||•Capitolo 16•||

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Butto la lametta a terra.No,non posso ricominciare,non posso rivivere quell'incubo per uno stronzo.Un giorno troverò davvero qualcuno che mi merita e non uno come lui.È solo uno dei tanti.Ormai l'ho deciso,vado a lavorare in un bar,mollo la scuola,tanto sarei comunque stata bocciata,per le mie assenze e la mia condotta.
Mi vesto con una maglia larga nera e un paio di leggings neri strappati,vans nere e mi trucco come al solito.Oggi sono tutta vestita di nero.I miei vestiti si abbinano al mio umore.
Esco diretta al bar dove avrei lavorato.
Arrivo.È un bar molto carino.Il tipico bar dove porti una ragazza al primo appuntamento,ma perfetto anche se ti vuoi ubriacare.
-Ciao,tu devi essere Aria?-Mi domanda una ragazza con il volto pieno di piercing,caschetto nero e frangetta,la solita ragazza dall'aspetto duro e il cuore dolce.
-Si,sono io.-Dico provando a sorridere.
-Bhe,io sono Silvia.La proprietaria del bar.-
Sorrido.
-Comunque sei assunta.Inizierai a lavorare stasera dalle nove e finiremo intorno alle due di notte,e la mattina iniziamo alle otto e finiamo per le due.Va bene?-
Annuisco.Lei mi squadra dalla testa ai piedi.
-Ehm...Non potrai venire vestita così nel mio bar!Ora ti dò la divisa. Sembra che stai andando ad un funerale.Senza offesa.-
-No,fa niente.E che negli ultimi giorni...-
-Ah,capisco...Vatti a cambiare di lì.-
Mi indica una specie di camerino,annuisco e mi vado a cambiare.Mi osservo allo specchio.Le mie occhiaie e i miei capelli verdi e neri,non stanno affatto bene con la divisa;un top rosa fosforescente con il nome del bar sopra ed un pantaloncino a vita alta di jeans.Mi guardo allo specchio,e per l'ennesima volta vedo una merda.Esco dal camerino.
-Dai,cosi ti voglio.Sei stupenda ora.-Dice Silvia guardandomi.
-Si,ma i colori...-
-Dai! Porta un pò di allegria nella tua vita.Non pensare a qualche stronzo oppure a qualche puttana che ti sfotte.Io ho imparato durante la mia adolescenza che sono cose che passano e per passarle devi solo essere forte e non pensarci.-
Annuisco.Vado dietro al bancone e inizio ad orientarmi,mentre Silvia mi spiega come fare dei cocktail semplici.Dopo aver provato a fare dei cocktail e fortunatamente esserci riuscita sento il mio telefono squillare.Numero anonimo.
"Pronto."
"Hey,puttanella.È stato bello farsi il tuo ragazzo anzi ex ragazzo."Si sentono delle risate.
"Ma vattene a fanculo."
"Haha.Tanto tu rimmarrai sempre la verginella del cazzo."La chiamata si attacca.Era quella puttana di Miriam.Riconosco quella voce del cazzo che ha.Non ci penso.Bhe,Luca si scopasse anche tutta la scuola,deve capire che io ora ho capito che non vale la pena rovinarsi per lui.
Arriva il mio primo cliente.
-Vorrei un caffè,grazie.-Dice un ragazzo mentre fissa il cellulare.
-Macchiato,normale o con latte?-Chiedo.
-Ehm...Con latte dai.-Alza la testa e solo ora lo riconosco.È Giorgio.
-Giorgio?-
-Si?-Dice alzando la testa dal telefono.-Aria!Sei tu?-
-Si.Già mi mancavi.-Dico.
-Oh...Che look oggi!-Dice guardando il mio top rosa.
-Ah,è la divisa del bar.Io non indosso sti colori.-
Guardo lui com'è vestito; felpa nera,pantaloni fino alle ginocchia e Air Force nere.
Ride.
-Niente scuola?-Mi chiede.
-No,ho mollato.-
-Anche io ho mollato dopo essere stato bocciato due volte.-Ridiamo.
-Ehi,tu devi darmi una cosa sai.-Dico mentre preparo il caffè.
-Ah,si?E cosa?-Dice con un sorrisetto malizioso.
-Il tuo numero.-
-Dai,dammi il telefono che te lo segno.-
Gli passo il mio telefono e lo vedo digitare velocemente sulla tastiera.
-Ecco fatto.Bhe,ora posso avere il mio caffè?-
-Certo.-Gli do il caffè e lo beve.
-Quant'è signorina?-
-Settanta centesimi.-Paga mi fa l'occhiolino e se ne va.
Finisco di lavorare intorno alle due e mezza.Saluto Silvia e lei me lo ricambia.
Arrivo a casa mangia un pò di pasta e mi stendo sul letto.Sto quasi per addormentarmi.Mi vibra il telefono.
Leggo sullo schermo "messaggio da Giulio💥".Rispondo.
"Ehi,bella.👋"Leggo.
"Ciao Giulietto mio😻."
"Ora ti sei pure innamorata di me?😏"
"Da sempre.😂😉❤"
"Vuoi venì alla rampa?😏❤"
"Yes😚"Rispondo mentre accarezzo Sasha.
"Allora ti aspetto stasera alle nove😀😏❤"
"Ma devo lavora😫❤"
"Uhm...😑😐"
"Dai,covinco il mio capo.😉"
"Okay,allora a stasera.👋❤"
"Ciaoooo😙❤"
Poso il telefono,anzi,butto il telefono sul letto e chiamo Silvia
"Ciao,Silvia.Volevo chiederti se stasera potevo...saltare il lavoro..."
"Perché?"
"Devo uscire con un ragazzo."
"Ohoho...Va bene.Ma solo per oggi."
"Okkey!!!!"
Attacco.Guardo l'orologio sono le quattro.Mi addormento un pò.Mi sveglio,guardo l'orologio sono le sette.Cavolo,ho dormito tanto.Mi faccio una doccia,mi piastro i capelli e mi trucco abbondantemente gli occhi con una matita nera e mi metto un rossetto rosso scuro,mi metto un vestitino molto corto nero con una scollatura a v,i miei tacchi dodici centimetri preferiti neri ed una pochette nera con dei brillantini.Ora sono pronta.
Mi avviò verso le rampe a piedi. Arrivo lì e trovo Giulio,vestito con una maglietta bordeaux e un pantalone nero.
-Ciao Ari.Sei bellissima oggi.-Si morde il labbro.
-Grazie.-Lo prendo per mano,lo faccio sedere su una panchina,mi siedo sulle sue gambe e lo bacio,lui inizia a baciarmi il collo,io sobbalzo e lui mi mette le mani attorno alla vita.
-Cazzo,non sai quante volte ho immaginato questa scena.-Dice Giulio con mio grande stupore.
-Andiamo a casa tua.-Dico senza pensarci.Vado con lui solo per dimenticare Luca.
-Ehi ehi.Se proprio insiti si.-
Mi porta a casa sua,ogni tanto mi bacia il collo.Entriamo in un vicolo.Si ferma,prende le chiavi dalle sue tasche e frettolosamente cerca di aprire la porta.La apre e la spalanca,poi entriamo e la chiude a chiave.Mi spinge sul divano.Io rido e mi sdraio.Lui sorride e inizia a levarsi la maglietta e poi il pantalone e man mano tutto,mi sbottona il vestito e poi me lo sfila.Mi inizia a baciare sulla pancia e poi sale sempre più su fino ad arrivare alla bocca.Gli prendo le mani e gliele stringo.Passiamo così uno sopra l'altro a far l'amore.Luca ucciderebbe Giulio se lo sapesse, o forse no,forse a me non ci teneva come diceva.
-Oh,Ari,se lo sa Luca mi uccide.-Dice Giulio mentre si riveste.
-No,tanto ci siamo lasciati.-Vedo lo stupore nei suoi occhi.
-Davvero? Perché?-Mi chiede mettendomi una mano sulle spalle.
-Per una cazzata.Ma non me ne può fregar de meno che mi ha lasciata.-Rispondo.
-Ed io che pensavo che ti fossi uccisa se lui ti avrebbe lasciata.-
-Quel figlio di puttana se scopato la troia di Miriam.-
-Quella è na cessa.Luca non capisce proprio no cazzo.-
Ridiamo.

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