Aurora
Gneeee, gneeee...gneeee
Ecco, questa è la mia sveglia!
Una sveglia che si attiva ogni tre ore esatte, in ogni fase del giorno.
Notte, mattino, pomeriggio...
Una sveglia in grado di farmi sorgere occhiaie profonde e violacee da far paura persino agli zombie di The Walking Dead, capace di farmi elettrizzare i capelli come uno scienziato tipo Einstein e far sballare così tanto il mio umore da trasformarmi in dottor Jekill e mister Hyde.
I gemelli sono come un impianto stereo di ultima generazione, un allarme sicuro ed efficacie, in grado scattare e di far aprire tutte le paia di occhi presenti in questo condominio. Persino la signora Maccheroni del quinto piano, smemorina - perché lascia sempre le porte interne dell'ascensore aperte facendolo bloccare - e un po' sorda - ma solo quando effettivamente vuole - ha capito che nel palazzo sono arrivati due esserini - come preferisce chiamarli lei - quando abbiamo l'occasione d' incontrarci.
" Rory, per favore! " tuonò Carlotta con voce ancora impastata dal sonno, portandosi un cuscino davanti la faccia. " Trova il mondo di far tacere questi pidocchi, prima che ci pensi io! Sarei persino disposta a vedere mille puntate di Masha ed orso se fosse necessario! "
Con uno sguardo carico di scuse, che non poteva comunque vedere per via del cuscino, cercai di coccolare al meglio Eva Sofia.
Era stata lei a svegliare anche il gemello, che non aveva trovato altra soluzione che strillare.
" Se questa disciplina, se così si può definire, rientrasse tra quelle olimpiche...i tuoi gemelli avrebbero vinto la medaglia d'oro nella staffetta. " osservò Felicity, affacciandosi dalla porta. Indossava un accappatoio rosa acceso, sopra un intimo di pizzo nero e ben piccante! I bigodini erano ancora in testa. Che buffa!
" Non la smettono. Le ho provate tutte. " tuonai esausta, scrollando le spalle sconsolata.
" Le baby sitter per me dovrebbero guadagnare di più. Che lavoro! Si può fare solo se si ama i bambini, altrimenti meglio non mettere mano. " aggiunse Carlotta, alzandosi dal letto definitivamente. Si era arresa.
" Quando arriverà questa santa donna? " chiese Felicity, urlando dalla cucina. Un forte odore di caffè si diffuse per l'intero appartamento e fu un vero sollievo: " Grazie Fel, una tazzina anche per me. " ordinai ad alta voce, anche per superare il pianto dei piccoli.
" No, cara mia. Alza il sederino, io non sono la tua cameriera. " tuonò divertita.
" Cattiva! " evidenziò per me Carlotta. " Dai, Rory non dorme da giorni, oggi dovrà persino andare in Università. "
*****
Il fatto che non mi togliesse gli occhi di dosso mi mandava leggermente, un tantino, un cicinino, in bestia.
Ok, urtava i nervi!
Sul serio!
Sembrava un Serial Killer ed io la sua prossima vittima!
Cavolo, quei due smeraldi come osavano farmi questo? Ancora?
Erano in grado di mettermi in soggezione, farmi sentire in imbarazzo. Sempre. Perennemente.
Rabbrividire rientrava all'ordine del giorno, ormai.
Tre giorni alla settimana era sempre la stessa identica storia!
In Università, a qualsiasi ora del giorno arrivassi il lunedì, il mercoledì e il venerdì, puntualmente lui era lì che mi fissava a quel modo, seduto sulla sua nuova e scintillante Ducati nera posteggiata davanti l'ingresso principale.
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Sognavo di te - Trilogy of forgiveness Vol. 2
ChickLitSe la tua vera vita non fosse quella che pensi? Come ti sentiresti? Se ciò che credevi realtà invece non fosse altro che un sogno? O viceversa? Cosa faresti? Se non riuscissi più a capire cosa sia vero o irreale? Giusto o ingiusto? Come reagire...