Cap 16

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L'amore deve toccarti il cuore e l'anima.
è lì che vivono i sentimenti.
(Luana Del Grande)

















Sentii qualcuno urlare il mio nome. Aprii gli occhi e alzai lo sguardo: Ian mi osservava con i suoi occhi azzurri colmi di preoccupazione. Poco dopo me lo ritrovai accanto che piangeva e mi stringeva sempre di più a sè.

"Ian, non piangere, sono qui!" Gli accarezzai il viso, ma sembrava non sentire il mio tocco.
Poco dopo arrivò l'ambulanza e mi alzò. Anzi, alzò il mio corpo. Vidi mamma piangere tra le braccia di papà, e lui consigliare all'infermiere di portare Ian sull'ambulanza.
Quando arrivammo all'ospedale, Ian andò piangendo dalla madre, che lo consolò.


I giorni passavano e tutti venivano a trovarmi. Quando venne nonna, però, accadde qualcosa di strano.
Ero nell'angolo della stanza, mentre ascoltavo nonna raccontarmi le sue giornate trascorse a giocare a burraco con le sue amiche, quando sentii una voce maschile alle mie spalle.
"Triste, vero?" Mi voltai. Frankie. Era vestito totalmente in bianco e aveva le braccia incrociate al petto.
"Per caso ti hanno messo a fare il gelataio nell'aldilà?" Chiesi indicando il suo completo bianco.
Lui mi tirò per un braccio e mi abbracciò forte a lui.
"Altra partita a burraco?" Frankie segnò nonna con la testa.
"Si" alzai gli occhi al cielo, facendo ridere mio fratello. Quanto era bello.
"Ariana," nonna sospirò "ho trovato queste lettere nel cassetto della scrivania. Quelle per mamma e papà le ho già consegnate. Mancano quelle per Frankie e Ian. Quella per Ian la consegnerò tra poco. E quella per Fran, bhe, la leggerò adesso." Nonna aprì la busta ed estrasse il figlio, cominciando a leggere: "Caro Fran, fratellone mio, se ora stai leggendo questa lettera, è perchè sono morta, o sono in coma, o perché nonna avrà trovato le lettere e, mossa dalla curiosità, ci avrà sbirciato." Nonna si fermò guardandomi male scatenando una risata da parte nostra, poi ricominciò a leggere: "Stasera ho ascoltato la canzone Echo di Jason Walker e non ho potuto che piangere. Dalla tua morte, ho avuto tantissima difficoltà a riprendermi, a riprendere a vivere, a mangiare e a cantare. Ian mi ha aiutata in questo. Si è preso cura di me, come se fossi la sua ragazza, mi ha coccolata e protetta. Mi ha amata e mi ama tanto. Si Fran, ci siamo messi insieme e non posso essere che felice. Anche io lo amo. Tanto. Tantissimo. Più della musica e farei di tutto per non perderlo, per averlo accanto a me. Fran, mi manchi come l'aria e vorrei averti qui con me, adesso." Nonna terminò la lettura della lettera e la mise in borsa. Mi diede un bacio sulla fronte.
"Mi manchi, Fran" abbracciai mio fratello e mi scese una lacrima.
"Ariana.." Nonna mi chiamò e notai che mi stava asciugando le lacrime. Poco dopo, il mio corpo nominò Frankie.
Guardai Frankie per chiedergli spiegazioni, e vidi felicità nei suoi occhi.
"Ariana, se hai pianto e hai parlato, vuol dire che stai provando emozioni e.. Sei vicina allo svegliarti!" Lui mi guardò contento e mi abbracciò forte. Dopo che sia staccò da me, mi prese per mano e mi portò su per le scale.
"Dove stiamo andando?" Chiesi a Frankie.
"Guarda" mi affermò non appena arrivammo al terrazzo. Guardai la scena davanti a me e vidi nonna parlare con Ian, per poi dargli la lettera. Quando nonna andò via, mi sedetti accanto a Ian. Lo guardai attentamente: la barba incolta faceva spazio sul suo viso, gli occhi azzurri un tempo lucenti e pieni di vita, ora erano spenti e scuri; i capelli neri e tutti scompigliati. Tra le dita stringeva la sigaretta consumata per metà consumata e pensai che il vizio del fumo era aumentato.
Il ragazzo aprì la lettera e cominciò a leggerla ad alta voce.
"Caro Ian, amore mio, ti amo. Ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre. Le cose tra noi non sono cominciate con il verso giusto: sono scappata con Frankie, ma poi mi hai trovata e portata a casa; mi hai salvata più volte da fan scatenate, mi hai coperta quando facevo marachelle, ma soprattutto mi hai consolata dopo la morte di Frankie, mio fratello. Mi hai consolata di un dolore che non riuscivo a superare e che non riuscivo a sopportare tanto da farmi allontanare dalla mia passione più grande: la musica. Non potrò essere più che grata per tutto quello che hai fatto per me.
Sai, quando ti ho visto la prima volta, durante la riunione con i miei genitori, speravo che tu non diventassi il mio bodyguard. Non perché non mi piacevi, per carità, ma perché i tuoi occhi e il tuo sguardo mi trasmettevano una sicurezza mai provata prima e questo mi faceva paura. Tremendamente paura. Ma da quando mi hai parlato quella notte e mi hai dato quell'abbraccio infinito e pieno di amore, non ho potuto far altro che ricambiare i tuoi sentimenti per me.
Se sono morta per un gesto folle, ti prego di perdonarmi, amore mio, non volevo ferirti, ma penso solo che questo mondo non si adatto a me, non adatto ad una ragazza che vuole essere e sentirsi libera di fare ciò che desidera, senza che le vengano imposti compiti specifici e limiti.
Ricorda: ti amo, ti ho amato e ti amerò per sempre.

Tua,
Ariana"

Guardai Ian: aveva le lacrime agli occhi e fissava il foglio come incantato.
Anche io cominciai a piangere.
Frankie mi abbraciò da dietro.
"Ariana" Ian continuò ad osservare la lettera "se mi stai ascoltando, svegliati, ti prego. Non posso vivere senza te" disse tra i singhiozzi. Si alzò e si affacciò al terrazzo dell'ospedale, per poi urlare il mio nome quattro volte. Scoppiò in un pianto più forte, si appoggiò alla ringhiera per poi scivolare di schiena e sedersi per terra.
"Frankie" guardai mio fratello "cosa posso fare? Voglio stargli vicino, ma è impossibile! Sono un fantasma!"
"Ariana, dipenderà tutto da te" Frankie mi abbracciò e una luce cominciò ad illuminarlo.
"Che significa?" Frankie cominciò a svanire pian piano, risucchiato dalla luce. Lo chiamai più volte, ma lui ormai era totalmente sparito.
Guardai Ian mentre continuava a piangere con la testa sulle ginocchia.
È ora? Cosa dovevo fare?

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