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Passiamo un ora in bagno a ridere e scherzare, nascondendoci qualora sentiamo dei rumori.

Per fortuna il bagno vicino alla presidenza è il meno usato.

Decidiamo di ritornare in classe per l'ultima ora di lezione, biologia.

Prendo posto vicino a Will sommersa dagli sguardi curiosi dei compagni.

La lezione di biologia inizia e finalmente ho modo di usare il mio quaderno per prendere appunti e non per le mie opere d'arte.

Non prendo molte annotazioni, l'argomento è molto semplice, la divisione cellulare, l'ho già studia nella mia vecchia scuola dove seguivo il corso avanzato di scienze.

-Qualcuno sa come in che modo si riproducono le cellule sessuali?- chiede la professoressa in tono gentile.

Alzo la mano mano ma non mi vede.

-Immaginavo, non ve  l'ho ancora detto- dice aggiungendo una risatina ma a quel punto mi vede e mi fa cenno di parlare.

-Tramite meiosi- rispondo sicura della mia risposta.

La professoressa sembra stupita, mi fa un sorriso e torna alla lezione.

La ascolto con molta attenzione anticipando mentalmente tutto ciò che dice.

-Sei strana sai?- dice Will.

Faccio una risata perché non so come rispondere e non voglio distrarmi dalla lezione.

-Te ne sei fregata di tutte le materia e adesso sei talmente concentrata che non puoi rispondermi a parole-

Lo guardo cercando di non scoppiare a ridere, posso immaginare come posso sembrare a chi non mi conosce veramente.

-Te l'ho detto, biologia è la mia materia preferita-

Su suo volto compare una strana espressione, con un lato delle labbra piegato all'insù in un mezzo sorriso, poi si gira e torna alla lezione.

La lezione finisce in fretta e mi trovo stranamente affamata, in mensa mi siedo nel solito posto e cominciò a chiaccherare tra un boccone di pasta e l'altro.

Quando lo stomaco diventa finalmente pieno, dopo un paio di giorni senza fame, mi sento subito meglio.

La nuova sensazione di benessere sparisce appena mi ricordo del momento di studio e dei compiti.

Con la pancia piena e tanta voglia di andare a fare un riposino mi dirigo verso la biblioteca.

Ancora una volta non ho preso i compiti e li copio tutti meno che scienze da Lizzie.

È terribilmente noioso allungare il collo per riuscire a vedere il suo quaderno, ma d'altronde è l'unico modo per avere i compiti.

Ancora una volta Lizzie finisce prima ed io con lei.

Tiro fuori "La lettera scarlatta" e cominciò a leggere.

Mi immergo nelle pagine assaporandone ogni frase, ogni parola finché alzando gli occhi vedo che i ragazzi stanno iniziando ad uscire dalla biblioteca.

Rimetto tutto nello zaino e li seguo.

Lily e Zoey mi affiancano.

-Dobbiamo parlare- dice Lily.

-Di cosa?-

-Non qui- risponde Zoey dirigendosi verso il bagno più lontano e sempre vuoto.

Appena ci accettiamo di essere sole Lily non riesce più a trattenere il suo entusiasmo.

-Organizziamo una festa!-

Questa si che è una bella notizia!

-Ma è meraviglioso!-

-Una cosa semplice, niente di speciale o troppo esuberante. Lizzie, la mia compagna di stanza nel weekend va a far visita ai suoi genitori, avremo tutta la stanza per noi- mi dice Zoey.

Cerco di immaginare che tipo di festa si possa fare in una stanza così piccola, sarà comunque più divertente del coprifuoco delle dieci.

I ragazzi perfetti ||#Wattys2016||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora