Capitolo dieci.

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-Laur, ti posso parlare?- Chiese Camila. -Sì, aspettami di sopra il turno e quasi finito.- Le risposi. Era nervosa, così compilai l'ultimo modulo e andai da lei. Era seduta sul letto quando entrai, dalla sua espressione si poteva notare che aveva qualcosa da dirmi ma non sapeva come dirmelo. -Che succede?- le chiesi. -Allora, non interrompermi e lasciami parlare.- Premise, per poi continuare. -È quasi un mese ormai che stiamo insieme, ci stiamo godendo ogni singolo secondo, ci stiamo prendendo tutto il tempo e a me va bene così, assolutamente è questo che voglio. Ma non ce la faccio più a 'nascondermi' da Dinah. Voglio urlare al mondo quanto mi piace stare con te. Quindi, lasciala. Se vuoi continuare questa storia con me, chiudila la storia con lei, in modo definitivo.- La guardai negli occhi - Prima o poi sarebbe successo, è il momento che io mi faccia forza.- Dissi, facendo un mezzo sorriso. -Hai paura della sua reazione?- Mi chiese. -Be' sì, un po'.- Risposi. -Se vuoi possiamo dirglielo insieme.- Disse, prendendomi la mano. -No, preferirei andare da sola, non sarebbe giusto presentarsi lì insieme.- Le dissi, guardandola negli occhi. -Va bene, come vuoi.- Disse, continuando ad accarezzare la mia mano. -Sta tranquilla, sono sicura che capirà.- Continuò. -Lo spero.- Dissi, un po' nervosa pensando a Dinah. -Hei, amore. Tranquilla. Non puoi fingere di amarla per sempre. Io sono qui, con te, sempre. Finire questa storia con Dinah, vorrà dire solo abbandonare una vecchia abitudine, nient'altro. Non ti accadrà nulla.- Disse, cercando di tranquillizzarmi. -Non tirarti indietro proprio adesso, tra di noi sta diventando qualcosa di serio, no?- Continuò. -Sì, va bene. Hai ragione. Appena andrò da lei oggi le parlerò.- le dissi, stringendo la sua mano. Lei si avvicinò a me e mi baciò. Era incredibile come io mi perdessi nei suoi baci. Staccò lentamente il bacio e poggiò la sua fronte sulla mia sorridendomi. -Potremo urlare al mondo quanto stiamo bene insieme.- Disse. Le sorrisi e mi tranquillizzai. La baciai ancora. -Adesso devo andare.- le sorrisi. -Va bene, comunque oggi sono a casa di Normani, finalmente lascio questa stanza.- Mi disse. -Cosa? Sul serio?- Chiesi. -Sì, sono stata qui troppo tempo, ma con i soldi che avevo da parte Normani mi ha venduto la casa.- Disse, sorridendo. -E lei?- Chiesi. -Quella era una casa che usava solo per far feste o cose varie, insomma una seconda casa, quindi non le serviva poi tanto.- Sorrise. -E vorrei tanto che tu venissi lì, a vivere insieme a me. Anzi, sarà casa nostra. Potrai arredarla come più ti piace.- Continuò. -Sarà un piacere.- Le sorrisi. -E così la signorina Cabello lascia la stanza 147.- dissi, sorridendole. -Già.- Sorrise. Si avvicinò a me e mi baciò. -Ora è meglio che vai, ti aspetto a casa di Normani.- Ammiccò. Le sorrisi. -A dopo.- le dissi e poi uscii.
Ero molto nervosa, sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non avevo mai voluto pensarci seriamente. Mi incamminai verso casa di Dinah, mi aveva proibito di prendere la sua macchina, perché non scopavamo più. È patetica, lo so. -Sono a casa!- Urlai quando arrivai. -Hei.- Disse, dalla nostra camera. Era sul letto a guardare un film. Mi tolsi la divisa, andai a farmi una doccia e poi tornai in camera per rivestirmi. Dinah nel vedermi solo con un asciugamano lascio perdere il film e si avvicinò a me, voleva scopare. -Non mi va.- Mormorai, avvicinandomi all'armadio. Velocemente indossai l'intimo, un leggins e una felpa. -Perché? Sono settimane che fai così.- Borbottò. -Vorrei parlarti proprio di questo.- Dissi, chiudendo le ante dell'armadio. -Be' allora dimmi.- Disse, avvicinandosi a me. -Senti Dinah, a me piace un'altra.- Dissi, tutto d'un fiato. -Cosa?- Disse, nervosa. -Sì, mi piace un'altra e anche io le piaccio. Voglio star con lei.- Dissi, cercando di non apparire nervosa. -Mi stai lasciando? È Camila?- Chiese, alzando la voce. -Sì, è lei...ma non far così. Io non posso farci nulla.- Dissi, in preda al panico. Vederla così arrabbiata mi spaventava. -No, cazzo no.- Urlò. Mi tirò un pugno in pieno viso. -Perché mi fai questo?- Urlò. -Ho fatto tanto per te.- continuò. Il mio naso iniziò a sanguinare, mi faceva troppo male, non riuscivo a tenere aperto l'occhio sinistro e lei continuava ad urlare. Perché mi stava facendo questo? Pensava saremmo state insieme per sempre? -Ascoltami bene.- Disse, prendendomi per il colletto della maglia. -Tu, rimarrai qui. Con me. Altrimenti ucciderò la tua troietta.- continuò. -Non chiamarla così.- mormorai. -Sta zitta, hai capito quello che ti ho detto?- Urlò ancora. Annuii e lei mi lasciò stare. Scoppiai a piangere. Io volevo solo stare con Camila. Solo questo.

Stanza 147. // CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora