Into You

Cap 4

Di questi tempi la fuga è l'unico mezzo per continuare a sognare.
(Jim Morrison) 

La mattina della partenza.
La sveglia suonava imperterrita. La spensi nuovamente. Aprii gli occhi con fatica e scesi dal letto. Come uno zombie, mi diressi in bagno: doccia e capelli. Mi asciugai i capelli e infilai i vestiti: prima l'intimo pulito, poi un paio di jeans lunghi, una maglia rossa a maniche corte, un paio di tacchi bianchi e una felpa annodata alla vita. Mi recai nuovamente in bagno e mi truccai come mio solito: fondotinta, catline di eye-liner nero, mascara e rossetto rosso; legai i capelli in una mezza coda ed ero pronta.
Presi la valigia e uscii dalla camera, trovandomi Ian davanti. Posai una mano sul petto per lo spavento: giuro, non mi aspettavo di trovarlo già davanti la porta alle 5 di mattina.
"Buon giorno signorina, dormito bene?" Chiese con un sorriso.
"Si, grazie" risposi recandomi verso le scale con Ian alle calcagna.
Stavo scendendo di fretta, quando misi male il piede destro, rischiando di cadere, ma Ian mi prese in tempo.
"Tutto bene, signorina?" Mi chiese.
Alzai lo sguardo incontrando i suoi color ghiaccio. Erano così azzurri, chiari e belli che sembrava che ti volessero soggiogare. In più circondava i miei fianchi con le sue possenti braccia e il mio cuore cominciò a dar di matto.
"Hey, chi sei tu? È perché ci stai provando con la mia ragazza?" Jake entrò in casa.
Era in pausa dal lavoro, quindi decisi di portarlo con me in due tappe.
"Amore" mi liberai dalla presa di Ian e scesi le scale, per poi abbracciare Jake "è il mio nuovo bodyguard.. Non ci stava provando con me: mi ha solo salvata da una slogatura" e dopo averlo baciato, entrammo in macchina.

Madrid era una città fantastica, piena di vita e i colori, i cittadini molto disponibili e calorosi, divertenti e molto allegri.
Io, Jake e Ian visitammo il Palazzo Reale, Plaza del Sol, e diversi musei.
Inutile dire che, nelle piazze più importanti, nei pub la sera, i fan mi riconoscevano e mi chiedevano di fare una foto.
"Ma questo deve sempre stare dietro di noi come una cozza?" Mi sussurrò Jake all'orecchio, riferendosi a Ian.
"Mi scusi, ma è il mio lavoro quello di proteggere la signorina Grande" rispose lo stesso Ian.
Soffocai una risata: nonostante Jake avesse parlato sottovoce, Ian lo aveva sentito.
Jake lanciò uno sguardo truce a Ian.
"Dai amore, andiamo in hotel? Domani ci aspetta una lunga giornata di lavoro"

Shorts bianchi, top nero e tacchi neri erano ciò che indossavo alle prove.
"Sono le 13:00, ora di pranzo!" Urlò Kelly dal backstage.
La raggiunsi sbuffando e vidi Nicki Minaj e Jessie J.
"Ragazze! Che ci fate qui?" Corsi ad abbracciarle.
"Abbiamo avuto la brillante idea di cantare Bang bang con te stasera, visto che noi siamo qui e domani avremo i nostri rispettivi concerti" spiegò Jessie.
"Si sì sì è ancora si!" La braccianti di nuovo.
"Signorina, Kelly.." Ian.
"Ian, non chiamarmi signorina, chiamami Ariana e dammi del tu" sospirai "e loro sono due mie amiche: Nicki Minaj e Jessie J" le presentai.
"Lieto di conoscervi" Ian sorrise "Signo.. Ariana, Kelly ti aspetta in sala pranzo con Jake"
Alzai gli occhi al cielo e mi diressi nella stanza con le mie amiche.
"Jessie, Nicki, che bello vedervi!" Jake si alzò per salutare le ragazze abbracciandole.
Ci sedemmo ad un grande tavolo rotondo: io ero seduta tra Ian e Jake e, accanto a lui, c'era Nicki con Jessie, poi Kelly, mamma, e papà accanto ad Ian.

Subito dopo il pranzo, provammo di nuovo, per poi trarvi nei camerini per vestirci e truccarci: Nicki vestiva un paio di calze a rete con una gonna aderente fino al ginocchio e un top che le evidenziava il seno, tacchi, labbra rosa Barbie e ciglia finte con capelli molto cotonati; Jessie indossava un paio di pantaloni con la gamba larga corti fini alla caviglia, top bianco, capelli corti e lisci, trucco leggero. Io, invece, indossavo una delle mie amatissime tutine: era bianca e brillantinata, con una gonnellina blu, un paio di stivali bianchi alti fino al ginocchio con tacchi altissimi, solita mezza coda è solito trucco con mascara e rossetto rosso.
Dopo aver cantato diversi singoli, cominciai a parlare al pubblico.
"¡Hola Madriiiiid!" Urlai al microfono, per poi ottenere un urlo generale da parte del pubblico "Allora, oggi pomeriggio sono venute a trovarmi sue amiche, con le quali ho collaborato per una canzone e abbiamo deciso di cantarla insieme! Date il benvenuto a Nicki Minaj e Jessie J!"
Il pubblico urlò, contento di vedere le ragazze sul palco.
Cantammo Bang bang con ottimi risultati e, con tale canzone, terminai la prima tappa a Madrid.
"Ciao Madrid! A domani!" Affermai mentre, con il piccolo ascensore al centro del palco, scesi nel dietro le quinte.