Capitolo 2

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A svegliarmi fu un raggio di sole accecante che rischiò di farmi perdere la vista, di solito lo consideravo il modo peggiore di iniziare giornata ma no, stranamente quel giorno ero vivace e allegra fin da subito.

Mi alzai e come prima cosa accesi il cellulare e aprii i diversi social per vedere se c'era qualcosa di interessante da vedere ma a causa del fuso orario non fu così, quindi mi vestii con degli shorts chiari, una maglietta grigia e le mie amate vans nere, poi scesi le scale e mi diressi verso la cucina.

-Buongiorno gente!- urlai ai miei genitori che stavano preparando la colazione.

-Buongiorno!- mi risposero loro.

-Pronta per preparare le valigie?- mi chiese mia madre.

-Siii!- risposi con tono allegro.

-Bene, ne sono felice.-

Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte.

Mi sedetti su uno sgabello e versai dei cereali nel latte, poi mi venne un dubbio.

-Scusate, ma esattamente, dov'è che andiamo?-

I miei si guardarono e si sorrisero, poi mio padre mi guardò e mi disse -Los Angeles.-

Per la seconda volta rischiai di strozzarmi, stavolta con il latte e tossii così tanto che mio padre dovette venire ad aiutarmi.

-Facciamo così, la prossima volta ditemi tutto quando non bevo nè Coca-Cola, nè latte, nè niente okay? Los Angeles, davvero?!-

-Certo, piccola, Certo!-

Li abbracciai e diedi un bacio sulla guancia a entrambi, poi andai in camera mia e preparai la valigia.

Cercai di farci entrare tutto quello che potevo, le cose indispensabili erano le mie felpe e le magliette dei magcon.

Misi tutte le vans che avevo e gli altri vestiti, solo che mancavano due cose fondamentali: lo skate e la mia chitarra.

Mia madre bussò alla porta.

-Tesoro, posso entrare?-

-Certo, entra.-

-Fatta la valigia?-

-Si, ma ho un problemone, anzi, due...non mi entra lo skate e non so come portarmi la chitarra!-

-Mmh...devi proprio portarla la chitarra?- la guardai con una faccia che faceva trasparire un "mi sembra ovvio" e lei si rispose da sola.

-Okay, si, ho fatto una domanda stupida. Allora, lo skate possiamo comprarlo lì, sai andremo in un posto civilizzato, potremo comprare anche una nuova chitarra, mi è sembrato di sentirti dire qualche giorno fa che la tua era un po' vecchiotta, che ne dici?-

All'inizio mi sembrò una tragedia, separarmi dalla mia amata chitarra e dal mio adorato skate, ma poi mi resi conto che entrambi avevato svolto il loro lavoro benissimo e che stavano passando a miglior vita, quindi accettai quell'idea.

E poi, avere uno skate e una chitarra americani, mi elettrizzava parecchio.

-Per me va bene.-

-Perfetto allora! Io vado a preparare la mia, te vedi di organizzare le cose, portarti solo quello che è necessario, il resto lo compreremo lá.-

-Va bene.-
cit.

Anche se avevo svuotato mezzo armadio non mi pentivo di ciò che avevo messo in valigia, quindi non tolsi nulla.

Mi stesi sul letto e aprii Snapchat, Emma mi aveva risposto.

Da Emma💕
-"Dimmii, non mi lasciare sulle spine!"

The American Boy - Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora