9.Tutto merito di Albus

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Il giorno successivo alla festa dei tassi mi svegliai di ottimo umore. Le ultime parole della rossa continuavano a rimbombarmi nella testa come un disco inceppato che riproduceva incessantemente la stessa canzone.
E quella era un'ottima canzone. Il piano di Ray mi si stava rivoltando contro. E se dovessi finire io con il cuore spezzato? Finiscila Scorp, tu non ti stai innamorando della Potter.
Anche con l'auto convinzione la voglia di vederla non si attenuava. Beh se voglio vederla è per mettere in atto il mio piano di vendetta non certo perché mi manca. Mi convinsi di questo è sgusciai fuori dalle coperte, iniziando a sentire il forte brontolio dello stomaco.
Non avevo grandi programmi per quella giornata. Di solito il sabato vagabondavo per il castello con Al, Duke e Ray in cerca di guai. Ma con tutti i compiti che ci avevano affibbiato durante la settimana, quel sabato l'avrei passato sui libri.
"Quindi se tu dovessi diventare un lupo mannaro potresti anche uccidermi." ipotizzò Albus sfogliando i suoi libri.
La sala comune era piena di studenti e concentrarsi era un compito arduo.
"Si beh potrebbe succedere." risposi con scarso interesse.
"Però se diventassi un animagus come fecero mio nonno e i suoi amici potremmo stare vicini senza nessun pericolo."
Sentì Albus dire qualcosa, ma non prestai attenzione. Continuavo a pensare alla mocciosa. Dovevo vederla. Dovevo parlarci. Ora.
"Scorpius mi stai ascoltando?"
Sussultai tornando alla realtà.
"Scusa Al. Mi sono appena ricordato che dovevo fare una cosa. Cioè vedere una persona."
Come facevo a sapere dove potesse essere la Potter. E se fosse stata nella sua sala comune tanto valeva starmene lí con Al, a fare cose utili per il mio rendimento scolastico.
"Al, il fatto è che non ho idea di dove sia questa persona. E devo assolutamente vederla."
Albus chiuse il libro guardandomi sospettoso.
"Perché così misterioso?"
"Ti basta sapere che si tratta di una ragazza che sarà la mia prossima preda." sogghignai vedendo Albus farsi sempre più curioso. Se solo sapessi che la ragazza in questione è tua sorella. Chissà come la prenderebbe.
"Scorp so dove vuoi arrivare, ma non ce l'ho io al momento."
" L'avrà James come sempre. Sai dovreste dividervela equamente."
"A me non serve granché. Quindi lascio che la tenga James."
Sbuffai. L'avrei trovata senza problemi se solo Al si facesse valere un po'di più.
"Studiare nella sala comune è stata un pessima idea comunque. Soprattutto con questo caos. Dovrei prendere esempio da Lily." disse Albus sistemandosi i libri sotto il braccio e dirigendosi al dormitorio.
"In che senso?"
"Niente. Intendevo solo che se invece di studiare qui studiassimo sulla torre di astronomia come fa Lily non avremmo a che fare con questo caos."
"Quindi tua sorella studia sulla torre di astronomia?"
"Si beh. Dice che è il luogo perfetto per una persona che si distrae tanto facilmente come lei."
Non sai quanto mi sei stato d'aiuto amico.

Non volevo farmi sentire, così salii i gradini uno alla volta cercando di non farli scricchiolare. Quel legno era lì da talmente tanto che era arduo non farlo cigolare.
Finalmente raggiunsi la vetta e la vidi. Era seduta a gambe incrociate e guardava al di là della balconata che dava sul cortile di pietra.
Non mi vide arrivare essendo di spalle, ma ci mise ben poco ad accorgersi della mia presenza.
Si alzò di scatto con lo sguardo di chi è stato scoperto a far qualcosa che non dovrebbe. Eppure stava solo studiando.
"Che ci fai tu qui?" Chiese acida.
Le girai intorno guardando la stanza come se fosse la prima volta.
"Stavo facendo un giro. Non pensavo di incontrare qualcuno quassù." risposi continuando a camminare in cerchio intorno alla mocciosa.
"Si da il caso che stavo studiando. Quindi ti chiederei di trovare un altro posto dove gironzolare." Mi diede le spalle sedendosi di nuovo a terra a contemplare i suoi libri.
"Volevo parlarti Potter?"
"Io non ho nulla da dirti invece."
Mi avvicinai sedendomi proprio davanti ai suoi occhi. Fu quasi costretta ad alzare lo sguardo.
"Ieri sera, quello che mi hai detto.." non mi fece finire la frase.
"Non ricordo nulla di quello che è successo ieri. Ero ubriaca."
Per qualche ragione capii che mentiva.
"Non me la bevo Potter. Si certo eri ubriaca, ma mi sembravi abbastanza lucida quando ci siamo congedati." Il suo silenzio non fu altro che un ulteriore conferma. Si ricordava. Si ricordava ogni cosa.
"Va bene Malfoy. Ti ringrazio per avermi aiutata. Ora devo studiare. Dovresti prendere esempio da me."
Stavo iniziando a stufarmi. Mi dava così sui nervi quando si comportava da bambina incapace di ammettere i propri sentimenti. Sapevo che provava qualcosa, doveva essere per forza così.
"Perché non vuoi ammettere cosa provi, Potter. Ieri sera mi hai detto chiaramente che non ti sei dimenticata di quel bacio. Lo hai ammesso. Non hai più scuse." La vidi stringere i pugni. Mi avrebbe menato da un momento all'altro. Ma non lo fece.
"Vuoi sapere il perché? Perché non voglio diventare l'ennesima ragazza usa e getta del playboy Scorpius Malfoy. Non voglio finire con il cuore spezzato per uno come te. Quello che provo lo sto reprimendo perché non accetto di essere interessata a te. Quindi stammi lontano Malfoy."
Si alzò raccogliendo le sue cose. Vidi una lacrima scorrere sulla sua guancia.
"Uno come me ovvero?"
Non volevo lasciarla andare via senza aver ottenuto niente.
La sentii sogghignare.
"Uno come te beh come definirti... arrogante, presuntuoso, ipocrita, bugiardo, falso, manipolatore, insopportabile.."
"Woh datti una calmata rossa. Ho chiaro il concetto. Ma se ci pensi tu non sei tanto diversa da me."
Mi puntò gli occhi addosso
"Come prego? Io sarei come te?"
"Non sei certo un angioletto. Perciò esci con me. Siamo più simili di quanto pensi. O forse hai paura di passare un po' di tempo con il sottoscritto?"
Fremeva di rabbia e quella vulnerabilità che avevo visto poco prima era del tutto svanita.
"Io? Paura? Non pensarci nemmeno Malfoy." rispose irata.
"Allora sabato prossimo esci con me." Ormai l'avevo in pugno.
"Ok. Sabato prossimo uscirò con te."
"Erano queste le parole che volevo sentire, Potty."
Mi guardò in cagnesco e se ne andò, ma potevo giurare di aver sentito una leggera risata provenire dalla sua direzione.

Spazio autrice:

Eccomi tornata dopo circa un mese (se non qualcosa in piùxD). Mi dispiace molto di non aver scritto per tutto questo tempo, ma avevo la testa presa e non riuscivo a concentrarmi per continuare la mia storia:'( ma finalmente ho scritto il nuovo capitolo e spero davvero possiate apprezzarlo <3
Alla prossima Potterhead:*

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