Cap 8

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L'amore, come il fuoco, non può sussistere senza un continuo movimento: esso si spegne non appena finisce di sperare e di temere.
(Francois de La Rochefoucauld)




Trascorse un mese e non facevo altro che andare avanti e indietro per il mondo per concerti, interviste e shooting.
Tutti i giorni mi sentivo con Frankie e gli raccontai come stava andando con Ian. Era convinto che fra me e lui ci fosse del tenero, ma negavo: io avevo Jake.


Ian continuava a fare il suo lavoro, ma da quando parlammo l'ultima volta sulla scala antincendio, lo sentivo più freddo e distante.
Andavo a trovare Edna tutti i giorni con Ian. In fondo io e la donna avevamo legato molto.
Papà ritornò a New York con mamma, e io ero in macchina mentre parlavo con Jake, visto che sarei andato da lui nel pomeriggio.
"Sono a casa!" Urlai.
"Ciao bambola!" Papà mi abbracciò.
"Per stasera non mi aspettate, vado a cena da Jake" dissi mentre salivo le scale.
In realtà dovevo raggiungerlo dopo cena, ma avevo terminato prima le mie faccende, così decisi di fare una doccia, andare a prendere cibo cinese e portarlo a Jake, per fare una sorpresa.
Dopo essermi docciata, infilai l'intimo pulito, indossai una gonna blu corta, top argentato che lasciava scoperta la pancia, giacca legata in vita, superga bianche e legai i capelli in una coda alta.
Ian mi accompagnò dal cinese sotto casa e, dopo, a casa di Jake.
Decisi di non suonare il citofono, visto che avevo una copia delle chiavi di casa del mio ragazzo. Salii le scale fino ad arrivare al secondo piano e Ian rimase fuori la porta di casa.
Riuscii ad aprire la porta con silenzio e cautela e prima di entrare in casa, Ian mi bloccò per un braccio.
"Sta attenta, Ariana. Se sei in difficoltà urla il mio nome o grida aiuto, intesi?" Mi sussurrò.
Feci di sì con la testa ed entrai in casa chiudendomi la porta alle spalle.
Senza far rumore, mi recai in cucina.
Sentivo delle voci e delle risa, quindi pensavo che Jake fosse in compagnia della madre, ottimo momento per conoscerla.
Dal corridoio vidi che la porta della cucina era aperta, così mi misi vicino e feci un grande balzo urlando un sorpresa! con un grande sorriso, che poi svanì. La scena che mi ritrovai davanti era davvero agghiacciante e schifosa.
Jake era steso a pancia in su e completamente nudo, ma la cosa che mi fece venire ancora più ribrezzo fu chi era su di lui. Nicki. Lei era vestita, ma in modo abbastanza provocante: body nero con calze a rete e seno messo in bella mostra.
Entrambi mi guardarono impietriti.
Jake stava per dire qualcosa, ma lo bloccai.
"Non fiatare" gli puntai l'indice contro e corsi furi.
"Ariana" sentii la voce di Ian alle mie spalle.
Scendevo le scale velocemente, troppo velocemente. La vista cominciò ad appannarsi e il magone diventava sempre più grande man mano che mi avvicinavo alla macchina.
Stavo per aprire la portiera dell'auto, quando fui bloccata.
"Ariana, che succede?" Ian mi prese per un braccio, facendomi voltare verso di lui.
"Andiamocene a casa Ian, per favore" le lacrime minacciavano di uscire.
Senza obiettare, Ian sospirò e salì in macchina.
Il tragitto in macchina fu molto silenzioso e qualche volta veniva interrotto dai miei singhiozzi. Cercavo di piangere senza farmene accorgere, ma era molto difficile. Qualche volta sentivo lo sguardo di Ian addosso, ma nè io nè lui spiccicammo parola.
Non appena entrai a casa, mio padre uscì dal soggiorno venendomi incontro con un sorriso enorme.
"Ariana, vedi un po' chi è... Ma che è successo?" Chiese, cambiando la sua espressione da felice a preoccupato.
Non risposi, ma mi limitai a fiondai tra le sue sue braccia e scoppiare in pianto disperato, ma allo stesso tempo liberatorio.
Papà guardò Ian per chiedere la causa delle mie lacrime, ma il ragazzo alzò le spalle.
"Ari, cucciola mia" una voce femminile e matura. Poi una mano che mi accarezzava dolcemente i capelli. Alzai lo sguardo e la vidi. Nonna.
"Nonnina!" Mi fiondai su di lei. Emanava il solito profumo dolce e delicato.
"Cosa è successo?" Mi chiese, mentre mi sedevo con lei sul divano.
"Jake" sussurrai, mentre nonna mi asciugava le lacrime "l'ho trovato a letto con Nicki Minaj!" E scoppiai nuovamente a piangere.
"E tu cosa hai fatto? Cosa hai detto?" Chiese papà.
"È uscita dall'appartamento correndo il più velocemente possibile" rispose Ian al mio posto "Ariana non l'ha visto, ma Jake è uscito da casa con un telo legato ai fianchi, ma l'ho fermato dicendo che era troppo tardi" concluse.


Rifiutai la cena e decisi di recarmi in camera mia. Volevo star sola e volevo cercare di passare la delusione, ma era tutto inutile. L'immagine di Jake sotto Nicki mi faceva male. Provavo rabbia, odio ma soprattutto delusione. Allora Jake non mi amava davvero come dicevano? E Nicki? Mi ha usata anche lei? Forse perché voleva rubare i miei fan?
I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta. Poco dopo comparve nonna con un vassoio in mano e Ian che le manteneva la porta aperta, per poi chiuderla.
"Nonna, non ho fame.." Dissi mentre si sedette sul letto accanto a me.
"Ma è la pizza, il tuo piatto preferito!" Disse mentre piegava un tovagliolo "Dai tesoro, mangia qualcosa!"
La porta della camera si aprì di colpo mostrando un Frankie stanco e ansimante. Corse ad abbracciarmi fiondandosi sul letto, poi abbracciò la nonna.
"Te l'avevo detto che Jake non era una brava persona.. Si vedeva a migliaia di chilometri" affermò mio fratello portando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio "Uh, pizza!" Affermò cercando di prendere il pezzo, ma ricevette uno schiaffo sulla mano da parte di nonna.
"Giù le mani! Questa pizza è per tua sorella!" Fran fu ripreso da nonna.
"Non ho fame" replicai alzando gli occhi.
Mio fratello mi guardò e sospirò.
"Non ti disperare per una persona che non ti merita.. Anzi, due persone. Tu sei speciale, sorellina, e te ne accorgerai presto.. Poi ci sono così tanti ragazzi lì fuori che ti aspettano!"
"Qui fuori c'è n'è già uno" nonna sorrise "Dai, ragazzi, quel giovanotto in giacca e cravatta qui fuori è davvero carino!"
"Nonna, è il mio bodyguard e lavora per me" le dissi.
"Si, ma tu stessa mi hai detto che andate a visitare sua madre in ospedale, che ti ha baciata e che vi siete confidati!" Intervenne Frankie.
"Ti ha baciata?!" Nonna.
"Si nonna, l'ha baciata!" Fran allargò le braccia.
Aiutatemi.
"Allora, già ti ho detto che il bacio non era vero, ma per depistare la pista alle fan! E poi.. Il fatto della confidenza credo sia normale, no? Posso fidarmi di lui, sta durando più degli altri bodyguard.." Alzai le spalle.


Passò una settimana e nonna e Frankie ritornarono, rispettivamente, a Londra e a Dublino.
Era primo pomeriggio ed ero sul letto in camera mia con il computer sulle gambe, mentre guardavo video su YouTube.
"Ho detto che voglio entrare!" Una voce maschile fuori dalla porta.
"Le ho espressamente detto che Ariana non la vuole vedere!" La voce di Ian.
Scesi dal letto e mi avvicinai alla porta, poggiandoci l'orecchio per sentire meglio.
"Ah, da quando la chiami Ariana, eh?" Riconobbi la voce di Jake "Da quando sete andati a letto insieme, eh? Te la sei scopata bene, vero?"
A quelle parole aprii la porta e diedi uno schiaffone in piena faccia a Jake.
"Io" cominciai a parlare con odio e rabbia nella voce "non mi sono portata a letto Ian! Ma sei tu ad aver fatto schifo e ad esser andato a letto con una delle mie amiche più care!" Alzai la voce facendolo sobbalzare "E il fatto è che non mi fai solo schifo tu, ma anche lei.." Diedi le spalle al ragazzo.
"Ariana, posso spiegare.." Affermò Jake.
"Cazzate." Risposi, dandogli ancora le spalle "Da quanto tempo durava?"
"Due settimane" rispose.
"Forse vorresti dire due mesi" dissi io; mi voltai e affermai: "Vattene, Jake"
"Ariana, ti presto ascoltami!" Jake mi pregò.
Senza proferir parola, entrai in camera mia, aprii il cassetto della scrivania e presi il mazzo di chiavi con la copia delle chiavi di casa sua. Ritornai in corridoio e le lanciai per terra.
"Sparisci dalla mia vista" e rimasi sul ciglio della porta della mia stanza, fin quando vidi Jake scendere le scale e uscire di casa con la coda tra le gambe.
Quando la porta di casa fu chiusa, scivolai sul cornicione della porta, per poi ritrovarmi seduta a terra.
Ian si sedette difronte a me.
"Mi dispiace" lo guardai "non volevo che ti offendesse" terminai.
"Non ti preoccupare" rispose lui "l'importante è che tu stia bene" mi accarezzò il viso e io gli sorrisi.


"È davvero venuto a casa?!" Urlò Frankie.
Era sera ed ero su Skype con Frankie, che mi aveva presentato John. Infatti il ragazzo sentì tutta la storia.
"Si, e non puoi capire cosa ha detto!" Affermai.
I due si avvicinarono allo schermo del computer, curiosi.
"Ha accusato Ian di avermi portata a letto.. Io non ci ho visto più, così sono uscita e gli ho sferrato un bello schiaffo in piena faccia, tanto da fargli rimanere l'impronta della mia mano" raccontai.
"Poi?" Chiese John, incitandomi a continuare.
"Poi ho preso le sue chiavi di casa e le ho lanciate per terra. Jake le ha prese e se ne è andato con la coda fra le gambe"
"Hai fatto bene, Ariana!" John battè le mani.
"Grazie, John" sorrisi.
"Sai, non sei proprio quella ragazzina capricciosa di cui tutti parlano. Tu sei di più: una ragazza speciale, dolce e dal cuore d'oro" John mi fece emozionare.
"Grazie John" mandai un bacio volante allo schermo e lui fece lo stesso.
"Si Ariana, ti voglio bene anche io!" Intervenne Frankie, che fino a quel momento, non fu calcolato.
Io e John ridemmo.

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