei un po' troppo piccola per questi libri- 'sono sicura che questo libro può darmi le risposte che cerco.' ovviamente Alissa non rispose così, non poteva permettere che qualcuno sospettasse di lei:" Si, signora, infatti è per mia mamma." il mio tono convinto, probabilmente ebbe effetto e mi lasciò andare senza altre domande.


Iniziò a leggerlo e a rileggere le prime pagine per più di metà viaggio,c'erano informazioni che Alissa trovava molto interessanti e incantesimi davvero spietati.

Poi prese il libro di incantesimi della scuola, per continuare ad esercizarsi su alcuni di quelli base. Trovava davvero interessanti anche tutti quegli incantesimi (anche se preferiva quelli del libro di magia oscutra), cercò di memorizzarne bene qualcuno, ma i nomi erano davvero strani:" wigar...no, wingardum...noo...wingardium leviosa, con questo incantesimo non dovrò più alzarmi dal divano se rimane il telecomando sul tavolo!" sussurró e rise tra se e se. Giró qualche pagina e arrivò al capitolo sugli incantesimi del fuoco:" incendio..." sussurró ancora. 

Andò avanti così per il resto del viaggio.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta e la apri, una donna bassa e tarchiata che trasportava un correlo stracolmi di dolci:" vuoi qualcosa, cara?" Alissa tentennante si avvicinò al carrello -che roba è?- non aveva mai visto quei dolci da nessuna parta:"ehm...è la mia prima volta qui...non saprei." guardò il carrello, poi prese qualche monetina senza guardare davvero quali fossero e le porse alla signora:"faccia lei" questa le sorrise e prese qualcosa:"cioccorane e caramelle Tutti I Gusti +1." Alissa prese i due dolci, ringrazió e salutó:"si, ciao cara..." stava per chiudere la porta quando si bloccò e la riaprì:" ti conviene mettere la divisa, siamo quasi arrivati!" Alissa annuì e la donna se ne andò. Fece come le era stato detto, si mise la divisa velocemente e in effetti due minuti dopo, Alissa sentì il treno rallentare fino a fermasi.

-Siamo arrivati...- pensó alzandosi.

dark soul [draco malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora