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Il taxi mi lascia direttamente davanti alla scuola.

Alzo lo sguardo e mi trovo di fronte a un imponente struttura dall'aspetto antico.

La foto sul fascicolo non le rende giustizia.

Il mio primo pensiero è che non riuscirò mai ad orientarmi qui dentro.

Mi prendo ancora qualche secondo per ammirare le alte mura rovinate dal tempo e subito mi viene in mente quanto quella scuola assomigli a Hogwarts, ma non credo proprio ci sia qualcosa di magico qui.

Inizio ad aver freddo, quindi prendo i miei bagagli e percorro il parco deserto fino a raggiungere l'entrata principale della scuola.

Due guardie mi chiedono la mia tessera studente che la scuola mi aveva inviato una settimana fa, gliela porgo e mi fanno entrare.

Sembra tutto così serio qui.

Entro e con mia sorpresa mi trovo in un altro parco molto più vasto dove qualche studente coraggioso è seduto sull'erba a chiacchierare tranquillamente nonostante il freddo.

Una signora vestita con un elegante completino grigio e dai capelli rossi mi si avvicina.

-Diana Blake?- mi chiede con un sorriso freddo.
-Sono io-
-Ben arrivata cara, sei una delle prime, bene, mi piacciono le ragazze in anticipo- dice sistemandosi il vestito già perfetto.
-In che senso una delle prime?- naturalmente non aveva collegato il fatto che ero in anticipo solo perché il mio volo era di mattina.
-Vedi di solito gli studenti arrivano nel tardo pomeriggio, vorrà dire che ti mostrerò io la scuola, lascia pure qui i tuoi bagagli, te li porteranno direttamente in stanza- dice con gentilezza.
-ah, che sciocca, io solo la vicepreside, la signora Reed, vieni, da questa parte- dice attraversando il parco fino ad arrivare alla parte opposta.

Il parco è veramente grande, l'erba è di un verde brillante, qua e là sono sparsi alcuni tavolini da picnic.

-Questo è il parco principale, nelle giornate più calde è possibile pranzare o fare i compiti qua fuori-

Mi sforzo con tutta me stessa di immaginare quel posto soleggiato ma non ci riesco, sembra senza tempo, bloccato tra le nuvole.

Entriamo nell' edificio, è perfettamente abbinato all'esterno, anche dentro l'arredamento è antico e ordinato, con mia sorpresa la temperatura all'interno varia di poco da quella esterna, devo ringraziare mia madre che mi ha riempito la valigia di maglioncini e felpe.

-Questa è l'entrata degli studenti, dall'altra parte del parco invece c'è quella degli insegnanti- dice continuando a camminare.

Arriviamo alla fine del corridoio e mi mostra la palestra, l'infermieria e la mensa che si trovano lì vicino.

-Dalla parte opposta invece si trova la stanza comune, andiamo- dice dirigendosi nella parte opposta.

È davvero molto grande, sono presenti molti divani e poltrone, c'è una grande televisione accanto a un mobile molto ampio che contiene film e videogiochi.

-Qua ci si può ritrovare con gli amici nel tempo libero e nel weekend se non si hanno altri programmi- dice
- Ah, prima che mi dimentichi, è possibile uscire dalla scuola sono nel weekend rispettando precisi orari o nei giorni settimanali solo con autorizzazione dei genitori-

Attraversata tutta l'aula usciamo dalla parte opposta ritrovandoci in una stanza altrettanto grande.

- Ecco la biblioteca, qua è dove si svolgono i compiti, la libreria è davvero molto fornita ed è divisa per argomenti, se hai bisogno di informazioni su un libro e se lo vuoi prendere in prestito devi andare a chiedere alla signora Evans, la bibliotecaria-

La biblioteca era davvero vasta, pareva un labirinto in cui perdersi, tra gli scaffali dei libri erano presenti tavoli da studio, poltrone e computer.

- Ora ti mostro dove si trova la mensa-

Passiamo vicino alla mensa, giriamo l'angolo e mi mostra l'aula d'arte, l'aula di musica e teatro e l'aula dove si tengono le lezioni e gli incontri di scacchi.

Cerco di seguire tutto con attenzione ma la mia mente non sembra averne voglia.

Percorriamo una rampa di scale e ci troviamo al primo piano.

-Qua si trovano tutte le aule scolastiche, sono molto semplici da trovare, basta leggere il cartellino sulla porta come puoi vedere- disse indicandomi l'aula di fianco a noi.

Sulla porta pendeva un etichetta con scritto "3C aula di matematica".

La signora Reed sta già andando avanti ma la fermo.

-Scusi ma in che senso C?- chiedo.
- A ogni lettera corrisponde una classe con gli alunni corrispondenti , è un metodo che abbiamo adottato recentemente in modo da incrementare le socializzazioni, stasera dopo cena ci sarà lo smistamento delle classi-

- Ora ti porto nel dormitorio così puoi iniziare a sistemare le tue cose- dice tirando fuori un tablet dalla ventiquattr'ore.
-Allora signorina Blake la sua stanza è la numero 27, la condividerà con altre quattro ragazze, nella sua camera troverà l'orario delle lezioni e delle attività e delle lezioni, inoltre è mio compito ricordarle che la presenza di ragazzi nelle camere delle ragazze è severamente punita, sono stata chiara?-

-Certo- rispondo.

Mi accompagna fino alla mia stanza e poi se ne va.

Sono davvero esausta e mi butto sul letto senza neanche disfare le valigie.

I ragazzi perfetti ||#Wattys2016||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora