"Andiamo" affermò Salvatore.
"Aspettate! Il bambino!" dissi allarmato.
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"Sascha, non puoi vederlo"
"Sta zitto Stefano! È mio figlio"
Feci per andare dal dottore, ma qualcuno mi afferró, tirandomi indietro.
"Stefano! Mi dici cosa ti prende?!
Lasciami!" sbottai.
"SASCHA! Sascha aspetta!"
Non lo ascoltai e mi diressi verso lo studio del medico.
Bussai ed entrai.
"Oh, Signor Burci." disse in tono sorpreso appena mi vide.
"Salve, potrei vedere mio figlio?"
Si alzó dalla sedia in pelle nera e si avvicinò.
"Signore, per ora non può. Il bambino ha avuto dei problemi alla nascita, nulla di grave.
Potrá portarlo a casa e svolgere tutte le questioni fiscali domani."
"Ma dotto-
"So che per lei è difficile questa situazione, ma si tratta solo di un giorno."
Non avevo abbastanza forza per controbattere o per pensare a qualsiasi altra cosa, mi limitati a salutare il dottore e tornare dai ragazzi.
"Andiamo" dissi freddo.
Salimmo in macchina, il tragitto fu straziante. Nessuno parlava.
Cercavo di spegnere i pensieri nella mente, volevo rilassarmi.
Appoggiai la testa sul vetro del finestrino cercando risposte fra gli occhi delle persone per strada.
Mi chiedevo come facessero a sorridere. Pensavo che non ci sarei mai più riuscito. Lei, Sabrina era la causa delle mie risate ed ora...beh ora non c'era piú.
Arrivai in casa.
I ragazzi mi chiesero se c'era bisogno di rimanere, ma volevo restare solo.
Forse ancora non avevano ben capito cosa era successo.
Forse nemmeno io lo avevo fatto.
Continuavo a sperare di risvegliarmi con lei accanto.
Volevamo una vita felice...una famiglia felice, ma il destino evidentemente no.
Feci una doccia ed iniziai a preparare le cose per il bambino.
'Forse lui mi aiuterá ad andare avanti' mi sforzavo di vedere le cose nel verso giusto.
Quella notte fu difficile addormentarmi. Mi giravo e rigiravo nel letto.
Percepivo un nodo allo stomaco. Mi sentivo in colpa.
Forse, se mi fossi svegliato prima lei sarebbe ancora qui...?
Dio, perchè?! Ci eravamo appena sposati...insomma, non meritavamo questo!
Passai due ore a farmi domande e a cercare di non piangere, finchè il sonno non ebbe la meglio e mi addormentai.
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Ciao ragazzi.
So che il capitolo è corto e vi diró anche il perchè: volevo fare uno stacco fra un giorno ed un altro, altrimenti non si sarebbe capito al cento per cento.
La prossima parte non so se riuscirò a farla uscire oggi, comunque vi aggiornerò nei commenti.
Come sempre vi invito a votare il capitolo se vi è piaciuto, commentare se vi va e puon pomeriggiooo
Sciao scimmietteee☺💞🐵
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~Saschina Is Real~
Fanfic|Solo il pensiero di una vita senza Sascha mi spezzava il cuore in mille cocci che solo lui poteva riparare con il suo sorriso. Dio il suo sorriso.|
