Guren passò tutta la notte a fissare il viso rilassato di Shinya confrontandolo con quello coperto di lacrime mentre quasi moriva.
Di sicuro però amava di più lo Shinya tutto rosso che iniziava a guardarsi intorno imbarazzato.
Posò il gomito sul ginocchio piegato e la guancia sulla mano.
Scostò una ciocca di capelli da davanti gli occhi di Shinya.
Il biondo si mosse nel sonno e abbracciò la vita del compagno.
Guren sorrise e si abbassò per rispondere alla stretta.
Fronte contro fronte, petto contro petto, anche Guren si addormentò cullato dal dolce profumo di Shinya e dal suo respiro.
La mattina dopo Guren si svegliò che l'altra parte del letto era ancora tiepida.
Shinya, che stava allacciando i bottoni della divisa, si avvicinò al letto e si chinò: <<è presto, dormi ancora>>
Guren lo guardò storto: <<Sono io che devo andare un po' prima, tu puoi dormire ancora un'ora >> chiarì Shinya.
Gli lasciò un bacio sulla testa e una carezza tra i capelli.
Guren richiuse gli occhi stringendo forte il cuscino a sé.
L'ultima cosa che sentì prima di ripiombare nel sonno fu un: <<Ti amo>> a cui non diede risposta.
Quell'ora di sonno in più non gli giovò per niente.
Gli incubi lo perseguitavano.
Quell'incubo lo perseguitava.
Sempre le solite due figure: una china a piangere su una tomba e Mahiru con un sorriso soddisfatto dietro.
Andò in ufficio con due borse sotto gli occhi che avrebbero fatto invidia anche ad un panda.
Prese un libro da dentro il cassetto e iniziò a leggerlo.
Dopo due ore di lettura non si ricordava assolutamente nulla.
Guardò l'orologio: le dieci.
"Dormire non se ne parla proprio..." pensò scoraggiato.
Afferrò la sua katana e la posò sulla scrivania iniziando a fissarla.
Quella era Mahiru.
E Mahiru aveva brutte intenzioni.
Doveva liberarsi di Mahiru.
Ma lei era la sua arma.
Fissò la lama per un'ora.
A che santo doveva votarsi per far finire tutti quegli incubi?
Rimise la katana a posto e uscì per andare a prendere Shinya.
Lui era già fuori dalla porta ad aspettarlo.
Si presero per mano e andarono a comprare due Bento, poi si andarono a sedere su una panchina sotto incitamento del biondo.
<<Shinya, questa sera hai da fare?>>
<<Bhe, dovrei avere un mezzo appuntamento con un bel moro tutto focoso>> rispose scherzando Shinya.
<<Accidenti, non puoi proprio rimandare?>> gli diede corda il tenente colonnello.
<<Vedrò cosa posso fare>>
Finirono di mangiare e tornarono a lavoro.
Verso le sette Guren andò a bussare alla stanza di Shinya.
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Gureshin || Castelli di carte||
FanfictionE se il castello venisse distrutto? E se il re in realtà fosse ancora intrappolato dal ricordo della regina? E se scoprissi che era solo un castello fatto di carte da gioco?