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Aurora

" Finalmente, signorina bella. " cinguettò mio padre allegro, quando presi posto sui sedili posteriori dell'auto.

Sospirai: " Perdonatemi, ma Felicity e Carlotta non volevano proprio lasciarmi andare."

" Mmm...che carina." commentò Sebastian al mio fianco con un fischio d'ammirazione. " farai sicuramente colpo su qualcuno. Mi toccherà tenerti d'occhio, sorellina."

Gli diedi un pizzicotto su un braccio indispettita e lui ridacchiò. Non indossavo niente d'impegnativo, semplicemente un vestitino rosso lungo fin sopra il ginocchio, scarpe con tacco, orecchini abbinati ed avevo raccolto i miei lunghi capelli castani in una coda alta. Tutto qui. Il trucco era molto semplice e leggero, dopotutto eravamo alla fine di Agosto. Faceva ancora un gran caldo. Mia madre invece aveva scelto d'indossare un vestito nero, lungo, molto elegante, raffinato ed elaborato. I capelli scuri raccolti in una elegante acconciatura. E per finire, mio padre e mio fratello erano in smoking. Stavano molto bene.

" Deve essere bella, assolutamente. Questa sera è una buona occasione per conoscere qualche ragazzo di buona famiglia. Sarebbe anche ora! " rincarò mio padre alla guida, e mia madre seduta al suo fianco sul sedile del passeggero aggiunse: " Devi sistemarti tesoro mio, ora è la tua priorità."

Sgranai gli occhi: " Facciamo sempre i soliti discorsetti? Non sono zitella, chiaro? Ho quasi ventitré anni ed una gran voglia di studiare per laurearmi nel più breve tempo possibile, tutto qui. Perché sapete? Non ho bisogno di un ragazzo fra i piedi per essere felice, non lo voglio."

" Sei una vecchia zitella acida, invece." mormorò mio fratello

" Seb, la smetti? " tuonai inferocita, mostrandogli i denti.

" Sorellina, nessun ragazzo proverà ad avvicinarsi a te se continuerai ad avere questa espressione da guerriera stampata in faccia. Quasi tutti noi maschietti amiamo le cosiddette fanciulle in pericolo. Il nostro istinto di protezione è di gran lunga superiore  a quello di Tris Prior per la sua famiglia. Le donne devono essere donne, quindi...ti voglio con più dolcezza e scioltezza, su. Devi dare l'impressione di voler essere protetta."

" Maschilista! Non ci posso credere, volete ancora che io mi sposi dopo quel che è accaduto con Jonathan? Tra l'altro questa sera correrò persino il rischio d'incontrarlo e voi ne siete contenti? Scommetto che mi prenderà in giro davanti a tutti come suo solito non appena ne avrà l'occasione. " dissi con voce malferma.

Jonathan Corindone.

Il perfetto idiota di cui mi ero follemente innamorata mi aveva spezzato il cuore così tante volte da essere stato capace di farmi perdere persino il conto.

Ero stupida. Sì. 

Non c'era altra spiegazione logica.

Potevo amare ancora un ragazzo come Jonathan?

Si? No? Forse? Boh!

Il fatto era che proprio non riuscivo a stargli alla larga.

Era come una calamita. Quando lui era nei paraggi il mio baricentro si spostava automaticamente. E lui, nonostante tutto, diventava quella forza di gravità capace di tenere uniti, incollati, ancorati, i pezzi del mio cuore che altrimenti sarebbero andato alla deriva, in frantumi.  

" Jonathan sta sempre alla larga dall'azienda, Rora. Lo sai. Così come sai che mi dispiace per quel che è accaduto tra te e lui. Non eravate fatti l'uno per l'altra. Io e Marco abbiamo totalmente sbagliato con voi."

Se avessi incontrato Jonathan ero sicura che un attacco di panico sarebbe stato assicurato, ma mio padre aveva ragione. Lui odiava l'azienda di suo padre, quindi sarebbe stato impossibile incontrarlo durante la serata di gala. Sospirai di sollievo.

" Troverai un ragazzo che saprà renderti davvero felice, ne sono sicura." aggiunse mia madre.

" O..ok, ma perché desiderate che questo ragazzo appartenga all'azienda? " mugolai contrariata.

" Per te, tesoro." spiegò Marco Valtelli in breve.

Papà aveva il dono della sintesi, non c'era che dire.

Intanto, Sebastian mi diede una leggera gomitata al fianco: " Nessuno oserà prenderti in giro questa sera, sorellina. Non con me nei paraggi, perché sanno tutti che sarei pronto a spezzare la gambe a chiunque voglia farti del male."

Gli sorrisi riconoscente.

E lui disse: " Ecco, è proprio questa la faccina che devi fare per mettere un uomo in ginocchio. I veri uomini non sapranno resisterti e faranno a gara con chiunque per te, credimi. "

" Scemo." lo definii divertita, scuotendo il capo. " Ti voglio bene, anch'io. " e l'abbracciai forte impartendomi mentalmente un'ordine: " Sii felice e forte, perché non sei e non sarai mai da sola "... 

Angolo Autrice

Ciaoooo, come state? Lo so, moooolte cose ancora devo essere chiarite e ben spiegate. Ogni domanda troverà risposta ;) 

Questo è il primo capitolo dal punto di vista della nostra Aurora <3 

Lei è innamorata di John, proprio così. Quando si sono conosciuti? Dove? Cosa avevano in mente Marco Valtelli e Marco Corindone per i loro figli? Ihihihi, avrete già capito. Se non tutto, gran parte delle cose. 

Spero con tutto il cuore che questo sequel o quel che è, vi stia piacendo <3 sapevo che sarebbe stato un gran colpo per voi ma non tutto di L'amore nei tuoi occhi è andato perduto, credetemi ;) fidatevi di me. 

Ringrazio tantissimo chi legge, vota e commenta <3 siete meravigliosi, lo dico sempre e lo sapete già, ma non smetterò mai di scrivervelo :D 

Ah, quando avverrà il primo incontro Jonathan/Aurora? Prossimo capitolo ;) 

A presto...

Un bacione ;) 

Sognavo di te - Trilogy of forgiveness Vol. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora