7.Esci con me mocciosa

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Dopo quello che era successo stavo già escogitando un piano per fargliela pagare.
Il naso era subito tornato come doveva essere, dopo che madama Ruin ci spalmò sopra uno strano unguento di color cerume. Rivoltante.
Nonostante il mio viso fosse tornato perfetto e i segni del pugno e della cinquina fossero spariti del tutto, alcuni grifondoro che avevano assistito di nasconto alla scena, erano andati in giro a spifferare che la mitica Lily Potter aveva preso a pugni quel gradasso di Malfoy. Quindi non mi stupì affatto di sentire risatine idiote passando davanti ad un gruppo di grifoni. Oh quanto me la pagherà quella mocciosa.
Lungo il tragitto per ritornare alla sala comune, dopo gli ultimi avvenimenti, vidi la Potter in lontanza che passeggiava allegra a braccetto con Rose. La voglia di andare lì e giocarci un po' era forte, ma mi trattenni, cercando di aspettare di mettere in atto il mio piano di vendetta. Dovevo solo pensarci un po' su. Imboccai la rampa che conduceva ai sotterranei per poi trovarmi davanti al ritratto del barone sanguinario.
"Parola d'ordine?"
"Marciotti."

"Dovresti versarle addosso per sbaglio un decotto dilatante." Propose Ray entusiasto della sua idea.
"Non ho intenzione di abbassarmi ai livelli di Fred Weasley, con i suoi scherzi idioti." Risposi allungando le gambe sul divano. La sala comune era deserta. C'eravamo solo io Ray e Duke stravaccati sui divanetti davanti all' immensa vetrata che dava sul lago nero
"Scorp ha ragione. Bisogna pensare a qualcosa di più drastico." Duke non sembrava interessanto alla conversazione. Stava leggendo la gazzetta del profeta e di tanto in tanto captava qualche parola del nostro discorso.
"Sentite io ho fatto un sacco di proposte, ma me le avete bocciate tutte. Spezzale il cuore e sei a posto."
Duke mise da parte il quotidiano improvvisamente interessato. "Ray ha ragione." disse sghignazzando.
Alzai un sopracciglio confuso.
"Andiamo Scorp, la fai innamorare di te e poi le spezzi il cuore, quale vendetta sarebbe più dolce?"
"Sentite anche se prendessi in considerazione questa idea malsana, non funzionerà mai."
"Basta un sorriso, uno sguardo ammiccante e sarà tua." intervenne Ray.
"Non è così semplice con lei. Non si farà sedurre così facilmente. È così diversa." E lo era veramente. Molte volte avevo provato a farla cadere ai miei piedi, ma ogni volta mi rispondeva con arroganza e impertinenza. E poi io la odio almeno quanto lei odia me. Come vorrei odiarla davvero. Però sarebbe un gran bella vendetta.
"Va bene ci proverò." I ragazzi esultarono e la conversazione finì proprio nel momento in cui Al fece il suo ingresso.
"Che succede ragazzi?"chiese vedendoci su di giri.
"Nulla Al. Hai per caso visto tua sorella?"
"Stava andando da Hagrid. Perché?"
"Curiosità." Sfrecciai fuori dal dipinto lasciandomi alle spalle un Albus a dir poco confuso.

L'aspettai nel cortile di pietra, sapendo che per tornare al castello l'unica strada che avrebbe percorso sarebbe stata quella. Era molto popolato quel pomeriggio di gente che passeggiava. Un gruppo di ragazze corvonero mi passarono accanto guardandomi veneranti e sogghignando tra loro. Risposi con un mio splendido sorriso che le fece sospirare. Il potere che ho sulle ragazza mi stupisce sempre di più.
La mocciosa si fece aspettare più del previsto. Cosa avrà avuto da dire al guardiacaccia da stare in quella sua lurida casa per ore.
Non appena finì questi pensieri la vidi sfrecciarmi davanti senza nemmeno accorgersi della mia presenza.
"Potter!" Lei si voltò di scatto con sguardo infastidito.
"Malfoy. Non ti è bastato un pugno sul naso? Ne vuoi un altro?" chiese divertita.
Ero sul punto di risponderle male, ma mi trattenni. Dovevo conquistarla non farla incazzare.
"Ti ho mai detto che sei una delle persone più divertenti che conosco?"
Mi guardò stranita corrugando la fronte.
Mi avvicinai lentamente diminuendo la distanza tra noi.
"E sei anche una delle più sexy." Le accarezzai il viso delicatamente. Non dovrei pensare davvero le cose che dico.
Mi scostò la mano.
"Cosa vuoi Malfoy?"
"Mi chiedevo se ti andrebbe di venire alla festa dei tassi con me domani sera?" le chiesi il più convincente possibile.
"Scherzi vero?"
"No rossa non scherzo." Non le staccavo gli occhi di dosso. E anche se avessi provato non ci sarei riuscito.
"Primo: non so quale piano tu stia escogitando. Secondo: hai appena ferito mia cugina ti meriteresti solo un altro giorno insieme a madama Ruin. Se vuoi posso darti una mano." Rispose stringendo i pugni.
"Nessun piano. E per tua cugina non posso farci nulla. Insomma tutti sanno come funzionano i miei rapporti con le ragazze, eppure non fanno altro che starmi dietro sapendo che verranno ferite. Sanno a cosa vanno incontro." Con quelle parole l'avevo ammutolita. Sapeva che era così. Sapeva che nonostante lo stronzo che ero le ragazza erano sempre in fila per poter uscire con me.
"Allora ci vieni?"
Pensai di esserci riuscito. Finalmente la Potter avrebbe acconsentito a uscire con me. O forse no.
"Beh io non sono come loro. Non ho intenzione di soffrire, soprattutto per uno come te." Si voltò avviandosi al castello.
"Questo è un no?" Urlai a gran voce ma non mi giunse nessuna risposta.
Ok non è andata come speravo. Non mi delude mai quella mocciosa. Sarà più divertente del previsto.

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