POV di Hayes.
Suonai diverse volte al campanello ma niente, non c'era nessuno.
Dov'era?
La chiamai, ma rispondeva la segreteria telefonica.
Cos'altro potevo fare?
Almeno avevo la coscienza a posto, ci avevo provato.
Tornai a casa camminando lentamente, e quando aprii la porta d'ingresso sentii Nash che parlava.
-Che parli da solo adesso?- gli chiesi ridacchiando.
-Veramente stava parlando con me.- mi disse una voce familiare.
Mi affacciai al salotto e la vidi seduta sul divano con un sorriso a trentadue denti.
-Jaz, che ci fai qui?- chiesi.
-Avevo bisogno di parlarti.- ansia portami via.
-Okay, d'accordo.- guardai Nash che se ne uscì con un -oh mannaggia! Mi sono dimenticato di dare da mangiare al pesce! Vado subito!- evitai di sottolineargli il fatto che non avevamo un pesce, e mi sedetti vicino a Jaz.-Allora...- iniziai.
-No. Stavolta parlo io. Dopo la nostra piccola discussione di questo pomeriggio ho riflettuto a lungo, e sono arrivata alla conclusione che sono stata un pochino, forse effettivamente più di un pochino, stupida. Mi sono arrabbiata con te per una stupida idea di Carter, che tra l'altro voleva solo quello, e ho dato una possibilità a quello stupido di Matt solo perché credevo di essere stata presa in giro da te, quando in realtà le uniche persone da cui dovevo allontanarmi, erano quelle a cui mi stavo avvicinando. Detto questo, mi dispiace, perché tutta questa stupida situazione forse non è solo colpa mia, però per una gran parte si, e ho perso un sacco di tempo per capirlo, e quindi niente, scusa.- cercai di elaborare quello che mi aveva detto, e una frase in particolare mi colpì.
"Mi sono arrabbiata con te per una stupida idea di Carter"
-Cos' era un'idea di Carter?- la ragazza al mio fianco abbassò lo sguardo e rimase in silenzio finché non ripetei la domanda.
-Allora? Cosa era un'idea di Carter?-
-Diciamo...tutto. Le fan, la domanda...-
-Non capisco.-
-In pratica Carter ha pagato le sue vicine di casa per spacciarsi per tue fan e, dato che sapeva come avresti reagito, per chiederti chi fossi.-Non riuscivo a rendermi pienamente conto di quello che mi era stato raccontato.
Chi poteva avere una mente così contorta da organizzare una cosa come quella?
Carter, ovviamente.
-Io...Non ci posso credere.-
-Già nemmeno io ci riuscivo, ma adesso che lo so ha tutto più senso.-
-Non so che dire...sai, pensavo che un giorno saremmo arrivati a risolvere le nostre divergenze, ci speravo, pensavo che anche a lui interessasse, invece evidentemente no e...niente, mi fa male capire ancora una volta quanto odio possa provare nei miei confronti, vorrei solo ricordargli che una volta eravamo buoni amici.--Hayes, cosa è successo tra te e Carter?-
Mi presi alcuni minuti per riflettere, e fui sommerso da un'ondata di ricordi, piacevoli e brutti.
*flashback*
"-Passalo a me! Dai, dai, a mee!- urlo un mezzo al campo.
Mi viene passato il pallone e corro velocemente verso il canestro schivando abilmente Nash e Cameron, che stanno nella squadra avversaria, e riuscendo a fare canestro.
Grazie a me la squadra ha vinto.
-Woooah! Piccolo Grier colpisce ancoraa!- grida Carter, vedendomi in contro.
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The American Boy - Hayes Grier
Fanfiction"Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi, era abbastanza difficile, ero troppo emozionata. Il respiro caldo di Hayes mi rilassava. Quando finalmente sentivo di essermi quasi addormentata, sentii Hayes, che mi accarezzava ancora i capelli e nell'o...