capitolo 10

219 20 0
                                    

Mi staccai da aiden sentendo immediatamente la mancanza delle sue braccia che mi stringevano forte "PLOTONE UNDER 10 IN POI RADUNARSI DAVANTI AL CANCELLO PRINCIPALE" sbarrai gli occhi e aiden s'irrigidì. Un esplosione ci fece volare contro il muro, caddi a terra pesantemente sentendo l'allarme della base che mi perforava i timpani "sharon!" Aiden mi aiutò ad alzarmi prima di prendermi per mano e trascinarmi lontano da camera mia. Esplosioni su esplosioni distruggevano la mia base, riducendola in polvere, urla e spari erano tutto ciò che ora si poteva udire là dentro "marilyn!" Mi bloccai strattonando aiden che mi guardò incavolato "devo andare ad aiutare la mia amica" feci per voltarmi indietro ma aiden mi tenne stretta trascinandomi via da lì "aiden fermati! Per favore, per favore devo aiutare i miei amici" ero in lacrime quasi, ma lui non mi ascoltava. "Aiden...ti prego..." ora piangevo mentre il baccano dentro alla base semi distrutta si intensificava sempre di più procurando rumori inquietanti di muri che crollavano e cadevano a terra.

Un urlo femminile mi fece vedere rosso e quasi come se fossi posseduta da un'entità diversa, saltai addosso ad aiden mordendogli il braccio. Lui ululò lasciandomi andare e con uno scatto fulmineo mi precipitai giù per le scale facendo a zig zag tra corpi e pezzi di cemento che cadevano ed erano a terra. Arrivai quasi subito nel posto dove doveva esserci la stanza di marilyn e daimon, ma tutto ciò che ne rimaneva era un mucchio di cene e mattoni uno sopra l'altro che bloccavano la strada "marilyn!" Urlai il suo nome e lei mi chiamò da dietro il cumulo di mattoni che bloccavano l'uscita dalla sua camera "marilyn stai bene?" Aspettai una sua risposta che non attardò ad arrivare "io sto bene, daimon invece è a terra, non riesce a muoversi e credo stia per svenire" cercai di spostare dei massi ma inutilmente, erano troppo pesanti per permettermi di spostarli "sharon...mi dispiace per quello che sta succedendo, io e daemon pensavamo di non fare niente di male e invece abbiamo provocato tutto ciò...ti prego non avercela con noi, non potevamo sapere che lo spettro ci avrebbe seguiti e avrebbe fatto crollare la base" sgranai gli occhi titubante, non capivo ciò che marilyn stava dicendo. Ma ora non avevo tempo per pensarci, dovevo aiutare i miei amici ad uscire da lì.
Un boato non rassicurante mi fece accapponare la pelle e immediatamente mi attaccai ad un masso pesantissimo, non m'importava di rimetterci le braccia o la vita, io dovevo salvarli. "Sharon..." quelle furono le ultime parole di marylin che sentii, poi il soffitto della sua camera crollò con uno schiocco e il silenzio più assordante mi fece sbarrare gli occhi "MARILYN!" urlai buttandomi addosso ai massi che bloccavano l'accesso alla camera. Insistentemente cercai di spostarli ma senza successo, notai un lancia razzi a terra e lo raccolsi mettendomi dietro ad un muro laterale e distante dalla stanza di marilyn. Puntai i blocchi di marmo e sparai prima di nascondermi, inginocchiarmi e schiacciandomi contro il muro.

Il razzo fece esplodere in mille detriti tutti i massi che bloccavano il passaggio, mi alzai da dietro il muro correndo dentro la camera. Non vedevo niente la polvere era troppo fitta, tossii qualche secondo prima di iniziare a gesticolare con le braccia per far disperdere la polvere del cemento e appena riuscii a vederci meglio notai daimon sotto al letto, semi distrutto, svenuto. Corsi da lui notando graffi, lividi e un morso che non aveva un bel colore, sfumava dal violaceo al verdognolo. "Daimon, ti prego svegliati. O dio fa che stia bene" gli tirai qualche schiaffetto per farlo reagire e con mia gioia lui tossì prima di riaccasciarsi a terra, non aveva forze e per portarlo fuori da lì avrei dovuto faticare. Mi guardai in giro cercando qualcosa su cui potevo mettere daimon per trascinarlo fuori da quella stanza senza dovermi rompere la colonna vertebrale e notai un cestino della biancheria sporca ribaltato. Sorrisi e lo rimisi in piedi prima di prendere con fatica daemon in braccio e mettercelo dentro "certo che pesi, dai" iniziai subito a spingere il cestino fuori dalla camera ma con la coda dell'occhio notai una cosa che mi fece bloccare come una statua. Le lacrime iniziarono a sgorgarmi dagli occhi e faticavo a respirare per i singhiozzi che cercavo di trattenere difficilmente "n-no..." tirai su col naso e mi voltai verso la parte della camera crollata e subito misi una mano sulla bocca piangendo ancora di più. Là sotto un masso c'era marilyn, la mia migliore amica.
Camminai verso di lei lentamente, le mie gambe tutto ad un tratto erano diventate di gelatina e faticavo a fare un passo "ma-marilyn..." sussurrai tra un singhiozzo e l'altro il suo nome ma lei non mi rispose, rimase ferma quasi morta. Mi inginocchiai di fianco a lei e le toccai il polso, avevo le mani che tremavano e nonostante questo non sentii il battito cardiaco della mia amica.

"Mi...dispiace...ti avevo promesso che ti avrei protetta a qualunque costo e ora...ora tu non ci sei più. Ti prego perdonami merilyn, ti prego, Ti Prego, TI PREGO PERDONAMI!" scoppiai a piangere senza più trattenermi e urlai tutta la tristezza che avevo per la morte della mia amica, le accarezzai il viso spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la guardai sentendo il vuoto dentro di me.
"Sharon!" Aiden mi chiamò prima di entrare nella camera e bloccarsi davanti alla vista di marilyn morta. Non lo guardai nemmeno "le avevo promesso che saremmo diventate under 35 insieme e lei quel giorno mi promise che quando una delle due sarebbe arrivata agli under 30 in poi...mi avrebbe invitata al suo matrimonio con daimon" le accarezzai di nuovo il viso prima di stringerle la mano "lei era come una sorella per me, non mi ha mai abbandonata e mi ha sempre protetta. Era stupenda quando sorrideva, aveva uno di quei sorrisi sinceri che ti procuravano tanta di quella felicità da scoppiare, dovevi vederla, te ne saresti innamorato, come tutti i maschi che incontrava, d'altronde era bellissima e dolcissima, come si poteva non volerle bene?...e io...io non l'ho protetta...io ho fallito aiden, io ho fallito..." finalmente alzai lo sguardo guardandolo e lui mi venne vicino prima di darmi una carezza sulla guancia "tu non hai colpe, e lei te lo direbbe se fosse qui con noi" senza più forze mi appoggiai ad aiden che agilmente mi prese in braccio e trascinando il cestino con daimon dentro ci portò fuori dalla camera e dalla base.

Allo Scoccare Della Mezzaluna [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora