17.

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Guren passò tutta la notte a fissare il viso rilassato di Shinya confrontandolo con quello coperto di lacrime mentre quasi moriva.

Di sicuro però amava di più lo Shinya tutto rosso che iniziava a guardarsi intorno imbarazzato.

Posò il gomito sul ginocchio piegato e la guancia sulla mano.

Scostò una ciocca di capelli da davanti gli occhi di Shinya.

Il biondo si mosse nel sonno e abbracciò la vita del compagno.

Guren sorrise e si abbassò per rispondere alla stretta.

Fronte contro fronte, petto contro petto, anche Guren si addormentò cullato dal dolce profumo di Shinya e dal suo respiro.

La mattina dopo Guren si svegliò che l'altra parte del letto era ancora tiepida.

Shinya, che stava allacciando i bottoni della divisa, si avvicinò al letto e si chinò: <<è presto, dormi ancora>>

Guren lo guardò storto: <<Sono io che devo andare un po' prima, tu puoi dormire ancora un'ora >> chiarì Shinya.

Gli lasciò un bacio sulla testa e una carezza tra i capelli.

Guren richiuse gli occhi stringendo forte il cuscino a sé.

L'ultima cosa che sentì prima di ripiombare nel sonno fu un: <<Ti amo>> a cui non diede risposta.

Quell'ora di sonno in più non gli giovò per niente.

Gli incubi lo perseguitavano.

Quell'incubo lo perseguitava.

Sempre le solite due figure: una china a piangere su una tomba e Mahiru con un sorriso soddisfatto dietro.

Andò in ufficio con due borse sotto gli occhi che avrebbero fatto invidia anche ad un panda.

Prese un libro da dentro il cassetto e iniziò a leggerlo.

Dopo due ore di lettura non si ricordava assolutamente nulla.

Guardò l'orologio: le dieci.

"Dormire non se ne parla proprio..." pensò scoraggiato.

Afferrò la sua katana e la posò sulla scrivania iniziando a fissarla.

Quella era Mahiru.

E Mahiru aveva brutte intenzioni.

Doveva liberarsi di Mahiru.

Ma lei era la sua arma.

Fissò la lama per un'ora.

A che santo doveva votarsi per far finire tutti quegli incubi?

Rimise la katana a posto e uscì per andare a prendere Shinya.

Lui era già fuori dalla porta ad aspettarlo.

Si presero per mano e andarono a comprare due Bento, poi si andarono a sedere su una panchina sotto incitamento del biondo.

<<Shinya, questa sera hai da fare?>>

<<Bhe, dovrei avere un mezzo appuntamento con un bel moro tutto focoso>> rispose scherzando Shinya.

<<Accidenti, non puoi proprio rimandare?>> gli diede corda il tenente colonnello.

<<Vedrò cosa posso fare>>

Finirono di mangiare e tornarono a lavoro.

Verso le sette Guren andò a bussare alla stanza di Shinya.

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