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                                                                   Roma, 73. a.C.

Harry stava facendosi medicare l'ennesima ferita ricevuta durante un combattimento.

Il suo corpo, un tempo perfetto, era ora costellato da cicatrici, lividi ed ematomi.

Eppure, nonostante tutto, era ancora vivo....

Erano passati due anni da quando era stato venduto a Lentulo e, in questo lasso di tempo, aveva combattuto ininterrottamente riuscendo sempre a portare a casa la pelle.

Molti dei suoi compagni erano morti e ogni giorno arrivava qualcuno di nuovo per sostituirli.

Harry era molto amato dagli altri gladiatori forse perché era stato un soldato o forse perché cercava sempre di difendere un collega in difficoltà.

Dopo che il suo lungo taglio sul braccio venne cucito e medicato, Harry si alzò e uscì dall'infermeria.

Si diresse alla sua camerata, ma, mentre stava per raggiungerla, sentì provenire dal suo interno delle grida e delle urla.

Si precipitò ad aprire la porta e, quando l'ebbe fatto, si fermò sulla soglia in preda all'orrore.

Alcune guardie del lanista stavano frustando una decina di suoi compagni, che, ormai, non stavano più neppure in piedi.

" Che cosa hanno fatto?" chiese sottovoce a Caio, uno dei gladiatori più anziani che era accanto a lui.

" Secondo il padrone sono colpevoli di non aver combattuto bene oggi" rispose l'uomo disgustato.

" Io devo fare qualcosa!"

" No, Harry " lo bloccò l'uomo trattenendolo per un braccio " vuoi farti ammazzare anche tu?"

Il ragazzo si fermò e si rese conto che Caio aveva ragione, non sarebbe servito a nulla morire adesso, adesso che stava prendendo corpo nella sua mente un'idea, un'idea folle...

Quando le guardie ebbero finito il loro lavoro, trascinarono fuori i corpi ormai privi di vita dei gladiatori che erano stati frustati e se ne andarono.

Harry si avvicinò a Caio e sussurrò:

"  Crea un passaparola, fai sapere a tutti che voglio parlare loro tra un'ora circa, quando sarò sicuro che la situazione è tranquilla "

Caio annuì perplesso, ma fece come gli era stato ordinato, tanto che, dopo il tempo stabilito, Harry iniziò a parlare circondato da tutti i suoi compagni.

" Amici, per noi la situazione è divenuta drammatica. Se non moriamo in combattimento, veniamo uccisi dalle guardie di Lentulo, dalla fame o dalle malattie...
Non abbiamo cibo a sufficienza, viviamo in condizioni igieniche pessime e siamo trattati peggio degli animali.
Io ho elaborato un piano in questi giorni, un piano di fuga e di ribellione.
Da solo non posso farcela, ma se qualcuno di voi dovesse seguirmi, credo che potremmo avere la meglio sulle guardie e scappare da questo inferno.
Chi è con me?"

Decine e decine di mani si alzarono subito verso l'alto...

La storia vi piace?
Lo chiedo perché il primo capitolo ha ricevuto un sacco di stelline, mentre il secondo meno della metà...

Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora