12.

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Louis tornò nella sua tenda un paio di ore dopo e trovò i suoi schiavi intorno al corpo di Harry adagiato su un letto.

" Non credo che ce la farà, padrone " disse Aderbale " non siamo riusciti nemmeno a fargli bere un po' di acqua "

" Andate pure, grazie e, mi raccomando, nessuno deve entrare nella mia tenda e nessuno deve sapere che il ragazzo è qui" disse Louis.

Gli schiavi uscirono e Louis restò solo con Harry.

Si sedette al suo capezzale e osservò il suo viso, notando quanto fossero belli e delicati i suoi lineamenti.

Bagnò in una coppa di acqua un fazzoletto e poi lo passò sulle labbra dello schiavo delicatamente.

Ripetè il gesto parecchie volte e cercò di fare cadere nella sua bocca qualche goccia del fresco liquido.

Harry aprì gli occhi, fissò il volto di Louis e si leccò le labbra per far capire che avesse sete.

Il pretore prese la coppa e la accostò alla sua bocca sollevandogli con una mano la testa.

" Piano, a piccoli sorsi, piano..." sussurrò Louis.

Harry obbedì e, a fatica, riuscì a deglutire qualche sorso.

" Perché sono qui?" chiese con la voce roca.

Louis lo fissò intensamente e rispose:

" Non lo so, non ti capita mai di fare qualcosa d'istinto e poi chiederti perché l'hai fatta?"

Harry annuì e sussurrò:

" Gli altri, i miei compagni, sono tutti morti?"

" Sì, sono stati crocifissi, la pena che spetta ad uno schiavo ribelle" rispose Louis.

" C'erano sicuramente briganti e criminali fra noi, ma i settanta uomini che sono scappati con me dalla scuola gladiatoria volevano solo la libertà e una vita degna di essere vissuta. "

" Ma voi siete schiavi, Harry, non siete persone come me, non avete il diritto di scegliere cosa fare e dove andare. "

Il Tracio chiuse gli occhi un istante e poi chiese a bruciapelo:

" Allora cosa ne farai di me? Mi hai salvato per portarmi a Roma e farmi morire nel modo in cui vogliono i capi della città?"

Il pretore lo osservò e poi sussurrò con voce flebile:

" Mi ricordi il mio compagno, aveva gli occhi verdi come i tuoi...."

" Non c'è più?" chiese Harry a bassa voce.

" No, è morto due anni fa in battaglia. Combattevamo fianco a fianco, poi l'ho perso di vista un istante e l'attimo dopo era a terra in un lago di sangue.
È spirato fra le mie braccia e mentre lo faceva mi chiedeva di non lasciarlo solo...proprio come hai fatto tu..."

Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora