POV di Marco
Quella sera, non so il perché e non so come, mi ritrovai una biondina addosso. Non so neanche il suo nome, non so niente di lei, so solo che in quel momento appoggiò le sue labbra sul mio collo mentre si sistemò sulle mie gambe.
I miei compagni di squadra mi fecero bere, forse un po', un po' troppo, ed io non so cosa feci. So solo che mi tolse la maglia. Senza maglia, con una bionda sulle mie gambe, ecco come finì. Le sue labbra sul mio collo, le mie mani sui suoi fianchi.
E, all'improvviso, iniziò a spogliarmi, lo fece con lentezza, ma io non volevo questo, no. Spinsi la ragazza sul letto e mi misi su di lei, non volevo che il mio peso la schiacciasse, così mi sollevai sulle mani e con velocità la spogliai, poi mi levai i vestiti ed inizia a baciarle il corpo, ovunque.
Le tolsi velocemente il reggiseno ed anche esso finì in un punto della stanza, assieme agli altri vestiti.
Le baciai anche i seni, le lasciai una scia di baci che partirono dal collo fino al basso ventre.
Mi tolsi i boxer e poi le tolsi le sue mutandine.Il suo corpo nudo non mi fece capire più niente e, dopo qualche istante, entrai in lei con una spinta secca e decisa. Lei lanciò un piccolo urlo, ma non mi importò. Ero incazzato e decisi di scaricare la mia rabbia in questo modo: scopando con una perfetta sconosciuta.
Entrai ed uscii da lei varie volte, sempre con più decisione, sempre con più violenza. Gemetti anche io, le sue unghie graffiarono la mia schiena.
Dopo qualche spinta lei venne lanciando un urlo, e venni anche io.-Cazzo, sei stato fantastico.- disse lei, io le sorrisi appena. -Hai intenzione di dormire?- mi morsi il labbro inferiore alla sua domanda. Le sue mani, ancora una volta, accarezzarono il mio petto.
-Vieni.- ridacchiai appena e lei mi sorrise.
Salì sul mio corpo, si sistemò sul mio bacino e portò le gambe ai lati dei miei fianchi. Si alzò leggermente ed entrai di nuovo in lei.
Gemiti. I nostri gemiti riempirono la stanza fino a quando non ci addormentammo.***
La mattina mi svegliai con un grande male di testa, mi alzai leggermente dal letto e mi guardai intorno. Dove cazzo ero? La ragazza di fianco a me era la risposta. Un lenzuolo bianco e sottile le copriva il corpo nudo. Mi alzai velocemente e mi misi i boxer.
Il mio cellulare stava vibrando, mi stavano arrivando un sacco di messaggi da whatsapp.
Aprii l'applicazione e trovai un nuovo gruppo, con dentro quei tre idioti dei miei compagni di squadra.Io:
Quando torno, giuro che vi ammazzo.Robert:
Ma sta zitto. Non la vedi quella ragazza affianco a te? È una bomba!Marc:
Hahaha, ha ragione.Pierre:
Tornate a dormire, idioti.Io:
Robert, ti ammazzo sul serio.
E tu, brutto spagnolo, sta zitto.Marc:
Sono bellissimo.Aveva ragione infondo, era un bellissimo ragazzo.
-Buongiorno, Marco.- sorrisi quando sentii la sua voce, era davvero bella.
-Buongiorno..uhm..-
-Helena.- aggiunse lei ed io sorrisi.
-Helena.- sussurrai e poi mi alzai. -Vuoi fare colazione?- lei annuì.***
Ridacchiai dopo le sue parole, era davvero simpatica.
Mi aveva aiutato a cucinare: uova con un po' di pancetta e un buon succo di frutta.
-È tutto molto buono, Helena. Di solito non mi permettono di mangiare tutte queste cose.- dissi mentre la guardai. Era una bellissima ragazza. La bionda mi sorrise ed io abbassai lo sguardo. -Senti, riguardo a ciò che è successo ieri. Io ero ubriaco, lo sai, no? Beh, però..mi è piaciuto stare con te.- sorrisi appena. -Però ora devo andare.- mi alzai dalla sedia e corsi in camera per vestirmi.
Quando tornai da lei, mi porse un bigliettino con scritto il suo numero.
-Ti chiamerò, tieni.- le porsi il cellulare e così prese il mio numero.
-Grazie, Marco.- disse semplicemente. Io mi avvicinai al suo viso e la guardai negli occhi, le lasciai un veloce bacio sulle labbra e sorrisi.
-Ci sentiamo, piccola.- dissi mentre chiusi la porta di casa e uscii.Tornai da Robert e gli altri, ovviamente erano tutti nella mia stanza. Robert, Pierre e Marc, tutti lì ad aspettarmi.
-Ragazzi, è appena tornato Marco!- urlò Robert. I due giocatori si buttarono sul mio letto, li guardai male e poi li raggiunsi.
-Allora?- domandò Pierre.
-Come si chiama?- chiese Marc. Alzai gli occhi al cielo a tutte quelle domande ed io sorrisi, iniziandi a raccontare tutto ciò che è successo.
-E..si chiama Helena.- conclusi il mio discorso rispondendo alla domanda dello spagnolo.***
Dopo pranzo tornai velocemente nella stanza ed entrai su Twitter. Miglioni di foto e di notizie su me e Mario comparvero sulla schermata del mio cellulare, assieme a qualche foto di Mario e la sua ex e mie e di Helena.Presi velocemente il cellulare e con velocità digitai il numero della bionda, che subito salvai.
Io:
Ehii, sono Marco!Sorrisi quando notai la sua risposta immediata.
Helena:
Ehi, biondo!Io:
Come stai?Helena:
Sto bene, grazie. E tu?Io:
Tutto bene, grazie.
Mi chiedevo..una di questa sera verresti con me? Magari a mangiare una pizza, o a fare un giro..Helena:
Posso pensarci?Io:
Uhm..beh..sì..Helena:
Scherzo, stupido. Facciamo stasera?Io:
Certo! Ti passo a prendere io, dammi l'indirizzo.Helena:
Ti mando la posizione, aspetta.Spostai lo sguardo sul polacco che entrò dalla porta.
-Marcolino!- urlo appena mentre si buttò sul divano di fianco a me. -Voglio giocare a Fifa, daaai.- sporse il labbruccio Robert, così alzai gli occhi al cielo e annuii.
Controllai per l'ultima volta il cellulare e sorrisi quando notai il suo ultimo messaggio, ovvero il suo indirizzo. Bloccai il cellulare e mi sistemai a gambe incrociate accanto a Robert.
-Io voglio la nostra squadra, Robert!- guardai male il polacco che sbuffò e cambiò squadra. Prese il Real Madrid ed io il Borussia Dortmund.
-Preparati a perdere.- dissi semplicemente prima di iniziare la partira.
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I want you here with me. llGötzeus.ll
Roman d'amour-Io..io, Marco Reus, sono innamorato di te, Mario Götze. Sono innamorato di te, è colpa dei tuoi fottuti occhi, mi ci perdo solo a guardarti, e del tuo fottuto sorriso, che amo da morire così come i tuoi piccoli gesti e tocchi. So che è sbagliato, m...