6.

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All' alba del giorno dopo Louis e i suoi uomini si mossero silenziosamente e marciarono verso il Vesuvio.

Il pretore mandò in avanscoperta alcuni esploratori e, quando questi tornarono, ricevette una notizia che non lo confortò affatto.

Preoccupato, si passò una mano sul volto e si recò a parlare con uno dei comandanti.

" Publio, abbiamo un grosso problema!" esclamò Louis quando fu di fronte all'esperto soldato. " Sono appena tornati gli esploratori che ho mandato in avanscoperta ed essi mi hanno informato che i ribelli sono molti di più del numero che mi è stato detto.
Parlano addirittura di due o tremila uomini!"

Il comandante sbarrò gli occhi e disse:

" Non possiamo affrontarli con una sola legione. Potremmo batterli, ma rischieremmo di perdere troppi uomini...se vuoi il mio parere, pretore, manderei qualcuno a Roma e mi farei inviare altre due o tre legioni "

Louis annuì e rispose:

" Ho avuto anche io la stesa idea. Farò partire subito un messo per la capitale. Nel frattempo ci accamperemo qui per la notte e terremo d'occhio i ribelli. Mi chiedo solo come facciano ad essere diventati così tanti!"

" È semplice, la notizia della fuga e delle imprese di quegli schiavi si è diffusa rapidamente e tutti i disperati e i delinquenti delle zone vicine sono accorsi qui per partecipare alla rivolta " disse Publio.

Louis annuì, si congedò dal suo comandante e mandò subito un messo a Roma per farsi inviare nuove legioni.

Nel frattempo, sulle pendici del Vesuvio, Harry venne informato da alcune spie, che aveva mandato nella valle sottostante per riferirgli ciò che succedeva, dell'arrivo dei Romani.

" Quanti sono?" chiese preoccupato.

" Non molti, capo, per me si tratta di un'unica legione " rispose una delle spie " secondo me credevano che fossimo molti di meno "

Harry annuì ed un sorriso di trionfo gli si dipinse sulle labbra.

" Caio!" gridò.

Subito il gladiatore accorse e si avvicinò al tracio.

" I Romani non si aspettano un nostro attacco, ma noi li stupiremo. Stanotte scenderemo dalle pendici del monte e li colpiremo mentre dormono. Dobbiamo cercare di prendere loro il maggior numero possibile di armi e di cavalli e poi ci sposteremo verso Cuma "

Caio annuì con un ghigno crudele e si affrettò ad andare ad avvertire i compagni di quello che avrebbero dovuto fare.

Harry scrutò l'orizzonte e sorrise soddisfatto: i Romani avrebbero pagato per il male che gli avevano fatto!

Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora