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                                                            Roma, un mese dopo

Louis si rigirava nel letto, non riuscendo a prendere sonno.

Il giorno dopo sarebbe partito per la Grecia e avrebbe rivisto Harry....

Sapeva di essersi comportato male con lui, immaginava con quanta speranza il ragazzo riccio avesse atteso una sua lettera, eppure non gli aveva scritto nemmeno una parola, non ne era stato capace.

Chiuse gli occhi imponendosi di dormire e, molto probabilmente, si appisolò perché si sentì trasportato in un'altra dimensione.

Aprì gli occhi e vide, intorno a sè, alberi bellissimi e immensi prati verdi e poi...lui.

Manlio stava venendo verso di lui, bello come quando l'aveva visto la prima volta e Louis si ritrovò a piangere.

Il ragazzo morto si fermò davanti a lui e sorrise.

" Tu devi tornare a vivere, Louis, devi trovare la forza di farlo "

" Io non ce la faccio,mi manchi così tanto..." rispose il giovane dagli occhi blu fra le lacrime.

" Lo so e il mio ricordo resterà sempre in te, ma devi permettere al tuo cuore di aprirsi di nuovo all'amore. Io non sono felice se ti vedo soffrire "

" Io non voglio che un altro prenda il tuo posto, Manlio"

" Ma nessuno prenderà il mio posto, amore mio, semplicemente riempirà quel vuoto che è rimasto dentro di te quando me ne sono andato. Lasciami andare, Louis, e torna ad essere felice "

Louis iniziò a singhiozzare disperato e si risvegliò nel suo letto in un bagno di sudore.

Il sogno era stato così nitido e realistico che Louis vedeva ancora davanti agli occhi il dolce viso di Manlio.

Sapeva anche lui che doveva smettere di vivere di ricordi, ma, nel suo povero cuore ancora ferito, era convinto che non avrebbe più dovuto innamorarsi, per non fare un torto alla memoria del suo compagno.

In Louis, però, ardeva flebile, ma viva, una piccola fiamma che gli faceva sperare che un altro ragazzo un giorno gli avrebbe ridato la felicità e il sorriso.

E quel ragazzo era arrivato sotto l'aspetto di uno schiavo ribelle, coraggioso, selvaggio quasi, ma con un disperato bisogno di affetto.

Come Harry aveva un disperato bisogno di essere amato da qualcuno, così lui aveva un altrettanto disperato bisogno di amare di nuovo, di amare davvero di nuovo.

Immerso in questi pensieri, finalmente si addormentò e, anche se per poche ore, riuscì a lasciarsi trasportare nella tranquillità da Morfeo.

Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora