amy

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La mattina vennero distribuiti gli orari definitivi. Alissa non parló con nessuno, si preparò in fretta, prese i suoi libri e filó dritta alla Sala Grande. Senti qualche commento di cattivo gusto sul fatto che fosse al terzo anno senza che abbia frequentato i precedenti, ma lasció perdere. -Le notizie in questo castello corrono veloci- pensó.
Era tra le prime serpeverdi a sedersi al lungo tavolone.
Apri il libro di divinazione sfogliandolo incuriosita dagli argomenti e addentó un dolce davvero buono anche se non sapeva bene cosa fosse.
Poco dopo la sala si affolló e la sua attenzione venne attirata da un ragazzo dai capelli biondissimi che parlava ancora di dissennatori e "del famoso" Harry Potter accerchiato da ragazze e ragazzi. Ce ne era una in particolare che secondo Alissa se le avesse chiesto di lanciarsi dalla torre di Astronomia del castello per lui, lei lo avrebbe fatto, visto come lo guardava.
Proprio in quel momento Harry con una ragazza e un ragazzo stavano passando da lì e Alissa cercó la cicatrice sul suo viso, ma niente...
Mancavano dieci minuti all'inizio della lezione e decise di avviarsi lentamente.
Scopri di seguire gli stessi corsi sia del biondino che appena poteva raccontava di Harry .
Si sedette vicino ad una ragazza dai capelli biondo scuro quasi castano chiaro e aspettó l'inizio della lezione.
La professoressa Cooman, insegnante di divinazione, inizió la lezione poco dopo.
Una donna molto magra con spessi occhiali che facevano sembrare i suoi occhi quasi più grandi del suo viso. Avvolta in una scialle ricamato di perline, di innumerevoli collane che pendevano sul suo esile collo e carica di braccialetti e anelli inizió probabilmente il suo discorso:"Benvenuti a Divinazione"
Al posto di banchi e sedie c'erano comode poltrone e tavolini rotondi per massimo tre persone e anche se l'aula era un po polverosa, Alissa pensó che sarebbe stato bello se tutte le aule fossero così.
La professoressa Cooman si sedette anche lei su una poltrona: "Io sono la professoressa Cooman. Può darsi che non mi abbiate mai visto. Ritengo che scendere troppo spesso nella confusione della scuola offuschi il mio Occhio Interiore». Non capì a pieno quella frase, ma Alissa non le diede neanche molto peso. La professoressa Cooman appoggiò con grazia lo scialle e riprese: "Allora, avete deciso di studiare Divinazione, la più difficile di tutte le arti magiche. Devo però dirvi subito che se non avete la Vista, potrò insegnarvi assai poco. I libri possono farvi progredire solo fino a un certo punto in questo campo. Molte streghe e molti maghi, per quanto talento possano avere nel campo delle esplosioni e degli odori e delle sparizioni improvvise, non sono tuttavia in grado di penetrare i misteri velati del futuro" riprese la professoressa Cooman, incontrando ogni tanto gli occhi di Alissa:"È un Dono concesso a pochi. Tu, ragazzo" disse improvvisamente rivolta a un ragazzo con i capelli neri, i denti davanti un po' sporgenti che quasi cadde dallo sgabello, "sta bene tua nonna?" "Credo di sì" rispose quello insicuro "Non ne sarei così sicuro se fossi in te, caro" disse la professoressa Cooman. 'che diavolo..?' pensò Alissa, senza capire la conversazione appena avvenuta. La professoressa riprese tranquillamente. "Quest'anno ci occuperemo dei metodi base della Divinazione. Il primo trimestre sarà dedicato alla Lettura delle Foglie di Tè. Nel prossimo passeremo alla Lettura della Mario. Comunque, mia cara" disse, rivolgendosi d'un tratto proprio ad Alissa che non pensava stesse parlando con lei finchè non la indicò con una delle sue dita storte e lunghe:" guardati da un uomo coi capelli biondi" la ragazza alzò i sopracciglia, pensando che non conosceva nessun uomo biondo. Si chiese se divinazione era stata una buona materia da scegliere... "Nell'ultimo trimestre" proseguì la professoressa Cooman, "passeremo alla Sfera di Cristallo, se avremo finito con i Presagi di Fuoco, naturalmente. Purtroppo, a febbraio avremo la classe decimata da una brutta epidemia di influenza. Io stessa perderò la voce. E attorno a Pasqua, uno di noi ci lascerà per sempre".  Alissa iniziava a spaventarsi, pensò che anche gli altri avranno avuto quel pensiero, ma non capì come la professoressa non se ne fosse accorta:"Tu, cara" disse ad una ragazza dai capelli biondi, lunghi e mossi, che era la più vicina e si ritrasse sulla sua sedia: "ti dispiace passarmi la teiera d'argento, quella grande?" Lavanda, sollevata, si alzò, prese un'enorme teiera dallo scaffale e la pose sul tavolo davanti alla professoressa Cooman:" Grazie, cara. Ah, fra l'altro, quella cosa che temi... succederà venerdì sedici ottobre" La ragazza si fece pallida, sembrava sentirsi male:"Ora voglio che formiate delle coppie. Prendete una tazza dallo scaffale, venite da me e io la riempirò, poi sedetevi e bevete; bevete finché non rimangono solo i fondi.
Fateli roteare attorno alla tazza per tre volte con la mano sinistra, poi rovesciate la tazza sul piattino, aspettate che il tè rimasto coli via e passate la vostra tazza al compagno per la lettura. Interpreterete i disegni consultando le pagine 5 e 6 di Svelare il Futuro. Io girerò fra di voi e vi darò una mano. Oh, caro" esclamò afferrando per il braccio lo stesso ragazzo dai capelli neri, che si stava alzando:"dopo che avrai rotto la prima tazza, vorresti essere così gentile da prenderne una di quelle con il disegno blu? Sono piuttosto affezionata a quelle rosa" in effetti, non aveva ancora raggiunto lo scaffale quando si udì un tintinnio di ceramica infranta. La professoressa Cooman si avvicinò al ragazzo, gli tese paletta e scopino e disse: "Una di quelle blu, caro, se non ti dispiace... grazie..."
Alissa andò a prendere il thè, cercando di berlo più velocemente possibile, poi fece tutto attentamente e alla fine del terzo giro una voce attirò la sua attenzione : "sei serpeverde, vero?" la sua compagna di tavolo: "sis.." non le lasciò finire la risposta che subito la interrupe: "mi chiamo Amy, piacere!" esclamò sorridendo: "Alissa" rispose la giovane accennando un sorriso, porgendosi poi a vicenda la tazzina.
Alissa sentii un fruscio alle sue spalle, si immaginò la professoressa. Afferrò l'immagine che i fondi aveva formato e girò la pagina cercando la corrispondente: "se non vedo male, dovrebbe essere questo... ti aspetta un periodo di novità. Di cambiamenti." storse il naso e guardò di nuovo la tazzina, convincendosi che erano uguali. Amy ridacchiò, poi iniziò a girare la tazzina sottosopra, poi di nuovo, poi ancora. Girò un paio di pagine: " cinque e sei le pagine." la aiutò Alissa. Lei annuì: "potevi farne una più facile?" Alissa sorrise e la professoressa andò in suo aiuto: "in effetti non è molto chiaro.." affermò la professoressa : "lo sapevo..." esclamò Amy soddisfatta di non aver fatto una brutta figura: "ah..mia cara, a te non è andata bene come alla tua amica. Andrà tutto bene per un primo periodo, ma poi le cose ti sembreranno andare tutto male." disse tranquillamente, poggiando la tazzina, spostandosi poi verso altri tavolini. Sia Amy che Alissa si fiondarono sopra la tazzina con la testa, picchiandosela: "Aii!" si guardarono entrambe con le mani sulla testa dolorante e scoppiarono a ridere poco dopo: "non so come abbia fatto a vedere quello che ha detto" Amy riprese la tazzina facendo qualche smorfia: "io vedo solo un mucchio di granuli" Alissa sorrise e alzò le spalle, distraendosi ad ascoltare la professoressa.: "Fammi vedere, caro" disse al ragazzo dai capelli rossi in tono di rimprovero, curvandosi per prendergli la tazza di Harry. Tutti si azzittirono, Amy si girò a guardare. La professoressa Cooman guardò dentro la tazza, capovolgendola: "Il falco... caro, tu hai un nemico mortale" "Ma questo lo sanno tutti" disse la ragazza tra di loro riccia in un sussurro un po' troppo forte. La professoressa Cooman la fissò: "Be', è così" insistette: "Tutti sanno di Harry e Lei-Sa-Chi".
La professoressa sembrò ignorarla: "Il bastone... un agguato. Oh, caro, questa non è una tazza benigna..." "Credevo che fosse una bombetta" disse il rosso imbarazzato. Alissa si fece scappare un piccolo sorriso: "Il teschio... pericolo sul tuo cammino, caro..." Tutti fissavano la professoressa Cooman, che fece roteare la tazza un'ultima volta, trattenne il respiro e infine gridò. Si udì un altro rumore di ceramica infranta. Sempre lo stesso ragazzo aveva rotto la sua seconda tazza. La professoressa Cooman sprofondò in una poltrona vuota, con la mano posata sul cuore e gli occhi chiusi: "Caro ragazzo... povero caro ragazzo... no... è meglio non dire niente.... no... non chiedermi..." "Che cosa c'è, professoressa?" chiese un ragazzo dai tavoli dietro all'improvviso. Si erano alzati tutti e lentamente avevano circondato il tavolo di Harry e Ron, avvicinandosi alla professoressa Cooman per guardare nella tazza di Harry. Gli occhi dell'insegnante si spalancarono: "Mio caro" disse: "è il Gramo". "Il cosa?" chiese Harry. Non era l'unico a non aver capito, ma quasi tutti capirono che probabilmente era grave e si portarono le mani alla bocca, orripilati: "Il Gramo, mio caro, il Gramo!" esclamò la professoressa Cooman, stupita che Harry non avesse capito: "Il cane fantasma gigante che infesta i cimiteri! Caro ragazzo, è un presagio... il peggior presagio di morte!" Alissa non sapeva se ridere o se fingere di crederci, 'sembra essere in teatro o al cinema' pensò. L'unica che sembrava pensarla come lei era la stessa ragazza vicino a harry con i capelli ricchi: "Non mi sembra che assomigli a un Gramo" La professoressa Cooman la fissò con crescente antipatia:"Mi perdonerai se te lo dico, cara, ma sento pochissima Aura attorno a te. Pochissima sensibilità agli echi del futuro" Alcuni iniziarono a commentare quello che vedevano: "Sembra un Gramo se lo guardi così" "ma visto da qui sembra più un asino" fino a quando l'interessato non sbottò: "Avete finito di decidere se devo morire o no?" tutti si sentirono tiranti in causa, ma fortunatamente la professoressa risolse la situazione:"Credo che per oggi ci fermeremo qui" disse la professoressa Cooman: "Sì... vi prego di portar via le vostre cose..." In silenzio, i ragazzi riportarono le tazze all'insegnante, presero i libri e li riposero nelle borse: "Buona fortuna a tutti" disse la professoressa Cooman con un filo di voce: "fino al prossimo incontro. Oh, e tu, caro" disse rivolta al ragazzo che le ruppe ben due tazzine "la prossima volta arriverai in ritardo, quindi ricordati che dovrai lavorare di più per metterti in pari"
Alissa si diresse alla porta velocemente dopo quella affermazione, non sapeva se aver paura per Harry o se aver paura che la professoressa le dicesse il suo futuro o andasse avanti a parlare di quello che avremmo fatto come se stesse parlando della lista della spesa.
Amy la raggiunse: " è inquietante, vero?" Alissa annuì e fece una smorfia, notando che tutti fissavano male Harry: " guardate che non sta morendo, sono solo un mucchio di cavolate." Alissa disse quel pensiero ad alta voce, forse un po' troppo alta e tutti si girarono verso di lei, ma non se ne preoccupò anzi continuò a camminare come nulla fosse, prendendo sotto braccio Amy per farsi forza. La ragazza riccia si girò e facendole un cenno di gratitudine.
Quando le persone attorno a loro iniziarono a distrarsi: "forse l'ho pensato a tono troppo alto. Che dici?" Amy annuì: "Sono daccordo con te e perchè tu lo sappia, non ho intenzione di difendere mister " sono il prescelto", miss "so tutto io" e il suo fidanzatino ogni volta che succede qualcosa di sconvolgentemente potteriano, quindi non farlo più se vuoi il mio appoggio." disse ironica.
Alissa sorrise per quel suo discorso davvero strano e si andarono a sedere vicine nella classe di Trasfigurazione.
Alissa pensò che probabilmente sarebbero diventate amiche. Era davvero simpatica. Diretta, anticonformale... diversa.
Proprio come lei.

dark soul [draco malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora