23.

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Shinya era stato mandato in missione a Kyoto.

Kyoto.

Ergo: Guren era rimasto da solo, senza il suo fidanzato.

Svegliarsi la mattina non era mai stato tanto difficile per lui.

Trovare l'altra parte del letto vuota e fredda lo aveva fatto sentire incredibilmente solo.

Alzarsi senza prima un bacio del buongiorno o senza prima sentire il tepore della pelle di Shinya aveva fatto irritare non poco il tenente colonnello.

Quelle sane sessioni di ginnastica alternativa la mattina presto poi...più Guren ci pensava più gli veniva voglia di andare a Kyoto.

Il tenente colonnello voleva chiamare il biondo e non essere troppo assillante allo stesso tempo.

Durante le riunioni non faceva che muovere nervosamente la gamba sotto il tavolo.

Mentre mangiava picchiettava le dita contro la scrivania.

In camera fissava costantemente il telefono in modo torvo come se da lui dipendesse un'eventuale chiamata del biondo.

Il moro camminava avanti e indietro senza mai staccare gli occhi dallo schermo del cellulare.

Sbuffò grattandosi la nuca e afferrando il telefono.

Iniziò a scorrere le foto della galleria e sorrise inconsciamente.

"Che idiota che sono..."

Selezionò il numero del biondo e il telefonò non fece in tempo a squillare una volta che il biondo rispose.

<<Guren...stavo per chiamarti>> lo informò Shinya.

<<Non importa, come va lì?>> chiese il moro chiudendo gli occhi e posando la testa sul cuscino.

Shinya iniziò a parlare mentre il sorriso sul viso del tenente colonnello non faceva che allargarsi.

La voce di Shinya era così bella, l'avrebbe ascoltata per ore senza mai stancarsi.

<<Guren? Guren, mi ascolti? >>

Il moro si risvegliò dai suoi pensieri: <<Eh? Ah...si, certo>>

Il biondo sospirò e, ad un certo punto, senza preavviso, alle orecchie di Guren arrivò un gemito.

<<Shinya~>> lo chiamò sbottonandosi i pantaloni.

<<Si?>> chiese lui.

<<Se tu ora fossi qui, sai che ti farei?>> chiese prendendosi il membro in mano.

Shinya capì le intenzioni del fidanzato e si tolse la camicia già sbottonata e i pantaloni rimanendo in boxer.

<<Cosa mi faresti Guren?>> si rigirò un capezzolo tra le dita.

<<Ti tirerei i capezzoli e li morderei. Li leccherei e ci giocherei>>

Shinya imitò i movimenti che di solito faceva Guren iniziando ad ansimare.

I suoi capezzoli ora erano rossi e turgidi.

Il tenente colonnello cominciò ad eccitarsi.

<<E poi Guren?>> chiese Shinya senza fiato.

<<Stuzzicherei la tua apertura>>

Shinya mise dentro un dito, poi inserì il secondo.

Mosse le dita in circolo e si accarezzò l'erezione stimolando con particolare attenzione la punta, nello stesso identico modo in cui di solito faceva il fidanzato.

I gemiti arrivavano dal telefono mentre anche il membro del tenente colonnello iniziava a gocciare.

<<Ah Guren. Ah. Mh>> Shinya gemeva oscenamente facendo perdere la lucidità al moro.

"Cazzo, non è qui e guarda come sono eccitato"

Andando su e giù con la mano la punta diventò rossa, l'asta sempre più rigida e i suoi capezzoli sempre più duri, era pronto per venire.

Shinya continuò ad ansimare vicino allo schermo del telefono mentre le sue dita diventavano sempre più bagnate entrando e uscendo dalla sua apertura.

Entrambi iniziarono a muovere il bacino scopandosi i propri pugni, immaginando la persona che si trovava dall'altra parte del telefono.

Shinya inserì il terzo dito venendo per terra: <<A-a-aahhhh>>

Guren, a causa del gridò strozzato del compagno, aumentò l'intensità delle spinte venendo poco dopo.

Le pupille dilatate, il respiro irregolare, la mente lontana, vicino alla persona dall'altra parte del telefono.

Shinya afferrò il cellulare come Guren, entrambi se lo portarono alla bocca:

<<Mi manchi>>

**Spazio pazzoidi in libertà (vigilata) **
Giusto...chi non aggiorna alle 2 del mattino?
P.s.: solo per me il sesso per telefono è eccitante?

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