Capitolo XV

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Ci incontriamo alle diciotto davanti la Chiesa di Padova. Mi raccomando NIENTE POLIZIA!"
"Cosa?!"
Riattaccò.
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{Salvatore P.O.V.}
Nella stanza calò il silenzio interrotto dai "bip" provenienti dal cellulare di Sascha che segnavano la fine della chiamata. Lui era immobile con il telefono ancora all'orecchio. Sembrava sconvolto. In uno stato di trans.
"SASCHA? Chi era?" urlai per far riprendere il ragazzo.
I suoi occhi iniziarono a farsi sempre più lucidi, fino a riempirsi di lacrime.
"Ha-hanno...ra-rapito...la-mia Sabrina" rispose con un filo di voce.
Giu: "Cosa? Sascha cosa ti hanno detto?"
Esitò un attimo prima di parlare.
"Vogliono diecimila euro prima di sera. Devo portarglieli ale diciotto davanti la Chiesa di Padova." Parlava a stento. La voce veniva interrotta ripetutamente da singhiozzi.
Ste: "Cosa diavolo ci da a Padova?"
"Non lo so! Ragazzi, come faccio, non ho tutti questi soldi!"
Ste: "Ti aiuteremo noi!"
Io: "Certo! Sascha, ma non credi sia meglio denunciarli alla polizia?"
"Non vuole! Cosa le accadrá? Ragazzi ho bisogno di lei, ho bisogno di quel bambino"

{Stefano P.O.V.}
Dammo tutti i nostri risparmi a Sascha che raggiunse la cifra di diecimila euro.
"Grazie ragazzi, vi devo un enorme favore"
"È per una buona cusa" commentò Salvatore dando l'ultima banconota.

{Sascha P.O.V.}
Non sarei potuto restare un altro secondo senza lei. Riempiva quel vuoto nel mio cuore che non mi faceva respirare. Con lei io vivevo.

Verso le quattro del pomeriggio, mi incamminai alla stazione per andare a Padova.
I ragazzi mi chiesero se ci sarebbe stato bisogno di accompagnarmi, ma rifiutai.

Arrivai alla Chiesa di Padova e...
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CIAO RGAAAAAASSUOLIIIIIIIIU
ECCO IL PRIMO CAPITOLO DI GIORNTAAAA
PURTROPPO NON È NOLTO LUNGO PERCHÈ VOKEVO LASCIARVI IN PO' IN SOSPESO😆
ASPETTATEVI ALTRI CAPITOLI😚
SCIAO SCIMMIETTEEEEE😚💞🐵


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