Capitolo7

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Dal capitolo precedente...

Giungo in un lungo corridoio con porte da entrambi i lati, tento di aprirne qualcuna ma i miei tentativi risultano invani, magari c'è qualche coppietta che si scambia fusioni amorose. A tale pensiero rabbrividisco e mi affretto ad aprirne altre, finalmente dopo una decina di porte una si apre rivelando una camera da letto perfettamente ordinata.

Vado verso il letto e prendo il cellulare dalla borsa cercando il numero di Ariel.

La musica è fotuttamente forte e ho la testa in fiamme. Trovo finalmente il suo contatto facendo partire la chiamata, uno squillo, due squilli, tre, quattro... ma niente di niente, non risponde. MERDA!

Decido di scendere nuovamente al piano inferiore pregando con tutte le mie forze di non rincontrare il moro. Fortunatamente arrivo alla porta d'ingresso ed esco da quella specie di festa che mi ha procurato un forte emicrania. Mi incammino verso una stradina che credo sia la strada del ritorno e mi rivengono in mente dei flash di pochi minuti fa, inutile dire che mi sarebbe piaciuto baciarlo, ma... NO! oddio non è vero, il suo fascino lo usa a suo piacere per sedurre le ragazze e illuderle, di certo non cadrò anch'io nella sua trappola.

A distogliermi dai pensieri è un fruscio dietro le mie spalle. Mi giro di scatto socchiudendo gli occhi per scrutare meglio la strada e gli alberi, ma nulla, non riesco a vedere non più lontano dal mio naso per colpa del buio pesto e i pochi lampioni nel marciapiede. Credo di star immaginando le cose... metto le mani in viso e strofino gli occhi cercando di ritornare lucida, ma quando riapro gli occhi perdo un battito vedendo chi mi circonda...

Non può essere vero! Ditemi che è un fottuto scherzo!!

Attorno a me vedo 5 ragazzi poco più alti di me e decisamente più muscolosi del normale per la loro corporatura. Sento le gambe tremare e il cuore battere forte nella gabbia toracica.

Uno dei tizi fa qualche passo verso di me e io ne faccio altrettanti indietro cercando di mantenere una certa distanza tra i nostri corpi e quelli dei suoi amici.

1 Ragazzo: "ciao bambolina, che ci fai qui?"

Sento un forte senso di ribrezzo e disgusto al suono delle sue parole e sento qualcosa bagnarmi le guance.

2 Ragazzo: "molto probabilmente si sarà persa... -dice ammiccando un sorriso malizioso per poi rivolgersi al ragazzo di prima- Perché non la aiutiamo noi con l'orientamento?"

Mi guardo intorno in cerca di una via di fuga, ma sono letteralmente circondata. Fisso gli altri ragazzi e sono tutti in silenzio con lo sguardo fisso su di me. Un brivido attraversa la mia colonna vertebrale e solo dopo pochi secondi mi rendo conto di avere una delle mani del primo ragazzo nel mio viso.

Con uno scatto mi tiro indietro, mentre altre lacrime scorrono nel mio viso. Mi prendo di coraggio e spiccico parola

Alyson: "Cosa volete da me?! Lasciatemi andare!"

Faccio per scappare via, ma come avevo pensato il ragazzo di prima mi prende il polso e lo strige portandomi davanti ai suoi occhi schifosamente contornati di un rosso acceso, saranno sicuramente sbronzi.

1 Ragazzo: "Non fare la bambolina monella"

Cerco di dimenarmi della presa di quello che sembra il capo, ma non riesco. Inizio a gridare aiuto a squarcia gola tra i singhiozzi che rimbombano in quella stradina fino a quanto un forte bruciore invade la parte destra del mio viso, istintivamente porto una mano nella parte dolorante e capisco di aver ricevuto uno schiaffo.

Un altro ragazzo che prima stava in disparte si avvicina

3 Ragazzo: "Dai Joseph, non avrà più di 16 anni non può darci quello che vogliamo più di tanto."

In realtà ho quasi 18 anni, ma non mi sto mica offendendo per questo.

Quest'ultimo non è come gli altri, ha la pelle leggermente più scura, statura muscolosa ma giusta, il suo viso... C'è qualcosa che mi dice che non è cattivo, ma le impressioni non sono sempre giuste e se fosse come dico io non dovrebbe essere qui. Ha i capelli scuri alzati  in un ciuffo e grazie alla luce di un lampione poco distante da noi, noto che non ha gli occhi rossi ma del suo colore normale cioè color nocciola, questo può significare solo una cosa: è sobrio.

Le lacrime non si fermano e un conato di vomito risale da mio stomaco per essere schifosamente vicino a quell'essere. Esso tiene le mani strette nei miei polsi strusciando il basso ventre contro di me. Gli altri sembrano godersi lo "spettacolo" e io sento una scarica di adrenalina salire. Do una ginocchiata nelle parti più sensibili del ragazzo con tutte le mie forze.

Lui si getta a terra dolorante e io faccio dei passi indietro, quei tizi lo guardano come se stessero aspettando un segnale da lui che non fa tardi ad arrivare.

1 Ragazzi: "Prendetela e fate di lei quello che volete, Zayn e Ryan!"

Due ragazzi si avvicinano, uno è il ragazzo di prima mentre l'altro è uno di quelli che stava a fisarmi.

Uno di loro mi prende il bordo del top con  entrambe la mani e in men che non si dica la strappa. Urlo dalla paura perché so cosa mi sta per aspettare se non faccio nulla! Continuo a dargli schiaffi mentre le lacrime bagnano completamente il viso e lo stesso ragazzo mi butta a terra facendomi sbattere la testa violentemente facendomi uscire dalle labbra un urlo straziante.

All'improvviso sento un forte mal di testa e un sonno tremendo, la vista si offusca.

Il ragazzo dalle pelle più scura, credo sia Zayn, si abbassa verso di me e mi sussurra all'orecchio

Zayn: "mi dispiace, se fosse stato per me non avrei fatto nulla di tutto questo."

Sento i miei sensi abbandonarmi, ma prima che possa chiudere del tutto gli occhi, vedo due ragazzi dall'altra arte della strada e tutto ciò che riesco a dire è un flebile "auitatemi", poi li vedo correre verso di me e un buio mi avvolge cadendo in un sonno profondo.

//Heylà, com'è questa storia? Che ne pensate di questo Harry così maledettamente attraente, ma anche stronzo? E di Alyson? Che le succederà adesso?
Beh, nel prossimo capitolo si saprà...

Fatemi sapere cosa ne pensate. Ciauuu❤//

La felicità è arrivata con te// Harry Styles//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora