capitolo 11

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Una squadra di ricerca proveniente da una base al nord della nostra, ci venne in soccorso portando armi e bende per chiunque fosse sopravvissuto alla catastrofe. Daimon fu subito dato in cura da dei medici e aiden venne chiamato per calmare i lupi irrequieti e fare la guardia a tutti, per un eventuale nuovo attacco. Rimasi lì, a guardare la mia base crollare piano piano, da sola e con il vuoto della perdita di marilyn che mi attanagliava il cuore quasi facendomi perdere il fiato. Non sapevo più cosa fare, volevo abbandonare tutto e scappare il più velocemente e lontano possibile da quel posto, ma anche facendolo sapevo che la morte di marilyn mi avrebbe seguita, ovunque io andassi.
"Sharon" mi voltai a guardare aiden sporco di sangue e polvere, non sapevo se il sangue era il suo o quello di qualcun'altro e nemmeno volevo saperlo "daimon dovrà essere portato al più presto alla base del nord, ha bisogno di cure immediatamente e una truppa sta per partire insieme a lui. Tu verrai con me nel mio branco con altri ragazzi, è l'unico modo per tenervi in vita" non dissi ne feci niente, avevo la mente completamente vuota. "Vieni" lui mi prese per mano portandomi davanti a 14 ragazzi mezzi impauriti e mezzi tremolanti "ragazzi salite sui furgoni, vi porteremo dentro un branco di soli lupi e vi alleneremo, per potervi far entrare dentro la base del nord. Molti ce la faranno e molti decideranno di abbandonare ma tutti avrete una casa" i ragazzi annuirono fingendo un coraggio non loro, questo gruppo doveva essere appena entrato alla base, erano dei novizi perciò non sapevano in cosa si andavano a cacciare.

Entrammo tutti nei due furgoni e il silenzio di tomba che vi era, quasi opprimeva i timpani per romperli. Aiden si era seduto di fianco a me per potermi tenere compagnia, mi appoggiai alla sua spalla e lui mi strinse la mano in modo dolce, mi stava cercando di tirare su di morale, ma la perdita della mia migliore amica non era una cosa che potevo risolvere e dimenticare subito, forse, con il tempo sarei riuscita ad accettarlo ma ora non ne avevo la forza. La sua morte mi aveva fatta crollare in uno stato di trans che poteva portarmi alla pazzia. Ero sicura che non sarei impazzita, insomma ero abituata a vedere spettri e fantasmi quindi pazza la ero già da quando sono nata.
"Vedrai, i miei genitori ti piaceranno" sgranai gli occhi confusa e aiden continuò a parlare "verrai ad abitare in casa mia, tanto ormai è come se sapessi tutto di te quindi i miei genitori saranno più felici di avere te come ospite che uno di questi imprevedibili marmocchi" sospirai comprendendo il motivo ma un flash delle parole di marilyn mi accesero come una bomba. Mi tirai su da sopra la spalla di aiden e lo guardai confusa "merilyn aveva detto che per colpa loro uno spettro li aveva inseguiti fino alla base per poi portare i suoi coetanei a distruggerci tutti!" Lo dissi senza respirare e quasi lo urlai addosso ad aiden che mi guardò sconcertato. Feci per alzarmi dal sedile ma aiden mi tenne giù sorridendomi "so quello che vuoi fare ma dovrai aspettare darling, daimon non sarà lucido per un po di tempo e ho già fatto dire che appena si risveglia devo esserne informato. Quindi stai calma sarai la prima a parlargli appena si sveglierà" lo guardai quasi ammirata e gli feci un cenno di sorriso ma niente di più, non riuscivo ad essere felice ancora però ora avevo sete di vendetta verso lo spettro che aveva causato tutto questo dolore e la morte di marilyn. Giurai sullo spirito della mia amica che avrei trovato quel maledetto spettro e lo avrei fatto in mille pezzi vendicando tutti noi, tutta la mia ex base e tutti i morti che aveva causato distruggendola.
Durante il tragitto verso la casa di aiden mi addormentai senza neanche accorgermene, ovviamente l'adrenalina lasciò il mio corpo e tutta la stanchezza della lunga giornata che avevo passato, più lo sforzo enorme che avevo fatto nel cercare di salvare daimon e marilyn mi si buttò addosso a pesce facendomi perdere ogni briciola di forza che avevo.

Sobbalzai sentendomi prendere in braccio ma non aprii gli occhi da quanto ero stanca. Mi sentii portare fuori all'aria fresca che mi penetrò nelle vene da quanto era fredda, non sapevo dov'eravamo ma sapevo che aiden era con me in qualunque circostanza. L'aria fredda fu spazzata via dal confortante caldo di aiden e di una casa di campagna, non sapevo come mai riuscissi a capire che eravamo in campagna ma l'odore di fieno e il rumore di un fuoco che scoppiettava mi facevano pensare così.
"Madre" sentii aiden parlare ma continuai a far finta di dormire, mentre origliavo ciò che dicevano "oh aiden come stai? Jeremy ci ha informati di ciò che è capitato a quella dannata base, ma non avevano detto di avere abbastanza cacciatori e armi da difendersi in qualunque circostanza?" Sentii aiden diventare teso "figliolo!" Un'altra voce maschile sovrastò ogni altro rumore da quanto era gutturale e da uomo vissuto, quasi incuteva timore a sentirla "padre!" Ora capivo dove aiden mi aveva portata, quella era casa sua "chi è la ragazza?" Rimasi immobile cercando di rimanere calma, non dovevo far capire di essere sveglia altrimenti mi avrebbero potuto spedire in una camera buia e ammuffita "la mia compagna" quasi non mi si mozzò il respiro e dovetti mettercela davvero tutta per non aprire gli occhi e urlare addosso ad aiden. Sentii un "ooh" da parte di sua madre "lo sai vero che è una normale umana?" Okay il padre mi stava già antipatico "no, lei è una cacciatrice di fantasmi e ha assorbito alcuni dei loro poteri. Non è più umana da quando ha visto il suo primo spettro" se non fossi così stanca gli avrei di sicuro tirato dietro il tavolo, cosa stava dicendo mai? "Mi sono legato a lei quando il magnitudo 9 mi ha ferito due anni fa, padre!" Ecco non riuscii più a trattenermi e come una totale idiota starnutii.

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