Capitolo 6

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I giorni seguenti non furono un granchè, certo, amavo Los Angeles ed ero emozionatissima per tutto quello che stavo vivendo, ma non avevo più parlato con Hayes, e mi mancava.

Tanto.

Passai tutto il tempo a prepararmi bene per America's got talent, ma non riuscivo a concentrarmi a pieno, proprio perché non sentivo più quella completezza che aveva mi caratterizzata i giorni prima.

Ma in fondo che mi aspettavo?

Che diventasse il mio migliore amico?

Che mi scrivesse ancora?

Non mi ero illusa, solo che non ricevere più i suoi messaggi mi intristiva, e non poco.

Il sabato arrivò, e mancavano solo due ore all'inizio della prima puntata.

Non ero mai stata così nervosa in tutta la mia vita fino a quel momento.

Sapevo come da quella esibizione, di massimo tre minuti, dipendessero tante cose.

Non volevo deludermi, nè in quel momento, nè in futuro.

Indossai dei pantaloni neri, una maglietta bianca e le vans leopardate, legai i capelli piastrati in una coda alta e applicai un filo di trucco.

Successivamente mi feci incoraggiare un po' dai miei genitori e mi avviai alla sede del programma insieme a loro.

Un'ora.

Venti minuti.

Un minuto.

L'ansia aumentava sempre di più, ero talmente nervosa che non riuscivo a parlare, figurarsi a cantare...

Tuttavia, ringraziando Dio, prima di me dovevano esibirsi circa dieci persone, quindi cercai di calmarmi e riscaldai la voce.
Inoltre, per scacciare un po' i nervi, presi il cellulare e iniziai a vagare sui social, finchè non mi arrivò un messaggio su Facebook.

Da HayesGrier:
-"Ehi, bellissima! In bocca al lupo, fagli vedere di cosa sei capace! Sarò il primo ad esultare per te!💪"

Cosa?

Ero già sconcertata per aver ricevuto un messaggio da parte sua dopo tanti giorni, ma la frase in cui affermava che avrebbe esultato per me, mi aveva letteralmente lasciata senza parole.

Che voleva dire?

-Tocca a te!- disse un ragazzo dello staff, indicandomi.

Oh cavolo.

Spensi il telefono, feci un respiro profondo e mi ripetei "per Hayes, per Hayes, per Hayes!"

-Okay entra! In bocca al lupo!- mi disse il ragazzo, sorridendomi.

Sorrisi di rimando ed avanzai.

Salii sul grande palco, rischiando di bloccarmi a guardare la quantità di persone che c'erano tra il pubblico, era tutto pieno.

I giudici mi guardavano sorridendo, tranne Cowell, lui no, era serio, come d'altronde lo era sempre.

-Ciao!- mi disse la donna a cui piacevano i Magcon Boys.

-C-ciao!-

-Come ti chiami?-

Di nuovo? Non me lo hanno già chiesto alle audizioni?

Forse non si ricordano di me...

-Mi chiamo Jazmin.-

-Oh, ciao Jazmin! Dicci un po' di te.-

The American Boy - Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora