Quando Kureto entrò nella camera di Shinya, ad accoglierlo trovò la figura del fratello adottivo che dormiva con Guren sul letto dell'ospedale.
Il tenente colonnello stringeva a sé il corpo del biondo con fare possessivo e protettivo.
Il moro fissava le ferite del compagno, in particolar modo quella sul petto.
Lasciandogli un bacio sulla fronte si alzò e fece segno a Kureto di seguirlo in corridoio.
<<Colpiscimi>> ordinò al tizio con le strane sopracciglia.
Senza farselo ripetere due volte colpì Guren sul naso facendogli uscire del sangue.
Guren cercò di fermare il flusso tirando la testa indietro.
<<Grazie>> borbottò per poi andare in bagno.
Kureto entrò nella camera del fratello adottivo.
<<Non dovevi metterci tutta quella forza>> esclamò il biondo con ancora gli occhi chiusi.
<<Si invece>>posò il sedere sulla sedia prima occupata da Guren e smise di parlare.
Il moro rientrò in stanza pochi minuti dopo e Shinya fece di nuovo finta di dormire.
Guren si posizionò sul letto, il più vicino possibile al suo fidanzato.
<<Ti ricordo che è ferito>> gli rammentò Kureto uscendo dalla stanza.
<<Lo so, idiota>> sussurrò massaggiandosi il naso.
Guren tracciò con la punta del dito tutte le ferite visibili di Shinya.
<<Scusa>> ripeteva ad ogni taglio.
Si sdraiò del tutto mettendo un braccio attorno alla vita del biondo.
Prese a giocare con i capelli setosi e ad accarezzargli la schiena con movimenti lenti e costanti.
Infilò una mano sotto il camice beandosi del tepore della pelle di Shinya.
Appoggiò la fronte contro quella del fidanzato e i loro nasi si sfiorarono.
Avvolse le gambe dell'albino con una delle sue, come un bradipo, strisciando la sua guancia contro quella di Shinya.
<<Scusa>> ripeté ancora una volta premendoselo contro mentre il lenzuolo si attorcigliava attorno ai loro corpi: <<Ci ho messo un anno per arrivare fin qui, scusa>>
Shinya rispose all'abbraccio sorridendo sul suo petto.
<<Se le infermiere ci vedono così cosa penseranno?>>
Guren gli alzò il mento con un dito immergendo le sue ametiste negli occhi di Shinya.
<<Che si fottano le infermiere, al massimo inizieranno a fare urletti isterici>>
Detto ciò posò con gentilezza le sue labbra su quelle di Shinya.
Un bacio casto, e poi un altro e un altro ancora.
Guren non approfondì il bacio, gli bastava quel leggero contatto per essere felice.
Lo baciò ancora ,gustandosi il sapore di Shinya, poi iniziò a riempirgli il viso di baci.
Ne diede uno sul naso, due sulle palpebre, cinque sulle guance, dieci sulla fronte, venti ai lati della labbra e infiniti sulla sua bocca.
Shinya ridacchiò per tutto il tempo.
<<Allora anche tu sai essere romantico>> lo prese in giro.
<<Vedrai, diventerò così dolce che ti verrà il diabete e mi chiederai di diventare stronzo>>
Gli dedicò un bacio da togliere il fiato in cui usò un po' di lingua e poi se lo schiacciò contro, letteralmente.
<<Scusa ancora Shinya>>
<<Non è "scusa" ciò che voglio sentirmi dire>> chiarì il biondo sorridendo dolcemente.
Guren capì e, senza mai distogliere lo sguardo, gli ripeté per la seconda volta quel giorno ,quelle parole tanto agoniate :
<<Ti amo Shinya, da adesso in poi te lo dirò ogni giorno>>
Poi lo baciò di nuovo sentendo il battito del suo cuore accellerare.
Aspetta, forse non era solo il cuore di Shinya ad aver accelerato il battito.
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Gureshin || Castelli di carte||
FanfictionE se il castello venisse distrutto? E se il re in realtà fosse ancora intrappolato dal ricordo della regina? E se scoprissi che era solo un castello fatto di carte da gioco?