hippogriph

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Ilcommento poco sarcastico di Alissa non tolse da Harry le occhiatine da parte di tutti i compagni, però Alissa rimase concentrata durantela lezione perchè Trasfigurazione le aveva creato qualche problemino con lo studio nel mese precedente. L'argomento erano gli Animagi(maghi che potevano trasformarsi a loro piacere in animali) e laMcgranitt lo dimostrò, trasformandosi in un gatto tigrato con i segni degli occhiali attorno agli occhi, ma probabilmente si era accorta che qualcosa non andava, apparte Alissa e Amy, nessuno era davvero strabiliato di quel gatto, forse nemmeno se ne erano accorti"Ma insomma, che cos'avete oggi?" domandò la professoressa McGranitt, tornando se stessa e guardandoli : "Non che sia importante, ma è la prima volta che la mia trasformazione non viene accolta da un applauso". Tutti si voltarono di nuovo verso Harry,ma nessuno parlò. Poi Hermione alzò la mano: "Ci scusi,professoressa, abbiamo appena avuto la prima ora di Divinazione, e stavamo leggendo le foglie di tè e..." "Ah, certo" esclamò laprofessoressa McGranitt accigliata: "Non c'è bisogno di aggiungere altro, signorina Granger. Ditemi, chi di voi morirà quest'anno?"Tutti la fissarono. "Io" disse Harry alla fine. "Capisco"commentò la professoressa McGranitt guardando Harry: "Allora è bene che tu sappia, Potter, che Sibilla Cooman ha predetto la morte di uno studente all'anno da quando è arrivata in questa scuola.Nessuno è ancora morto. Vedere presagi di morte dappertutto è il suo modo preferito di dare il benvenuto a una nuova classe. Se non fosse che non ho l'abitudine di parlar male dei miei colleghi..."La professoressa McGranitt s'interruppe. Poi riprese, più tranquilla: "La Divinazione è uno dei settori più imprecisi della magia. Non vi nasconderò che faccio fatica a tollerarla. I veri veggenti sono molto rari, e la professoressa Cooman..." Si interruppe di nuovo, e poi disse in tono molto pratico: "A me sembri in perfetta salute, Potter, quindi mi scuserai se non ti dispenso dai compiti oggi. Ti assicuro che se dovessi morire non sei tenuto a consegnarli". Hermione rise. Harry sembrò avere un piccolo sollievo, ma non tutti sembravano essere sicuri.
Quando la lezione di Trasfigurazione fu terminata, Alissa e Amy si avviarono alla sala grande per il pranzo insieme agli altri studenti. Non mangiarono molto si limitarono ad assaggiare qua e là parlando sottovoce della Cooman: "secondo me, è solo pazza, ma Silente è troppo buono per mandarla via." alissa alzò le spalle: "dici?non so, insomma... su quel tipo non si era sbagliata, le ha rotte le tazze e anche la ragazza bionda sembrava sapesse a cosa siriferisse.." amy non sembrò scoraggiata : "Neville, dici? ma lui è idiota di suo, è impacciato ed è un perdente. E' già buona che sia sopravvissuto in questi tre anni senza cruciare qualcuno al posto di farlo lievitare." rise, pensando di aver fatto una bella battuta e probabilmente lo era se Alissa l'avesse capita. La guardò bieca e amy capì: "sei al terzo anno e non sai delle tre maledizioni senza perdono?" chiese: "è nata e cresciuta tra i babbani, come pretendi possa saperlo?" scherzò una ragazza di qualche posto più in la. Amy si ritrasse un po': "sei nata da babbani?" alissa si fece scappare una risatina nervosa: "mia mamma è una strega, mio padre no." amy si alzò: "per la barba di merlino..." sussurrò lasciando la sala. Alissa non capì perchè..nessun'altro era nato da un genitore non mago? Che c'è dimale? Erano domande che continuarono a frullarle nella testa, ma ora aveva la sua prima lezione di Cura delle Creature Magiche, quindi decise di lasciar perdere. Seguì il suo gruppo classe, non sapendo bene dove andare. Le faceva strano tenere tra le braccia un libroricoperto di peli e che ogni tanto lo sentivi emettere qualche verso...
Vide Hagrid o almeno pensava che lo fosse, era tutto incappucciato e al suo fianco c'era un cane davvero grande, quasi quanto Alissa. Beh per un omone come Hagrid, quel cane gli deve sembrare un barboncino, anche se il pelo è corto e un colore marrone.
Si guardò attorno...amy non c'era.
"Forza, avanti,muovetevi!" disse mentre i ragazzi si avvicinavano. "Oggi ho una?cosa specialissima per voi! Una gran lezione! Ci siete tutti? Bene,allora seguite me!" Hagrid si limitò a costeggiare gli alberi esterni, e cinque minuti più tardi si arrestarono accanto a un recinto. Dentro non c'era niente: "Tutti attorno alla staccionata,qui!" gridò Hagrid.: "Ecco... mettetevi così che vedete bene...adesso per prima cosa aprite i libri..." "Come?" disse la vocefredda e strascicata di Draco Malfoy, il ragazzo biondo che era tutta mattina che raccontava la disavventura di Harry.: "Eh?" disse Hagrid.: "Come facciamo ad aprire i libri?" ripeté Malfoy. Prese la sua copia del Libro Mostro dei Mostri, che aveva chiuso con uno spago.Molti l'avevano chiuso con delle cinture, altri deposti in borse strettissime, Alissa era tra quelle che l'aveva stretto con una cintura, ma lei sapeva come bisognava fare, lo aveva letto in unlibro: "Nes... nessuno di voi è riuscito ad aprire il suo libro?"chiese Hagrid disorientato. Tutti scossero la testa, Alissa alzo intimorita la mano e Hagrid la chiamò: "oh, Alissa! Dimmi pure"fece un grande sorriso, non molto distinto per via della folta e crespa barba: "ho letto che bisogna accarezzargli il dorso..così."tolse la cintura e passò due dita sul dorso del libro, prima che potesse mordergli le mani: "esatto, Alissa. Capito, voialtri?" ."Oh, che sciocchi!" sibilò Malfoy. "Dovevamo accarezzarli!Perché non l'abbiamo capito subito?" "Be'... sono divertenti,no?" disse Hagrid a Hermione, la ragazza coi capelli ricci che stava sempre con Harry in tono incerto: "Oh, terribilmente divertenti!" esclamò Malfoy. : "Davvero spiritoso, assegnarci un libro che cerca di mangiarti le mani!" "Taci, Malfoy" disse harry piano. Non sapeva cosa avesse quel tipo da essere tanto nervoso, non aveva trovato abbastanza torta a pranzo? Doveva darsi una calmata. 'che ansia' pensò Alissa: "Va bene" riprese Hagrid,un po' smarrito: "allora... avete tutti il libro... e... e...adesso vi servono delle Creature Magiche. Sì. Io vado e le prendo.Voi state qui..." Si allontanò da loro e si addentrò nella foresta. "Mio Dio, questo posto è caduto davvero in basso" dissebMalfoy ad alta voce. "Quell'idiota che fa l'insegnante. A mio padre saprà che Silente ha mezzo questo zotico ad insegnare..." lui insieme alla sua combricola di altri ragazzi risero, una risata abbastanza nervosa "Taci, Malfoy" ripeté Harry. Malfoy con un sorrisino compiaciuto appoggiò la borsa a terra si avvicinò ad Harry guardandolo dritto negli occhi, quando la sua espressione cambio... sembrava avesse appena visto un fantasma. "Attento,Potter, c'è un Dissennatore dietro di te..." indicò draco alle spalle di harry e tutti si girarono spaventati. Non era altro che uno stupido scherzo. Malfoy si mise il cappuccio della divisa imitando un dissennatore :"Uuuuh" per poi scoppiare a ridere. Fu lì cheAlissa sensa pensarci passò in mezzo ai due colpendo la spalla diMalfoy: "che bambinate!" gli sussurrò passando e avvicinandosidi più al recinto vedendo poi Hagrid tornare. Draco si fece rosso dalla rabbia. Non accettava che una ragazza, appena arrivata che non sapeva niente, lo umiliasse cosi. "oooooh!" strillò Lavanda Brown,una compagna di classe indicando il lato opposto del recinto. Almeno una dozzina di creature, le più bizzarre, trotterellavano verso di loro. Avevano i corpi, le zampe posteriori e le code da cavallo, le zampe anteriori, le ali e la testa di aquile giganti, becchi feroci color dell'acciaio e grandi occhi di un arancione squillante. Gli artigli sulle zampe davanti erano lunghi più di quindici centimetri e avevano l'aria letale. Ciascuna delle bestie portava uno spesso collare di cuoio attorno al collo, fissato a una lunga catena, e tutte le estremità delle catene erano strette nelle manone di Hagrid, che entrò correndo nel recinto, dietro le creature.: "Fermi qui, adesso!" ruggì, agitando le catene e spingendo le creature verso lo steccato dove i ragazzi erano in attesa. Tutti fecero un passo indietro, tranne Alissa che non vedeva l'ora di iniziare mentre Hagrid li raggiungeva e legava le creature alla staccionata:"Ippogrifi!" ruggì allegramente Hagrid agitando una mano."Belli, eh?"
Una volta superato il primo moto di spavento alla vista di una cosa che era metà cavallo metà uccello,si cominciavo ad apprezzare i mantelli lucenti degli Ippogrifi, che mutavano gradualmente da piuma a pelo, ciascuno di un colore diverso: grigiotempesta, bronzo, fulvo rosato, castagna lucente, nero inchiostro."Allora" disse Hagrid sfregandosi le mani e sorridendo: "se volete venire un po' più vicini..." Nessuno sembrava desideroso di farlo, ma Alissa avanzò senza paura, davvero interessata da quelle belle creature e fu seguita da Harry, Ron e Hermione, comunque, si avvicinarono cautamente alla staccionata: "Ora, la prima cosa da sapere degli Ippogrifi è che sono orgogliosi" disse Hagrid."Facili da offendere, ecco come sono. Mai insultarne uno, perché può essere l'ultima cosa che fate". Malfoy, Tiger e Goyle non ascoltavano; stavano parlottando, ma niente avrebbe potuto distogliere gli occhi dagli Ippogrifi, nemmeno un ragazzino viziato:"Dovete sempre lasciargli fare la prima mossa" continuò Hagrid."È educato, capito? Camminate verso l'Ippogrifo, fate un inchino,e aspettate. Se anche lui fa un inchino, potete toccarlo. Se non lo fa, via veloci, perché quegli artigli fanno male. Bene, chi va per primo?" I ragazzi per tutta risposta si ritrassero ancora di più.Anche Harry, Ron e Hermione erano intimoriti. Alissa non ci penso molto, alzò convinta la mano e Hagrid le disse di entrare nel recinto cauta, intanto slegò uno degli ippogrifi e lo allontanò dagli altri.
Alissa aveva questo attaccamento verso quegli animali, perche la sua più grande passione, nel mondo babbano, erano i cavalli. Faceva equitazione ed era davvero brava.
La giovane strega regolarizzò il battito che cercava di accelerare perchè le mancava davvero tanto e gli Ippogrifi in qualche modo glieli ricordavano, anzi... erano anche più belli dei cavalli.
Mentre si posizionava davanti all'animale, si legò i capelli in una veloce coda. Stabilì subito un contatto visivo: "bene, ora che avete stabilito un contatto visivo, fai l'inchino" disse hagrid a voce bassa. L'ippogrifo guardava Alissa con aria di superiorità,diffidente, dall'alto, con la testa lievemente girata.
Alissa continuó a guardarlo mentre lentamente si inchinava, fino in fondo.Era troppo persa negli occhi di quell'animale, per accorgersi che poco dopo di lei, anche lui si inchinò, piegando le sue ginocchia muscolose: "ben fatto, Alissa! Davvero ben fatto. Ora vai ad accarezzarlo" non perse tempo e subito si avvicinò immergendo lasua mano nel folto mantello dell'Ippogrifo. " Non ho mai visto unippogrifo inchinarsi tanto velocemente." commentò Hagrid: "si lascerà sicuramente salire in groppa, prova." Alissa si girò verso Hagrid con gli occhi che sprizzavano felicità: "si, ma non tirargli nessuna piuma, potrebbe arrabbiarsi e decidere di buttarti giù." non fece in tempo a finire la frase che Alissa aveva già messo un piede sull'ala di quell'ippogrifo e gli era salita ingroppa. Posò le mani sul garrese dell'animale e lo seguì con i movimenti, come era abituata quando andava a cavallo. Infondo non era molto diverso: "non sembra la prima volta che sali sulla groppa di un Ippogrifo." commentò soddisfatto Hagrid. Alissa gli sorrise tornando poi a concentrarsi sui movimenti dell'animale. Non ci impiego molto a sincronizzarsi con lui e ci volle poco che sitrovarono a volare sopra il lago vicino alla scuola.
Alissa si senti pervasa di un grande senso di libertà mentre volava sulla scuola, l'adrenalina le scorreva nelle vene e lei si sentiva davvero viva, come se nulla la potesse sconfiggere. Mentre svolazzava sopra il platano picchiatore sentì il rumore di altre ali dietro di lei.Si girò preoccupata. Era Harry. Quando il suo ippogrifo passò di fianco a quello di Alissa, anche il suo prese una grande velocità raggiungendo e accostando Harry: "bello, vero?" gli chiese a Harry che sembrava stordito, ma comunque contento. Si girò e le sorrise annuendo : "non mi sono mai sentito più vivo di così."urlò alzando le braccia e lasciandosi trasportare. Alissa rise e lo guardò per qualche secondo, poi tornò a godersi il momento.
Poco dopo, gli ippogrifi fecero tutto da soli. Tornarono al recinto.Hagrid aveva un aspetto combattuto non sapeva se essere preoccupato e fare l'insegnante o essere più che fiero, saltando di gioia: "allora,ragazzi?"
Alissa e Harry si scambiarono un'occhiata d'intesa e si misero a ridere.
Qualcuno tra la classe si mosse non molto cautamente venendo diretto verso gli ippogrifi: "si... tu non sei pericoloso, vero?" Malfoy. Alissa tentò di spostare il suo animale per paura che avesse delle brutta reazioni, ma non servì a molto:"brutta bestiaccia.." commentò. Nell'arco di meno di un secondo,i due ippogrifi si alzarono su due zampe. Harry cadè indietro.Alissa si mantenne cercando di spostare il suo animale per non far beccare Malfoy. Ma fierobecco, ippogrifo cavalcato da Harry era troppo infuriato e il gran biondo coraggioso si beccò una più chevmeritata artigliata.Malfoy cacciò uno strillo acuto. Hagrid infilò di nuovo il collare a Fierobecco e si chinò rapido sul ragazzo, che giaceva rannicchiato sull'erba, col sangue che sgorgava a fiotti inzuppandogli i vestiti. "Muoio!" strillò Malfoy, mentre tutta la classe seguiva la scena, terrorizzata. "Muoio, guardate! Mi ha uccido!" "Non muori!" disse Hagrid pallidissimo. "Se qualcuno mi aiuta... bisogna portarlo via di qua..." Hermione corse ad aprire il cancello mentre Hagrid sollevava Malfoy senza sforzo.Mentre passavano, Harry vide che Malfoy aveva una lunga, profonda ferita al braccio: il sangue colava macchiando l'erba. Hagrid corse su per la collina, verso il castello, con il ragazzo fra le braccia.Molto scossa, la classe di Cura delle Creature Magiche li seguì a distanza. I Serpeverde erano infuriati con Hagrid. "Dovrebbero licenziarlo subito!" esclamò Pansy Parkinson, in lacrime. "È tutta colpa di Malfoy!" ribatté Dean Thomas. Tiger e Goyle gli mostrarono i pugni con aria minacciosa.
Salirono i gradini di pietra ed entrarono nella Sala d'Ingresso deserta.
Alissa per tutto il tempo buttò gli occhi al cielo. Malfoy se l'era cercata.'Se vieni a scuola per imparare, vuol dire che non sai tutto e quindi devi ascoltare i professori per poter imparare, ma se i professori ti dicono di inchinarti, miseriaccia, fallo e basta. Se fai il contrarioè normale che ti becchi la tua punizione!' era questo il ragionamento di Alissa e lo espose anche ai serpeverde prima che Pansy, preoccupata che il 'suo' Malfoy potesse morire da un minuto all'altro andò a vedere come stava.
Nessuno sembrò però dar ragione ad Alissa, almeno non tra i Serpeverde.
Si diresse ai sotterranei, nella sala grande, cercando Amy per raccontarle quello che era successo, ma nel dormitorio la trovò sul letto a leggere un libro, si aspettava che stesse male e per quello non era venuta alezione, così le chiese spiegazioni: "hey amy. come stai? Ti sei persa la prima lezione di cura delle creature" le dissi disinvolta sedendomi sul mio letto che era due distanti dal suo. Aspettò, ma amy non sembrava avesse intenzione di risponderle: "amy?" Alissa si alzò e andò davanti al letto di amy, cercando che distogliesse lo sguardo dal libro. Così prese le prese il libro di mano, glielo chiuse e la guardò spazientita: "che diavolo fai? Sei impazzita?"alissa fece finta di pensarci su: "mh.. no, non penso di essere io quella che ha lasciato un amica a pranzare da sola. Ne quella che di punto in bianco sparisce, saltando la prima lezione di una materia nuova, ne quella che non risponde, non ti guarda, non ti saluta perché troppo presa da un libro, che poi parla..." guardò la trama: "di come si impugna la bacchetta!" amy non sembrò essere toccata da nessuna affermazione e ribattè a tutte: "non ho lasciato nessun'amica mangiare da sola. Io non ho amiche. Noi non siamo amiche. Io non sarei mai amica di figli di babbani. Poi non devo dare spiegazioni a te su quello che faccio o no, io ho una vita,tu hai la tua. Vedi di creartela, senza intrometterti in quella degli altri." si alzò prese il libro, senza batter ciglio: "e tanto che ci siamo. Non parla solo di come si impugna la bacchetta, ma anche di cose che tu non potresti capire, perchè a mala pena sai che cos'è la trasfigurazione." Alissa non poteva credere a quelle parole. Perchè si comportava così? Che era cambiato?
Alla fine andò a letto senza magiare, dopo essersi subita delle brutte risatine da parte delle altre ragazze del dormitorio che avevano sentito tutto il discorso di amy. Non avrebbe più permesso a nessuno di trattarla così -la faccio vedere io a questi deficienti.-

dark soul [draco malfoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora