Capitolo 16

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"When you fall asleep tonight, just remember that we lay under the same stars."

Non promette bene.

Quando le persone dicono "dobbiamo parlare" non promette mai bene.

-Uhm...si dimmi.-
-Jaz, cosa siamo noi?- ecco, appunto.

Che cosa eravamo? Forse eravamo qualcosa, forse niente.

-Io...non lo so Matt.-
-Nemmeno io. So solo che vorrei essere qualcosa in più per te, capisci?-

No, scusa, non capisco.

-Cioè?-
-Vorrei poter vedere il tuo sorriso ogni giorno, vorrei poter essere la causa del tuo sorriso, vorrei poter asciugare le tue lacrime, vorrei poter essere così importante per te da meritare almeno una tua lacrima, vorrei essere più di un amico, vorrei poter stare sempre con te, vorrei poterti baciare ogni volta e vorrei sentirmi dire "ti amo" da te. Perchè io penso di poterti amare meglio di chiunque altro, Jazmin.- si alzò dalla panchina per vedermi meglio, dato che quando stava seduto gli andava tutto il sole in faccia. Istintivamente mi alzai anche io, poi lui continuò.

-Se mi darai una possibilitá, io ti giuro che ti renderò la ragazza più felice del mondo. So di non esserti indifferente, quindi ti prego, proviamo a essere qualcosa, non ti chiedo di dimenticare Hayes, non subito, ma perfavore, fammi entrare nella tua vita come hai fatto entrare lui.- Oddio.

E ora che faccio?!!?!!

-Jazmin, vuoi essere la mia ragazza? Se dici di no non c'è problema, potremmo rimanere...- lo interruppi, iniziando a camminare avanti e indietro, avevo già capito il concetto, ma dentro di me c'era una guerra.

Lo guardai negli occhi.

Una metá mi diceva di "no" ma l'altra metá, quella più grande, mi diceva di "si", infondo se avevo dato una possibilitá a Hayes, potevo darla anche a Matt.

Il ragazzo dagli occhi scuri mi guardava speranzoso, io non riuscivo ad aprire bocca.

Stupita, confusa, indecisa.

-Allora...è un no...?- disse dopo alcuni minuti.
-È un sì Espinosa. È un sì.-

Sul suo bellissimo viso apparve un sorriso enorme, mi abbracciò, e in quel momento, una parte del vuoto che c'era in me si riempì.

Dopotutto non importa se un abbraccio ti rompe le costole, basta che ti aggiusti il cuore.

-Grazie, Jaz. Manterrò la mia promessa, te lo giuro.-
"Lo spero" pensai.

Mi guardò ancora negli occhi e avvicinò il suo viso al mio, unendo le nostre labbra in un dolce bacio.

***

Girammo per la cittá tutto il pomeriggio.

Camminavamo per i marciapiedi mano nella mano, e mi misi a pensare.

Matt aveva quasi diciannove anni.

Un diciottenne con una quattordicenne.

"Matt sembra di sedici anni e tu ne hai quasi quindici" pensai.

Allora un diciottenne che sembra un sedicenne con una quasi quindicenne.

Jazmin, che stai facendo.

Cosa poteva trovarci lui in me?
Poteva scegliere tutte le ragazze della sua età del mondo, ma no.

Lui aveva scelto proprio me.

Avevo uno strano presentimento, ma cercai di ignorarlo.

Tornai a casa, decisi di tenermi questa cosa per me, non volevo parlarne con i miei.

The American Boy - Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora