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-Mi mancherai Diana!- dice Mary tra le lacrime.
-Anche tu, ti assicuro che tornerò molto presto- rispondo.
-Prometti che mi chiamerai-
-Ma certo, e ti scriverò tutti i giorni- dico con un nodo in gola.
-Su ragazze, salutatevi che è ora di andare - conclude mia madre freddamente.

Io e Mary ci abbracciamo forte, sento che sta piangendo.

-Divertiti anche per me, che in Scozia ci sarà da rompersi le palle- le dico per tirarla su di morale.
-Ma certo- dice sorridendo tra le lacrime, poi si dirige verso l'uscita di casa mia e se ne va senza guardarsi indietro.

Gli occhi mi si inumidiscono e cerco di asciugarli rapidamente con le maniche del maglione, odio farmi vedere piangere.

Piangere è un sinonimo di debolezza per me, nessuno deve pensare che io sia debole.

Rivolgo un ultimo sguardo a Mary consapevole che con lei se ne va tutta la mia vita, una vita che amavo moltissimo.

Mary mancherà un sacco, lei e le altre mie amiche.

Loro le ho salutate ieri, mia madre mi ha concesso una sorta di ultima libertà prima di rinchiudermi nel collegio, così siamo uscite a fare un giro e abbiamo bevuto qualche drink.

Mary invece ieri sera si sentiva male così è venuta a salutarmi stamattina.

Il viaggio in macchina verso l'aereoporto è stato silenzioso.

Mia madre e mio padre stavano in silenzio scambiandosi qualche occhiata di tanto in tanto.

Imbarcai il mio bagaglio e mi diressi verso il check in.

-È ora di salutarci- dice mia madre.

Mi abbracci forte e mi dice in un orecchio -Lo facciamo per il tuo bene, vedrai che un giorno ci ringrazierai- non credo proprio che li ringrazierò, sono ancora arrabbiata, non ho proprio voglia di cambiare vita in questo modo.

È il turno di papà.

Con lui ho sempre avuto un rapporto speciale, è brutto da dire ma è sempre stato il mio genitore preferito ed ora che mi lascia partire per la Scozia mi sento tradita.

-Ciao papà- dico trattenendo le lacrime.
-Tesoro, mi raccomando fai la brava, si gentile con i compagni e fai attenzione- risponde.

Rimango ancora un po' accoccolata nelle sue braccia robuste e poi mi lascia andare per salutare mio fratello.

Mio fratello ha due anni più di me e in un certo senso l'ho sempre invidiato, è davvero intelligente, nel senso che anche lui fuma, beve e sta con una ragazza diversa ogni settimana, però lo nasconde benissimo a i miei genitori e fa sempre la figura del "figlio perfetto".

-Ciao Andrew-

-Ciao sorellina, fa la brava- dice aggiungendo una risata.

-Non dimenticarti del fascicolo- dice mia madre porgendomi un giornalino, contiene tutte le informazioni sulla scuola , almeno so cosa fare durante il volo.

Saluto tutti un ultima volta e mi dirigo verso il check in.

Tutti i miei muscoli sono tesi e la mia mente annebbiata, ora che sono girata mi concedo qualche lacrima silenziosa.

La voglia di scappare dall'aeroporto e tornare indietro è moltissima.

Il mio volo è in ritardo così mi siedo qualche minuto a leggere il fascicolo sulla scuola.

Niente di più demoralizzante.

L'enorme quantità di regole è sbalorditiva!

Abbiamo orari per tutto e divieti su ogni cosa, non si possono avere contatti con i ragazzi al di fuori delle lezioni, bisogna indossare la divisa tutti i giorni tranne il mercoledì e nel weekend, l'abbigliamento non deve essere provocatorio e deve sembrare il più possibile ordinato e pulito, e mille altre cose noiose da "ragazzi per bene".

Ho anche scoperto che la struttura risale al 1467 e nasce come un collegio maschile per ragazzi di nobili origini, recentemente invece si è aperto anche alle ragazze, e per quanto riguarda il ceto sociale basta avere un buon stipendio per mantenere l'alunno nel collegio.

I pasti invece vengono serviti tre volte al giorno ed è richiesta la massima puntualità... che palle, e pensare che i miei genitori pagano per questo sbattimento.

Sfoglio le pagine cercando di memorizzare il loro contenuto, mi comporterò bene, per quanto mi è possibile, non voglio che la scuola contatti i miei genitori, non voglio avere più nessun tipo di rapporto con loro.

Giro pagina e mi soffermo con maggiore attenzione sulle materie di studio e sulle attività pomeridiane.

Oltre alle materie di studio standard la scuola offre lezioni facoltative di scacchi, arte, affettività e psicologia. Nel pomeriggio le biblioteche sono a disposizione per lo studio pomeridiano.
Guardo la lunga lista di sport: baseball, atletica, nuoto, tennis, cheerleaading e pallavolo. Penso che non mi iscriveró a nessun corso, voglio passare in altro modo i miei pomeriggi. Andando avanti nella lettura mi soffermo sugli orari serali, l'orario previsto per andare a dormire sono le 21.30. Spero con tutta me stessa che gli orari siano flessibili perché non ho nessuna intenzione di passare le mie serate in stanza.

-Volo Londra- Aberdeen imbarco al gate 13- dice una voce dall'autoparlante.

È il mio volo così mi faccio strada, raggiungo il mio gate e mi metto in fila.

Un' ora e mezza dopo mi trovo in Scozia.

I ragazzi perfetti ||#Wattys2016||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora