Capitolo due.

891 30 2
                                    

-Amore, sei pronta?- urlò Dinah. -Sì, ho quasi fatto.- urlai in risposta dal bagno. Mi guardai un ultima volta allo specchio: capelli ben lisciati, come al solito trucco nero, rossetto rosso, e il mio solito piercing al naso. Avevo scelto qualcosa di semplice; una salopette con una maglia a maniche lunghe sotto. -Amore, sbrigati.- disse Dinah entrando in bagno. -Eccomi, sono pronta.- Dissi, prendendo il mio iPhone poggiato sullo mobiletto dello specchio. Mentre stavo per uscire dal bagno, Dinah mi bloccò sulla soglia della porta e mi baciò, prendendomi i fianchi, era sempre così passionale, mi fece sedere sul lavandino ma stavolta fui io a bloccarla. -Non era tardi?- chiesi. -Micheal può aspettare.- Disse, cercando di baciarmi ancora. -Dinah, sul serio, hai detto che era tardi, quindi ora andiamo.- Dissi, scendendo dal lavandino ed andando verso la porta.
Senza guardami indietro, uscii e andai in macchina. Dinah, fece lo stesso dopo qualche secondo. Il tragitto in macchina fu abbastanza silenzioso, ma per fortuna arrivammo dopo circa dieci minuti. Dinah scese e venne ad aprirmi la portiera. -Sei arrabbiata per prima?- le chiesi, vedendo che era un po' strana. -No, ma beh, volevo fare l'amore con te.- Rispose, facendo un mezzo sorriso. -Non preoccuparti per questo, quando tornerò sarò tutta tua, poi ogni tanto scapperemo in bagno, no?- Dissi, facendole l'occhiolino. -Quanto sei eccitante, Jauregui.- Disse, sorridendo a trentadue denti. Entrammo in quella grande casa. -Ma benvenute! Siete bellissime.- Disse Micheal, facendoci entrare.
-Anche tu non sei niente male, grazie Micheal.- Disse Dinah sorridendo.
-Basta smancerie! Venite di là che vi presento gli altri.- Disse, facendoci segno di seguirlo in sala. Non avevo aperto bocca, sinceramente non ero molto a mio agio con quel tipo.
-Ragazzi, loro sono Dinah e Lauren.- Ci presentò Micheal.
Mi limitai a sorridere. -Dinah, Lauren, loro sono Normani, Camila e Ally, invece loro sono Harry, Louis e Dave. Voi e Harry e Louis, siete le uniche coppie della serata, oltre me e Dave. Ah, Ally è etero, ma è mia amica e ho voluto invitarla.- Disse Micheal concludendo le presentazioni.

***
Camila era seduta di fronte a me, ed io non riuscivo a fare a meno di fissarla, era così bella. Aveva gli occhi color nocciola, i capelli ondulati alle punte, ed un sorriso bellissimo. Non avevo rivolto nemmeno uno sguardo a Dinah, era come se per me esistessero solo quegli occhi color nocciola. Avevamo anche scambiato qualche parola ed era molto simpatica.
-Lauren, io vado a fumarmi una sigaretta con Micheal fuori, vuoi venire?- mi chiese Dinah. -No, preferisco restare qui.- Dissi, sorridendole. -Okay.- disse, dandomi un bacio prima di uscire.
-Non fumi?- mi chiese la castana non appena Dinah uscì. -Sì, ma ora non mi andava, tu invece?- Chiesi, rompendo completamente l'imbarazzo che c'era tra noi. -No, sinceramente non vorrei mai dipendere da una sigaretta.- Rispose. -Beh, sì, hai ragione.- Dissi. -E così tu e Dinah state insieme?- Chiese. -Sì.- risposi fredda, lei sembrò come stranita dal mio modo di rispondere. -Tu invece? Sei fidanzata?- le chiesi, cercando di essere più meno fredda possibile. -No, ho avuto una storia con una ragazza, che è durata quasi un anno, ma poi ho capito che lei non mi amava come la amavo io e ho preferito chiudere lì la relazione.- Rispose. -Ah, mi dispiace. Beh, ora come stai?- Le chiesi. -Bene, è passato un bel po' di tempo e ho avuto tempo per dimenticarla.- Rispose, sorridendo. -Lolo.- sentii Dinah chiamarmi. Mi voltai verso di lei e mi fece segno di andare in bagno.
-Ehm, scusa. Vado in bagno, torno subito.- le sorrisi. -Ma tranquilla, fa pure.- disse, facendo un mezzo sorriso. Aveva capito e probabilmente non sapeva come rispondere. Raggiunsi Dinah in bagno. Appena mi vide mi abbracciò ed io misi le gambe intorno la sua vita, salendole in braccio. Mi baciò, approfondendo sempre di più il bacio. Si staccò e andò a chiudere la porta a chiave. -Ecco, ora possiamo ricominciare da dove abbiamo lasciato.- Sorrise, riprendendomi in braccio. Sorrisi anch'io, quando faceva così mi faceva impazzire. Riprese a baciarmi, approfondendo sempre di più il bacio. Mi lascio sedere sul lavandino e mi sbottonò la salopette, iniziando a palpare il mio seno, poi iniziò a strusciare le sue dita sulla mia intimità da sopra il pantalone della salopette. -Potevi mettere una gonna.- Disse, continuando a baciarmi. Sorrisi sulle sue labbra, continuando ad ansimare. Era tutto così eccitante. Smise di strusciare le sue dita sulla mia intimità e staccò il bacio. -Per ora basta così.- disse. -Cosa? Hai intenzione di lasciarmi così?- Chiesi, sperando scherzasse. -Sì.- Rise. -Ma non sono ancora venuta.- Protestai. -Non importa.- Rise. A che gioco stava giocando? Mi riallacciai la salopette e tornai in sala, ero così infastidita dal suo comportamento. Appena presi posto a sedere, Dinah guardò Camila in malo modo. Lei le rispose con uno sguardo perplesso. Forse Dinah sospettava mi piacesse o che comunque provavo attrazione per lei e ha voluto farmi un dispetto lasciandomi così. La guardai ancora infastidita, ma l'unica cosa che fece fu ridere. Quanto mi mandava in bestia. -Va tutto bene?- chiese Camila, con tono preoccupato. -Sì, sta bene.- rispose aggressivamente Dinah. Guardai Dinah in malo modo e poi le risposi, -Sì, va tutto bene, non preoccuparti.- Le sorrisi. Non sapeva come comportarsi visto come aveva reagito Dinah, così si limitò ad un -Va bene- ed un sorriso. Non capivo sul serio perché Dinah si stesse comportando così, ma lasciai stare.

Stanza 147. // CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora