13.

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Quando Shinya fu dimesso dall'ospedale, Guren si prese cura di lui in modo quasi maniacale.

Lo aiutava a vestirsi la mattina e a spogliarsi la sera.

Stava attento alle ferite del compagno e ogni volta che ne aveva l'occasione ci passava sopra una mano chiedendo ancora scusa al biondo.

Una mattina Shinya si svegliò che l'altra parte del letto era vuota.

Si mise seduto osservando la camera di Guren.

<<Buongiorno>> esclamò il moro tutto contento entrando dalla porta con un vassoio.

Sotto lo sguardo confuso di Shinya si posizionò proprio di fronte a lui e gli porse il vassoio.

<<Profumo...di caffè>> constatò incredulo l'albino.

Il sorriso di Guren si allargò ancora di più mentre osservava compiaciuto l'espressione del fidanzato.

<<E c'è anche pane e marmellata>> esclamò orgoglioso del proprio operato.

Shinya iniziò a mangiare il pane e a bere il caffè.

Guren lo osservò tutto il tempo senza proferire parola.

"Davvero ti basta così poco per essere felice?" Si chiese mentre il biondo, tutto contento, gli porgeva il vassoio con i piatti vuoti.

Il sorriso di Shinya era gioia allo stato puro.

Guren prese il vassoio e, alzandosi, baciò il compagno sulla tempia destra.

<<Domani ti andrebbe di uscire insieme?>>

<<Eh?>> chiese incredulo Shinya.

<<Tu. Io. Appuntamento. Domani>> Guren mosse le labbra nel modo più sensuale possibile e a Shinya venne voglia di baciarle.

<<Davvero sei tu che lo stai chiedendo a me? Se è un sogno non svegliatemi>> rispose con gli occhi che brillavano ed espellendo cuoricini e fiorellini.

<<Quindi è un sì. Dove ti piacerebbe andare?>>

<<Ah, ecco, non ne ho idea>> rise nervosamente grattandosi la nuca.

<<Allora ti stupirò>> concluse Guren ammiccando in modo sexy verso Shinya.

Il biondo si alzò e lo trascinò sul letto senza che lui si opponesse davvero.

Guren posizionò i gomiti ai lati della testa di Shinya in modo da non far gravare il suo peso sul compagno.

Il biondo allacciò le gambe dietro la schiena di Guren e prese a baciare con foga il tenente colonnello.

I bacini si toccavano, i respiri si mischiavano, la saliva si mescolava, le lingue si univano, fondevano.

Shinya stava facendo eccitare Guren con un solo bacio.

"Cazzo" pensò il tenente colonnello mentre i suoi pantaloni si facevano sempre più stretti.

Si staccò un secondo da Shinya rimanendo collegato a lui solo da un filo di saliva.

Si leccò le labbra rosse a causa dei troppi baci e si alzò cercando di calmarsi.

<<Guren, cosa c'è che non va?>> Shinya si mise a sedere mentre i boxer facevano risaltare la sua mercanzia.

<<Niente>>

<<Non lo vuoi più fare con me?>>

Shinya aveva paura, davvero tanta paura.

Forse Guren pensava ancora a Mahiru in realtà, solo che si sentiva troppo stronzo per ammetterlo e spezzargli di nuovo il cuore.

Forse aveva paura che facendo di nuovo sesso avrebbe immaginato lei e non lui.

Shinya aveva questi e altri mille dubbi che gli ronzavano nella testa.

Guren lo squadrò da capo a piedi e, capendo i suoi timori, gli si avvicinò posando la fronte contro la sua.

<<Non voglio farlo, non finché non ti sarai completamente ristabilito. Perché sappi,>> gli morse il lobo dell'orecchio e Shinya tremò di piacere: <<Che quando lo faremo, ti farò godere così tanto che il giorno dopo non riuscirai a camminare>>

Gli lasciò un bacio leggero e prese il vassoio uscendo dalla camera.

Shinya arrossì e si buttò contro il cuscino per reprimere un grido molto poco mascolino.

Forse valeva la pena aspettare.

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