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                                                                          Rodi, quindici giorni dopo

Louis era appena sbarcato sull'isola e, in compagnia di alcuni schiavi, stava raggiungendo la sua abitazione.

Faceva molto caldo e il pretore non vedeva l'ora di fare un bagno in mare per rinfrescarsi.

Non appena giunse nella sua casa, si guardò in giro cercando Harry con lo sguardo,ma non vedendolo, non chiese nulla ai servi e loro, a loro volta, non dissero nulla.

Stanco per il viaggio si recò subito nella sua stanza per riposarsi un po' e, non appena entrò, restò stupito dalla quantità di conchiglie, di ogni forma e dimensione, che si trovavano sulla sua cassapanca.

Si avvicinò perplesso e le osservò, prendendone qualcuna in mano e nella sua mente si chiese chi le avesse raccolte e, soprattutto, chi le avesse portate lì.

Si voltò poi verso il proprio letto, con l'intenzione di coricarsi, quando notò sulla coperta che copriva il materasso una grande quantità di rotoli di pergamena.

Senza nemmeno averne aperto uno, seppe subito chi li avesse scritti.

Si sedette sul letto spostandoli leggermente per farsi posto e cominciò a leggerne qualcuno.

La grafia di Harry era incerta e storta e Louis sorrise al pensiero della fatica con la quale il ragazzo riccio aveva scritto quelle lettere.

Lo schiavo gli raccontava ogni cosa, dai pesci che aveva visto nel mare, alle conchiglie che aveva raccolto, dal gabbiano che un giorno aveva liberato dalla rete di un pescatore, al granchio che gli aveva pizzicato un piede.

In tutte le lettere, però, c'era una frase di scusa per il bacio che gli aveva dato prima di partire e la speranza che lui, comunque, nonostante tutto, sarebbe tornato in Grecia.

Louis si pentì di non aver mai scritto a questo bambino ormai cresciuto così bisognoso di affetto e si immaginò quanta delusione avesse provato Harry nel suo cuore di fronte al suo lungo silenzio.

Stava alzandosi per andare a cercare il ragazzo, quando l'occhio gli cadde su un rotolo più discosto dagli altri e appoggiato sopra il cuscino.

Louis lo prese con mano tremante ed esitò un istante prima di aprirlo, come se temesse che al suo interno fossero scritte parole che lui non voleva leggere.

Alla fine, però, la curiosità prevalse e srotolò la pergamena apprestandosi a leggere ciò che Harry gli aveva scritto.

Servi sumus immo homines ( Larrystylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora