Capitolo 6

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È mattina, Grace ancora dorme.Danny non è qui.Faccio uno sbadiglio e mi stiracchio.

Penso a mia madre ai pochi ricordi sbiaditi che ho di lei.

-Buongiorno, Effy.-Grace è sveglia, si siede al tavolo della cucina e mi sorride.
-Buongiorno.-Rispondo.
-Che ne dici di preparare una buona colazione insieme?-Mi propone lei ed io accetto.

Il malumore era quasi scomparso dal tutto passando del tempo con lei.
-È ottima non trovi?-Dice Grace, mentre bebe la spremuta di arancia che gli avevo preparato.
-Già.-Pulendomi la bocca con la mano, come facevo da piccola.

Il mio telefono squilla.Chiedo scusa a Grace e rispondo.

-Effy?-Mi domandano al telefono.
-Si, direi che sono io-Ridacchio.
-Sono Eric, mi chiedevo se ti andasse di..Beh, fare un giro in centro.
Rido alla sua strana richiesta.
-Ehm, va bene, ma dovrò prendere l'autobus come ai vecchi tempi.-
-No, ti passo a prendere se vuoi, i miei sono in crociera per il loro anniversario ed ho la macchina tutta per me.-
-Va bene, allora ci vediamo dopo, Eric.
-E va bene, Effy.-Risponde ridendo.

-Ehi, non tradurai mica il mio simpaticissimo Danny?-Mi domanda Grace.
-Ma no, non lo farei mai.-Dico prolugando la "i" finale e lei ride.

-Questa gonna ti sta benissimo.-Grace, mi sistema le spalline del top nero, che mi ha consigliato di abbinare con una stupenda e corta gonna di jeans.
-Grazie Grace, e mi dispiace lasciarti da sola.-La abbraccio.
-Non preoccuparti, in fondo stare un po da sola mi farà bene.
Ridiamo.

Scendo fuori casa ad aspettare Eric che si presenta con una Porsche nera.
-Bella, vero?-Mi domanda lui riferendosi all'auto.
-Cazzo si.-Esclamo.

Dopo un po' di tempo a cazzeggiare in giro per il centro, si fa ora di cena.

-Ti va di restare a cena da me?-Mi propone Eric.
-Ma dai Eric, che fino a ieri ti facevo disgusto.-Gli rido in faccia.
-Te non mi hai mai fatto disgusto..Fa un'espressione offesa.
-E va bene, faccio finta di crederci e vengo a cenare da te-Sorrido e lui ricambia il mio sorriso.

-Non c'è una finestra aperta da dove possiamo entrare?-Chiedo con aria interrogativa.
-Cazzo, proprio oggi dovevo perdere quella rottura chiavi!-Eric fuorioso esclama.
-Allora?C'è o no?-Ripropongo io.
-Credo di si, c'è quella della mia Camera.-Risponde finalmente lui.

Mi fa strada verso la finestra passando per lo stupendo giardino, dove c'è anche una piscina interrata.

-Allora è questa, c'è il letto sotto alla finestra se dovresti scivolare non ti fai niente.-Mi rassicura lui.
-Okay...-
-Prima le donne.-Dice ridendo.
-No no, vai prima te.-Dico e rido anche io.
-Osserviamo Spider-Man all'opera..-Ridacchio io, mentre Eric cerca di arrampicarsi e cade, scoppio a ridere e lui mi tira uno schiaffetto sul collo.

-E che Spider-Man sarebbe questo?-Rido ancora sfottendolo.
-Dai finiscila.-Replica lui.

Dopo un po' riesce ad entrare.Lo seguo, scavalco come aveva fatto lui. Appena arrivata sulla finestra mi butto all'indietro dove sapevo che c'era il letto e finisco su Eric che era sdraiato lì.

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