Encanto [INCONCLUSA] (2015-2017)

Quarantotto

«Ah, ciao! Scusami, ma non ti avevo proprio riconosciuto... Nelle foto che mi aveva fatto vedere Veronica non portavi gli occhiali» mi giustificai, ricambiando il saluto di Paolo.

«Non preoccuparti, in effetti li porto in pochissime foto» mi tranquillizzò lui «Io invece ti ho riconosciuta subito, ti ho vista nell'immagine di Whatsapp di Veronica.»

«Sono facilmente identificabile, allora» scherzai.

Paolo rise, ma era una risata gentile, allegra. «Almeno tu lo sei solo in foto... Il vostro vicino di casa si fa riconoscere anche in altri modi!»

Ebbene sì, a quanto pare tutti gli amici di Valerio, anche i meno intimi, erano a conoscenza delle sue stranezze.

«Valerio? Ah, non ne parliamo!» risi «Ogni mattina è una guerra, soprattutto tra lui e Veronica.»

«Lei me lo ha raccontato, si diverte sempre a parlare di questo» mi informò.

«Ah, si diverte?» ripetei, interessata. Paolo era senza dubbio un ragazzo d'oro, si vedeva, ma la mia ship continuava ad essere sempre la stessa.

«Eh sì! Dice di arrabbiarsi quasi ogni santo giorno, ma alla fine in fondo ci ride pure.»

Buono a sapersi.

Farfugliai un menomale per poi andare avanti con la conversazione. «Se vuoi possiamo camminare o spostarci, non è il massimo parlare proprio al centro della strada.»

Paolo annuì e ci spostammo in un angolo per terminare di parlare.

Decisi di rivolgergli la fatidica domanda, dopotutto mi sembrava un ragazzo alla mano.

«Allora, come va con Veronica?»

Lui sospirò. «Va. Per adesso tutto bene, l'interesse sembra esserci da parte di entrambi ma di intenzioni serie ancora non ne abbiamo.»

«Tranquillo, è normale. Vi conoscete solo da due settimane, sarebbe strano il contrario» lo rassicurai.

«Sono d'accordo con te» affermò «Non sono uno che si butta immediatamente. Bisogna essere sicuri prima di prendere una decisione.»

San Paolo, mi disse la testa. Siano benedetti questi pochi ragazzi seri rimasti in giro.

«Parole sante, Paolo» ribattei. Dovetti ammettere che la mia coinquilina ci aveva visto giusto in quanto a genere di ragazzo.

Paolo fece silenzio qualche istante per poi riprendere a parlare. «Spero di riuscire ad andare avanti.»

«Con Veronica?» chiesi, confusa.

«Se le cose andranno bene sì, ma io con andare avanti intendevo dimenticare. Sono uscito da poco da una storia di due anni, sono stato lasciato due mesi fa.»

Come si faceva a lasciare un ragazzo così buono dopo due anni? Povero Paolo, doveva essere stato davvero un brutto colpo per lui.

«Mi dispiace... Non te lo saresti meritato affatto, te lo dico con il cuore.»

Lui accennò un sorriso. «Grazie, Sofia. Il brutto è che la mia ex ragazza aveva deciso di lasciarmi perché si è dovuta trasferire, e lei non sopporta le relazioni a distanza. Diceva che non saremmo durati per molto in quelle condizioni, ma io non la vedevo così.»