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Un suono melodico mi sveglia dal mio sonno senza sogni.

In un primo momento mi chiedo perché sto sentendo della musica classica, poi mi decido ad aprire gli occhi e vedo Emma che si alza con movimenti lenti e pesanti dal letto, seguita da Carol.

Deve essere la sveglia, ma perché proprio musica classica?

Queste persone rimarranno per me sempre un mistero.

Nel letto più vicino alla finestra, il letto di Lily non noto alcun movimento, sta ancora dormendo tra le sue coperte di seta rosa.

Prendo il cellulare, 7.00.

Mi sembra un po presto ma mi alzo comunque.

-Buongiorno- dicono contemporaneamente Emma e Carol mentre si rifanno il letto.

-Buongiorno-

-Vuoi andare in bagno per prima?-

-Si, grazie- prendo le mie cose e mi incammino nel bagno, mi lavo la faccia con acqua e detergente all'arancia, mi pettino i capelli e mi provo a fare una coda ma infine decido di lasciarli sciolti, prendo l'eyeleiner e traccio una linea abbastanza spessa intorno ai miei occhi blu, infine metto il mascara.

Non metto mai niente sulla pelle, la mia unica fortuna è di non avere molte imperfezioni quindi faccio a meno di correttore e fondotinta.

Una volta soddisfatta del lavoro mi lavo energeticamente i denti ed esco dal bagno.

Emma e Carol sono già vestite, Lily, che ha l'aria di essersi appena alzata entra silenziosamente in bagno trascinando i piedi.

Mi dirigo verso l'armadio in cerca di qualcosa di decente da mettere.

-Non vorrei sembrare antipatica- dice Carol con tono titubante - ma gli insegnanti non saranno molto contenti del tuo trucco-

Mi guardo nello specchio e non mi sembra nulla di esagerato, poi le osservo, loro non hanno la benché minima traccia di trucco sul viso.

- Se non sono contenti non è un problema mio- dico in tono un po troppo acido e me ne pento subito.

- Diana, Carol lo dice per il tuo bene, ragazze con meno trucco di te sono andate in punizione- interviene Emma.

- E ti assicuro che non sono per niente piacevoli le punizioni-

Davvero mettono in punizione per cose così banali? Spero che stiano solo esagerando ma è comunque meglio non iniziare male proprio il primo giorno di scuola.

-Forse avete ragione- dico e prendo un coton fioc per ridurre al minimo la linea di eyeliner.

Inizio a rovistare nell'armadio in cerca di qualcosa di carino, prima di partire avevo scelto insieme alle mie amiche di Londra un vestitino nero e oro con le mezze maniche per il primo giorno di scuola, ma visto la severità e soprattutto il freddo decido di scegliere qualcosa di più semplice ispirandomi agli outfit di Carol ed Emma.

Alle 7.30 Lily non è ancora uscita dal bagno ed io indosso un maglioncino blu e dei jeans attillati.

Mi guardo allo specchio e sono abbastanza accettabile nonostante non sia mai uscita con così poco trucco in vita mia.

La porta del bagno si apre, Lily indossa un top nero a maniche lunghe che le fa intravedere leggermente la pancia piatta e dei jeans bianchi a vita alta, i capelli neri sono perfettamente arricciati e alcune ciocche sono trattenute indietro dalle forcine, il suo trucco è molto più forte del mio.

La prima cosa che penso è che avrà freddo, la seconda è che sta davvero bene e la terza è che probabilmente finirà in punizione.

Carol, come ha fatto con me, la avvisa ma lei la ignora.

Quando siamo tutte pronte ci incamminiamo verso la mensa.

La colazione viene servita ma io non ho molta fame, mi sento abbastanza depressa così prendo il cellulare e scrivo sul gruppo delle mie amiche.

"Mi mancate un sacco"

La risposta arriva quasi subito, è di Miriam.

"Anche tu tesoro. Anche da te è il primo giorno di scuola? "

"Si" rispondo.

"Che palle! Non sarà lo stesso senza di te" scrive Mary.

Sto per risponderle quando noto che i miei compagni di tavolo, con i quali non ho parlato quasi per niente stamattina, si stanno alzando, così li imito e li seguo fino alla sezione C.

Sono una delle prime ad arrivare, l'aula è molto grande ed i banchi sono disposti su tre file a coppie di due.

Prendo subito posto in un banco abbastanza in fondo vicino alla finestra, quello accanto al mio è ancora vuoto.

Pian piano i ragazzi del mio corso affollano l'aula ed io riconosco solo alcune facce, quelle dei ragazzi accanto a me in mensa.

"Posso?" Chiede il ragazzo dai capelli rossi che dovrebbe chiamarsi Will, indicando il posto accanto al mio.

"Certo" dico sforzando un sorriso.

Mi chiedo come mai non si sia seduto accanto al suo amico, con lo sguardo lo cerco nell'aula e lo trovo in prima fila accanto a Zoey, forse stanno insieme e ha deciso di sedersi accanto a lei dando un due di picche al suo amico.

Il professore entra in classe e subito il brusio precedente al suo arrivo cessa.

"Buongiorno ragazzi, io sono il vostro insegnante di lingua e letteratura inglese, se c'è una cosa che esigo da tutti voi studenti è il rispetto, rispettate e sarete rispettati...- smisi subito di ascoltarlo e inizia a giocherellare con le penne del mio astuccio, Will al mio contrario sembrava molto interessato.

L'ora di Inglese passó lentamente, proprio come quelle successive di matematica e storia.

Non ascoltai quasi nulla seppure il resto della classe ne sembrava molto interessato, come inizio non era né negativo nè tantomeno positivo, solo molto noioso.

I ragazzi perfetti ||#Wattys2016||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora