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Manca un ora all'inizio della festa e non so proprio cosa aspettarmi.

Saranno presenti alcune persone che conosco e altre completamente sconosciute, mi immagino che ci sarà da bere e questa è già una cosa positiva, ma mi rimane sempre la paura costante di ritrovarmi isolata.

Oggi sono andata con Lily e Zoey in giro per negozi, loro hanno preso di tutto, io soltanto un vestito nero, aderente e scollato sul busto e più largo sui fianchi, lungo fino a metà coscia.

In confronto a loro sembro una suora.

Inizio a vestirmi infilando il vestito con cautela cercando di non rovinarmi i capelli.

Vado davanti allo specchio e inizio con il trucco, finalmente posso sbizzarrirmi senza il timore di essere rimproverata dalla preside.

Applico una linea di eye-liner con abbondante mascara.

Per le labbra scelgo un rossetto viola scuro che mi fa risaltare gli occhi verdi.

Osservo la mia immagine allo specchio, finalmente riconosco me stessa, la ragazza che a Londra stava sempre in giro fino a tardi, una Diana tosta, non la Diana che fa fatica a fare amicizia e ha paura di rimanere sola.

Sorrido alla mia immagine dispiegando le labbra viola, poi infilò una forcina alla base dei capelli dove un ciuffo ribelle cerca di uscire dalle mie due trecce americane disordinate.

Sono le 20:50, mancano dieci minuti ed è meglio iniziare ad avviarmi, non sono sicura di saper con esattezza dove si trovi la stanza di Zoey, per fortuna Lily c'è già stata una volta.

La esorto a muoversi se non vuole arrivare in ritardo ma a lei non interessa, afferma che bisogna sempre arrivare con un margine di ritardo.

Si sta mettendo uno spesso strato di ombretto grigio scuro, indossa un vestito rosso e aderente che arriva appena sotto il sedere, la scollatura arriva fino all' ombelico e le scarpe aggiungono 10 cm in più al suo metro e sessanta.

Se l'avessi vista al bordo di un marciapiede l'avrei scambiata per una prostituta, ma chi sono io per giudicare.

Dopo vari tentativi e minacce usciamo dalla stanza con 10 minuti di ritardo.

Lily trova subito la camera di Zoey, bussiamo e Will viene ad aprirci.

-Ciao ragazze- dice con un espressione indagatrice sul volto.

Ci osserva intensamente mettendomi in imbarazzo, cerco di entrare ma la sua figura robusta me lo impedisce.

-Ti levi o no?- Gli dico.

Si sposta.

All'interno c'è una luce soffusa, una decina di persone, molte delle quali sconosciute e un tavolino con qualche bottiglia.

Zoey sta parlando con Matt e decido di non disturbarla.

Lily invece non la pensa come me e si introduce nella loro discussione.

-Ora che ci siamo tutti è il momento di giocare al gioco della bottiglia!!!-  Esclama Zoey entusiasta agitando in alto una bottiglia di vodka alla pesca vuota.

Ci mettiamo tutti in cerchio.

La cosa mi innervosisce, conosco bene il gioco della bottiglia ma non ho mai dato un bacio ad un ragazzo.

I ragazzi perfetti ||#Wattys2016||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora