Capitolo 14

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-Pronto?- rispose Matt con voce assonnata.

-Uhm...pronto, sono Jaz-
-Jaz, tutto bene?- andava tutto bene? No.
-Credo....credo di no.-
-O mio Dio ti è successo qualcosa?!-
-Nono, tranquillo, niente-
-Dio, Jaz, a momenti avevo un infarto.- non potei fare a meno di ridacchiare, possibile che fosse riuscito a farmi ridere anche attraverso un telefono?
-Che è successo? Litigato con Hayes?- era così evidente?
-Uhm...si, abbiamo....abbiamo...rotto.- le lacrime minacciavano di nuovo di scendere lungo le guance ma le tratteni, non potevo piangere per Hayes.

Non più.

Matt non disse nulla.

Per alcuni secondi interminabili non disse nulla.

Credevo addirittura che fosse caduta la linea, ma poi riprese.

-Mi dispiace, Jaz. Mi dispiace tanto. Se...se hai bisogno di me, io ci sono. Sempre.-
-Matt, ho bisogno di te.-
-Io ci sono.-
-Vorrei che fossero le quattro del pomeriggio, così potrei vederti.-
-Vuoi che venga da te? Posso?-
-Credo, credo di si-
-Perfetto, allora arrivo lì da te tra dieci minuti, okay?-

Ma lo era veramente "okay"?

-Sì, grazie-

Attaccò la chiamata, io ne approfittai per andare a bere un bicchiere d'acqua, pochi minuti dopo sentii bussare alla porta.

La aprii e trovai il biondino davanti a me.

-Ehi- dissi.
-Ehi- mi abbracciò, stringendomi forte a sè.

Lo strinsi più forte ancora, ne avevo bisogno.

-Lui ti ama Jazmin. Non so cosa sia successo, ma credimi, è infatuato da te. Se...uhm...secondo me, dovresti provare a dargli una seconda possibilitá.-

Non seppi cosa dire a quelle parole.

Matt provava qualcosa per me, e continuava ad appoggiare la relazione tra me e Hayes, se veramente ce n'era stata una.

-Scusa Matt, ora non ho molta voglia di parlarne. Andiamo di sopra.-
-Certo- strinsi la sua mano e lo accompagnai nella mia camera.

Matthew prese un cuscino dal mio letto e lo appoggiò sul pavimento. Lo guardai stranita, poi lui mi chiese -Hai altre coperte?-
-Cosa? Uhm...non lo so...aspetta, vado a controllare.-

Andai al piano di sotto, cercando con tutto il cuore di non fare rumore e aprii l'armadio dove tenevamo le coperte in più, estraendone una per Matt.

Quando arrivai in camera lo sorpresi a guardare una foto che tenevo sulla mia scrivania, dove eravamo raffigurate io ed Emma il Natale precedente.

Ero felice in quella foto. Ero davvero, davvero felice.

Avevamo passato tutta la giornata a fare shopping, e ognuna di noi stava cercando il regalo perfetto da regalare all'altra.

Emma mi mancava parecchio, sarei tornata a Roma solo per rivederla e per poterla abbracciare di nuovo.

Il sorriso provocato dalla rievocazione di quel ricordo scomparve dal mio volto quando ripensai al fatto che se non fossi mai partita per Los Angeles, probabilmente non avrei mai conosciuto Hayes, e in quel momento, sarei stata felice.

-Che bella foto- disse Matt, dopo.
-Già, lei è la mia amica Emma, la mia migliore amica a dir la verità.- mi chiese di raccontargli di più su di lei e così feci.

-Cosa ti manca di più dell'Italia?- mi chiese il ragazzo che si trovava di fronte a me.

-Senza dubbio- sospirai, -il cibo.-
Matt iniziò a ridere e non potei fare a meno di unirmi a lui, poi decidemmo di guardare un film, tanto non avevamo sonno.

The American Boy - Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora