Dopo una settimana le ferite fisiche di Harry si stavano rimarginando, quelle psicologiche, invece, erano ancora ben vive.Di notte si svegliava spesso con la sensazione di avere ancora addosso i corpi degli uomini che l'avevano violentato, ma non aveva detto nulla di questi incubi a Louis, dato che non voleva dargli ulteriori pensieri.
Quel giorno vide poco il pretore e la sua mancanza si fece sentire per il riccio.
Sapeva, però, che era assolutamente sbagliato provare affetto per un Romano, ma non riusciva a farne a meno.
Harry era consapevole che non poteva fidarsi totalmente di Louis, perché rappresentava pur sempre il nemico, ma c'era qualcosa dentro di lui che non lo faceva ragionare lucidamente.
Sapeva anche di che cosa si trattasse...si trattava di sete di affetto e di vicinanza con una persona.
Dopo che se ne era andato dalla Tracia, non aveva più avuto un amico, un compagno, qualcuno che gli mostrasse un po' di gentilezza e trovare Louis era stato per Harry come toccare il cielo con un dito.
La consapevolezza, però, di essere stato tradito, gli precipitò addosso come un macigno.
Harry era seduto nella tenda di Louis e stava lucidando una delle spade del pretore.
All'improvviso sentì dei rumori strani e si ritrovò davanti un soldato romano, che sogghignava.
" Vedo che ti sei rimesso in sesto, bastardo, pronto per andare a Roma per partecipare al trionfo del pretore Louis?"
Harry non riuscì a reagire e l'unica cosa che fu capace di fare fu quella di lasciarsi cadere sul letto con gli occhi lucidi.
" Piange il piccolo schiavo, povero " disse l'uomo con scherno.
Harry cominciò a tremare violentemente e a rantolare.
Aprì la bocca in cerca di ossigeno, ma non riusciva a respirare, sentiva un peso sul cuore che lo opprimeva e lo faceva soffocare.
Da piccolo gli capitava spesso e l'unica in grado di fargli passare questi attacchi era sua madre, la sua adorata madre.
Si strinse con le mani la gola nel disperato tentativo di riuscire a fare entrare un po' di aria nei suoi polmoni, ma tutto era inutile, questa volta proprio non ci riusciva.
Alla fine, però, quando ormai i suoi occhi vedevano solo dei puntini, venne sollevato da due braccia forti che lo strinsero a sè.
STAI LEGGENDO
Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)
FanfictionLa storia di Spartaco in chiave Larry...Harry un giovane schiavo ribelle, Louis un pretore romano, la lotta per la libertà e contro le convenzioni sociali...